Invisibile. Frammenti di bellezza iperrealistica: occhi, sguardi, pelli levigate e labbra serrate di donne comuni.
a cura di Pasquale Filannino
Sabato 5 Maggio, alle ore 17.00, s’inaugura, “Invisibile”, personale di Manuela Mortara, a cura di Pasquale Filannino, presso la galleria “ Arte Fiano” in V. Fiano 14, a Torino.
Dal testo critico di Gian Alberto Farinella:
[…] i lavori di Manuela non sono ritratti di donne, ma occhi, sguardi; pelli levigate e labbra serrate. Frammenti di bellezza che come barlumi emergono da un fondo buio, profondo. Un universo oscuro, notturno, dal segno equivoco, da cui sale alla superficie la figura distinta, netta, chiara del volto. Ma la figura emersa porta con sé quel fondo misterioso, non l’abbandona, un segreto l’accompagna.
[…]. Ciò che appare non è ciò che è. La bellezza dei visi e degli sguardi è innegabile. Eppure, l’effetto iperrealistico, la sua straordinaria fedeltà nei confronti della realtà, non completa il senso di ciò che vediamo. Piuttosto tradisce l’inquietudine nei confronti di un visibile oggi saturo e inquinato. [...] Dietro ai volti dipinti c’è un’apertura indomita, dettata da un simbolismo che confina con il lato ombroso dell’umano, ma anche da una volontà di trascendere l’esteriorità estetica.
La sua è un’operazione rischiosa, ricca d‘insidie, facile all’incomprensione, che cede il fianco al visibile, ma non si concede, se non nella forma. Gli occhi che ci fissano, questi sguardi lontani, profondi, malinconici di donne senza tempo, sembrano interrogarci nel loro silenzio; mute, cercano quell’immagine che si cela dietro all’immagine che le intrappola; e dietro a quell’immagine, un’altra immagine, così all’infinito, come scatole cinesi senza fondo. Nella cura maniacale dei dettagli, nella ricerca della perfezione, nell’ostentato realismo si cela il tentativo di cogliere, attraverso la pittura, l’invisibile, quasi strappandolo al “fotografico”, al “patinato”. Le linee morbide, la quasi assenza di colori accesi, i giochi di chiaro e di scuro segnano le soglie di una visione, dove il mistero svela il suo accesso. Ma per le donne di Manuela, l’invisibile è l’altrove del loro silenzio,è il bruciante e sordo grido delle parole non dette, delle verità nascoste, dei tumulti domati che compiono il loro gioco per trasfigurare la realtà in una dimensione quasi mistica, dove l’introspezione e il mistero trovano il loro spazio e, nel silenzioso abbandono dei lineamenti, ogni tensione sembra svanire nella magia del sogno.
Come diceva Proust, non si desidera una donna, ma il paesaggio che c’è in lei.
inaugurazione 5 maggio dalle ore 17 alle 19,30
Arte Fiano
via Fiano, 14 - Torino
Orario: mar-sab 15,30-19
Ingresso libero