Omaggio a Michele Toppetti. Con diverse temperie, le sue opere sono 'bollettini di guerra'. Guerra nel mondo, guerra con il mondo, guerra interiore. Dai primi Sudari di colore, alle ultime mappe simboliche.
Scapigliato, anche se a lui sarebbe piaciuto maledetto, in senso Romantico
A volte chiuso nell’interiorizzazione. Sturm und Drang. Tempesta e impeto
Sempre nichilista, a volte lucido come un futurista. La guerra, sola igiene del mondo
A volte cinico, Pulp, come i suoi miti letterari Fante, e Bukowski. Spirito dionisiaco
Con diverse temperie, sono “bollettini di guerra”, le opere di Michele Toppetti
Guerra nel mondo, guerra con il mondo, guerra interiore
Come tutte le guerre, ha i suoi “Dei”, spirituali o laici
Dei da combattere, Dei da eleggere a guida, nel confronto continuo con l’assoluto
Stalin, Gesù, Bin Laden, Padre Pio, Pasolini. Anche l’Io, “M”
Questo c’è, nel grande disegnatore, nel grande cesellatore, nello scenografo dell’esistenza
Dai primi Sudari di colore, alle ultime mappe simboliche, ancora oggi aperte…
Massimo Mattioli
Michele Toppetti è nato a Todi nel 1970, ed ha frequentato l’Istituto d’arte a Perugia e poi a Roma. Nel 1990 ha esposto nella rassegnaIncandescenze presso le ex Officine Bosco di Terni. Successivamente ha partecipato a numerose personali e collettive, fra cui Agosto Corcianese, Corciano, 1995; Palazzo della Versiliana, Marina di Pietrasanta, 1997; Premio Lissone, Lissone, 2000 (vincitore del Primo Premio di Stima) ; Palestrina, Museo etrusco, 2001; Milano, Galleria Santabarbara, 2001e 2002; Milano, Galleria Ventìcorrenti, 2003. Nel 1998 ha realizzato il manifesto ufficiale per il Todi Festival, nell’ambito del quale ha allestito una personale. È morto a Todi nel 2011.
Inaugurazione sabato 5 maggio - ore 18.00
Palazzo del Popolo, Sala dell’Arengo – Todi
piazza del Popolo, 29/30 - 06059 Todi PG
Ingresso libero