Botanico flaneur. 15 acquerelli nei quali sono ritratti fiori, un piccolo nucleo di olii e qualche pagina dell'erbario 'ritrovato' offrono lo spunto per indagare la genesi dell'intimo rapporto di De Pisis con la Natura. A cura di Elisa Camesasca e Maddalena Tibertelli de Pisis.
L’erbario ritrovato: fiori collezionati, fiori dipinti
a cura di Elisa Camesasca e Maddalena Tibertelli de Pisis
In concomitanza con l’importante iniziativa cittadina di Orticola, inaugura il 15 maggio 2012 la mostra Filippo de Pisis botanico flâneur. L’erbario ritrovato: fiori collezionati, fiori dipinti, promossa dalla Fondazione Corrente in collaborazione con l’Associazione per Filippo de Pisis e curata da Elisa Camesasca e Maddalena Tibertelli de Pisis.
Una quindicina di acquerelli di fiori, un piccolo nucleo di olii e qualche pagina dell’erbario “ritrovato” saranno esposti negli spazi espositivi della Fondazione Corrente e in quest’occasione sarà presentato dalle autrici, la Prof.ssa Paola Roncarati e la Dott.ssa Rossella Marcucci, il volume Filippo de Pisis botanico flâneur - un giovane tra erbe, ville, poesi. (Ed. Leo S. Olschki, Firenze 2012).
Proprio la presentazione del volume Filippo de Pisis botanico flâneur offre lo spunto per indagare la genesi dell’intimo rapporto di de Pisis con la natura, in particolare con i fiori, tra i soggetti più noti della sua pittura. Infatti la passione dell’artista per erbe e fiori si manifesta precocemente: sin da giovanissimo de Pisis cominciò a collezionare e classificare più di mille esemplari di erbe disseccate che, una volta fissati su fogli, descriveva con estrema competenza botanica. Fu poi lo stesso de Pisis, appena ventenne, a donare il suo imponente lavoro all’Orto Botanico di Padova. Nel 1940 il Prefetto dell’Orto, però, smembrò l’erbario del giovane artista ferrarese per organizzare il materiale secondo un criterio scientifico di appartenenza ai diversi generi vegetali. I campioni raccolti da de Pisis furono così dispersi e, attorno all’erbario, più volte citato dall’artista nelle sue prose, si creò una vera e propria mitologia.
Oggi, grazie all’impegno e alla passione di Paola Roncarati e Rossella Marcucci, autrici del libro presentato in occasione della mostra, il corpus dell’erbario depisisiano è stato riportato alla luce quasi per intero, aggiungendo un importante tassello alla delineazione della figura di Filippo de Pisis e consentendo di osservare i suoi celebri fiori sotto una nuova luce. È proprio dai fogli di questo erbario ritrovato che parte la mostra curata da Elisa Camesasca e Maddalena Tibertelli de Pisis. L’esposizione presenta una selezione di opere, tutte incentrate sul tema dei fiori il cui nucleo principale è costituito da acquerelli, scelti proprio per la caratteristica intrinseca di questa tecnica legata all’estemporaneità, alla rapidità e alla precisione. De Pisis oltre ad avere una profonda sensibilità coloristica, possiede anche un tratto attento e chiaro che si può distintamente riconoscere anche nei suoi acquerelli. Il perfetto connubio tra brillantezza dei colori, puntualità nel disegno e partecipazione amorevole per il soggetto, è raggiunto in queste piccole delicate composizioni dal sapore così intimo e spirituale, tanto vicino a quella sensibilità che ha spinto il giovanissimo pittore a realizzare l’erbario.
La Fondazione Corrente
L’istituzione, attiva da più di trent’anni nella realtà culturale milanese e italiana, è stata fondata nel 1978 da Ernesto Treccani con Lidia De Grada Treccani, Vittorio Sereni, Alberto Lattuada, Fulvio Papi, Mario Spinella, con lo scopo precipuo di incrementare lo studio relativo al periodo di rinnovamento artistico che va dal Movimento di Corrente al Realismo.
Il comitato scientifico della Fondazione vede tra i propri esponenti Fulvio Papi (Presidente), Vittorio Fagone, Zeno Birolli, Antonello Negri, Carlo Bertelli, Elio Franzini, Paolo Rusconi.
La mostra Filippo de Pisis botanico flâneur. L’erbario ritrovato: fiori collezionati, fiori dipinti si colloca in linea con l’intenzione della Fondazione di promuovere la storia dell’arte del XX secolo attraverso le figure di maggior spicco. È previsto un approfondimento sui rapporti fra Filippo De Pisis e gli artisti di Corrente, che lo considerarono sempre un loro maestro.
Filippo de Pisis
Filippo de Pisis (1896-1956) è considerato dalla critica uno dei protagonisti indiscussi del panoramico artistico del Novecento italiano. Affermatosi in Italia come all’estero, l’artista sin dai primi anni della sua produzione si impone sulla scena contemporanea dimostrando una grande maestria nel dipingere e uno stile molto personale, caratterizzato da quel tratto pittorico veloce e nervoso, ma sempre preciso, che Eugenio Montale ha definito “a zampa di mosca”.
De Pisis, durante la sua vita, prende parte alle principali manifestazioni artistiche del tempo, basti ricordare, tra le tante: la III Biennale romana del 1925, la I Mostra del Novecento italiano nel 1926 a Milano e le numerose edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma a cui è sempre invitato a partecipare. Anche dopo la sua scomparsa gli vengono dedicate costantemente mostre retrospettive in sedi prestigiose.
La passione per il mondo della natura si riversa in una singolare avventura en plein air che lo avvicina solo apparentemente all’atteggiamento impressionista e privilegia un’immersione panica, seppur sempre vigilata da un approccio intellettuale.
In tutta la produzione dell’artista, come è noto, protagonisti indiscussi sono i celebri quadri di fiori, paesaggi e nature morte.
L’Associazione per il patrocinio e lo studio della figura e dell’opera Filippo de Pisis
Nata a Milano nel 1994, l’Associazione ha come scopi principali esaminare, studiare, autenticare e documentare l’opera di Filippo de Pisis, difendendola da contraffazioni e illeciti e tutelando la figura dell’Artista.
L’Associazione, recentemente trasferitasi presso la prestigiosa sede di Open Care a Milano, cura e promuove la pubblicazione di documenti, saggi e cataloghi; organizza convegni, seminari, esposizioni e iniziative rivolte alla valorizzazione del lavoro dell’Artista.
Patrocini e contributi
Per la mostra sono stati concessi i seguenti patrocini:
Regione Lombardia – Assessorato all’Istruzione, Formazione e Cultura
Provincia di Milano
Comune di Milano
La mostra è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cariplo e con il sostegno di Vegetal Progress, Centro Botanico, Weleda.
Associazione per Filippo de Pisis, www.filippodepisis.org – info@filippodepisis.org, tel 02.7386880
Inaugurazione martedì 15 maggio, ore 18. Saranno presenti Elisa Camesasca, Maddalena Tibertelli de Pisis, Paola Roncarati, Rossella Marcucci. Introduce Paolo Rusconi.
Fondazione Corrente
Via Carlo Porta 5, Milano
Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30, venerdì dalle 15 alle 18.30.
Ingresso libero.
Su prenotazione sono possibili visite guidate per gruppi e scuole.