The Siberian Girl e' il racconto di un viaggio per immagini tra automi, bambole e carillon conservate nel Museo Ca' da Noal di Treviso. Nei quattro film in mostra l'artista elabora un'idea che coniuga la concettualizzazione degli automi e l'idea stessa di cinema, trovando occasione di riflessione nel saggio 'Werden und Wesen einer neuen Kunst' del teorico Bela Balazs.
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a cura di Laura Barreca
Venerdì 25 maggio 2012 lo spazio Ex Elettrofonica presenta la prima mostra personale a Roma di Anna
Franceschini, a cura di Laura Barreca.
The Siberian Girl è il racconto di un viaggio per immagini tra automi, bambole e carillon conservate nel
Museo Ca' da Noal di Treviso, una delle collezioni più significative di piccole meraviglie tecnologiche del
passato. Il progetto di Anna Franceschini consiste nella proiezione di quattro film, installati nello spazio della
galleria, a ricreare un ambiente immersivo in cui lo spettatore è invitato a cogliere suggestioni di natura
diversa, in un continuo rimando tra realtà e finzione.
La singolarità del lavoro di Franceschini è quella di utilizzare il mezzo cinematografico della pellicola come
dispositivo evocativo, attraverso quelle modalità di creazione delle immagini in movimento tipiche delle
origini del cinema. La visione dei film attraverso procedimenti legati all’analogico, conducono l’osservatore in
una dimensione simbolica e fortemente suggestiva. Partendo dalla collezione del museo di Treviso, l’artista
elabora un’idea che coniuga la concettualizzazione degli automi e l'idea stessa di cinema, trovando
occasione di rif lessione nel saggio Werden und Wesen einer neuen Kunst di Béla Balázs, teorico del cinema
ungherese, in cui l’autore descrive la prima visita al cinematografo di una giovane ragazza siberiana, appena
arrivata a Mosca dalla sua terra sperduta e ancora ignara del fervore tecnologico che animava le metropoli a
quel tempo. In seguito alla visione, i datori di lavoro chiesero alla ragazza le impressioni sullo spettacolo. La
ragazza era letteralmente disgustata. Si domandava come poteva essere chiamata nuova arte una
macchina che faceva letteralmente “a pezzi le persone”, intendendo con queste parole l'avvicendarsi dei vari
campi e piani della pellicola, le inquadrature che mostravano i dettagli di mani e occhi, i primi piani dei volti,
le mezze figure e le figure intere. Ciò che negli stessi anni Sergej Eisenstein aveva ribattezzato come
“montaggio”, ovvero quella modalità di riproduzione di effetti percettivi che nello spettatore producono senso,
comprensione e moti dell'animo.
Biografia
Anna Franceschini (nata a Pavia; vive e lavora a Bruxelle) ha conseguito, nel 2006, un Master in Televisione, Cinema e Produzione
Multimediale presso L'università IULM di Milano e, successivamente, una borsa di ricerca post-laurea in Storia e Critica del Cinema
Italiano.
I suoi video e film sono stati selezionati in numerosi Festival di cinema tra i quali il 60°Locarno Film Festival (CH) e TFF/Torino Film
Festival (IT).
Ha preso parte a numerose mostre collettive tra cui A text is a thing presso Vistamare/Benedetta Spalletti - Pescara (IT); The Eleventh
Hour, Futura - Praga (CZ); Videoreport Italia 2008-09, GC.AC. - Monfalcone (IT) e The Flying carpets, Villa Medici - Roma (IT). Tra le
mostre personali e duo shows si segnala: Subjective projektionen: Anna Franceschini, Bielefelder Kunstverein (DE); Thea Ddjordjatze:
quite speech in wide circulation / Screening room: Anna Franceschini Kiosk Gallery – Ghent (BE). Il suo lavoro sarà anche esposto nel
2012 in una mostra personale presso Obiectif – Exhibition- Anversa (BE).
Nel 2011 ha ottenuto la menzione speciale del premio Ariane de Rothschild - Milano, e per il 2012 è la vincitrice del Premio Fondazione
Casoli - Fabriano (IT).
Residenze a cui ha preso parte includono la Rijksakademie van beeldende kunsten - Amsterdam (NL), VIR/ViafariniInResidence -
Milano (IT). Il suo lavoro parte di importanti collezioni museali e private come la collezione del Museé National d'art Moderne/ Centre
Georges Pompidou, Paris, FR e Dommering Collection, Amsterdam, NL e Nicoletta Fiorucci Collection – Roma, IT.
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curated by Laura Barreca
On Friday May 25th 2012, the Ex Elettrofonica gallery will present the first solo exhibition in Rome of Anna
Franceschini, curated by Laura Barreca.
The Siberian Girl is the story of a journey through images among automatons, dolls and musical boxes
conserved in the Museo Ca’ da Noal of Treviso, one of the most important collections of small technological
marvels of the past. Anna Franceschini’s project consists of the projection of three films, installed in the
gallery space and recreating an immersive environment in which the viewer is invited to catch suggestions of
different natures, in a continuous back-and-forth between reality and make-believe.
The singularity of Franceschini’s work is its use of the means of communication of cinematographic film as
an evocative device, through the modes of the creation of images in movement typical of the origins of
cinema. Viewing films through procedures linked to the analogical leads the observer into a symbolic and
strongly atmospheric dimension. Starting from the collection of the museum of Treviso, the artist elaborates
an idea that marries the conceptualization of automatons with the very idea of cinema, finding occasion for
reflection in Werden und Wesen einer neuen Kunst by Béla Balázs, a Hungarian cinema theorist, in which
the author describes the first visit to the cinematographer of a young Siberian girl, just arrived in Moscow
from her remote homeland and still oblivious to the technological fervour that animated the metropolises at
that time. After the viewing of a film, the employers asked the girl what her impressions were. She was
literally disgusted by the new art that literally “took people to pieces”, intending by these words the
succession of the various fields and planes of film, the framings that showed details of hands and eyes, the
close-ups of faces, the half-figures and whole figures—what in the same years Sergei Eisenstein had
rebaptized “montage”, the procedures of reproduction of perceptive effects in the spectator.
Biography
Anna Franceschini (born in Pavia, 1979, lives and works in Brussels) studied in Milan where she received a MA in Media Studies and a
post-graduate grant in History and Critics of Italian Cinema at IULM University.
Her work has been presented and awarded in several film festivals among which are the 60°Locarno Film Festival (CH) and TFF/Torino
Film Festival (IT).
She took part in group exhibitions including A text is a thing, Vistamare/Benedetta Spalletti - Pescara (IT); The Eleventh Hour, Futura -
Praga (CZ); Videoreport Italia 2008-09, GC.AC. - Monfalcone (IT) and The Flying carpets, Villa Medici - Rome (IT).
Solo exhibitions include Subjective projektionen: Anna Franceschini, Bielefelder Kunstverein (DE); Thea Ddjordjatze: quiet speech in
wide circulation / Screening room: Anna Franceschini, Kiosk Gallery – Ghent (BE), Objectif – Exhibition- Antwerp (BE).
In 2011 her work was awarded with a mention of Honor at Ariane de Rothschild Prize - Milan, and she is the winner of Fondazione
Casoli Prize 2012 - Fabriano (IT).
She has been a resident artist at the Rijksakademie van beeldende kunsten - Amsterdam (NL) and VIR/Viafarini In Residence - Milano.
Works of hers are part of institutional and private collections such as the Musée National d’Art Moderne / Centre Georges Pompidou in
Paris, Dommering Collection in Amsterdam and the Nicoletta Fiorucci Collection in Rome.
Inaugurazione: 25 maggio 2012, dalle 18.00 alle 21.00
Spazio Ex Elettrofonica
Vicolo di Sant’ Onofrio, 10 Roma
Dal martedì al venerdì 16.00/20.00, sabato su appuntamento, domenica e lunedì chiuso