I galleristi hanno chiesto ai loro artisti di interrogarsi sulla delicatezza del nostro momento storico e di immobilizzarlo in un'opera, rendendolo eterno.
“People HaveThe Power”, celebre inno alla libertà e alla democrazia, cantato dal nudo rock di un’appassionata Patti Smith sul finire degli anni ’80, torna nella sua straordinaria attualità a dettare le note e i tempi di un’epoca silenziosamente lacerata, torna nel nostro oggi, nel nostro “qui e ora”.
Torna per cantare l’incertezza che offusca gli sguardi, incatena i desideri in prigioni di odio, che avvelena gli animi, che tramuta i respiri vitali in sospiri rassegnati di questo neonato terzo millennio, torna per dare voce, cuore ed orgoglio ad un’Arte capace di andare oltre il vezzo elitario, oltre un formalismo virtuoso ed emotivamente appagante.
Un’Arte non relegata ad una mera visione estetica ma che sia battito e tumulto, grido e terremoto, sfogo sensibile ma irruento, calibrato ma impetuoso. Un’Arte senza bandiere individuali, senza patrie solitarie, senza demarcazioni di confine, senza estraniate identità. Una festa di colori, di forme, di luce, che annulli e sovrasti il grigiore di una rassegnata sudditanza. Un’Arte che sia risposta corale, pluralismi di idee e di storie, un ‘ode che canti il comune sacrificio, l’onesta moralità, il valore di una vita e la fatica del viverla.
Abbiamo chiesto ai nostri Artisti di interrogarsi sulla delicatezza del nostro momento storico, fermarlo, immobilizzarlo su supporto tattile, lasciarlo libero di urlare, di muoversi e di dibattersi, contemplarne l’istante creativo, dotarlo di un’immortalità che sfidi il tempo, gli spazi e le folli macchinazioni di un sistema padrone. Rendere eterno “questo” momento storico, come stimolo di azione e di pensiero per la nostra contemporaneità, come monito di un sano e coscienzioso saper vivere per le generazioni future, allorquando le parole saranno volate via come utopie di carta, le battaglie saranno concluse senza punire i colpevoli, i vincitori brameranno la gloria, le paure saranno vestite da nuove certezze e i sogni saranno nuovamente materia da plasmare.
Francesca Piovan, Storica dell’Arte
inaugurazione 19 maggio ore 18
Laranarossa Gallery
via G. Parini, 27 - Latina
aperto dal martedì al sabato dalle 17 alle 20