Orizzonte senza approdo. Dagli anni '80 il lavoro di Marra ruota intorno all'uomo e al senso dell'esistenza. L'artista usa materiali corde, lacci e fibbie, apposti sulla tela dipinta e spesso estroflessi a contenimento di suggestivi volumi.
Il Civico Museo di Maccagno, dopo le mostre istituzionali “Premio Maccagno” e “Acquisizioni 2011”, riprende la programmazione dedicata a singole personalità emergenti nel panorama artistico odierno.
Si rinnova e si ribadisce dunque l’indirizzo monografico rivolto a figure preminenti nella contemporaneità in Lombardia che ha condotto in precedenza allo svolgimento di mostre personali dedicate a Longaretti, Schiavocampo, Brusamolino, Ossola, Pedretti ed altre iniziative ancora precedenti.
L’attenzione ora si rivolge a Max Marra, artista noto a livello nazionale, residente a Monza, presente in numerose occasioni in rassegne istituzionali, recentemente protagonista di una mostra antologica tenutasi al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone.
Nato a Paola in provincia di Cosenza, nel 1950, trasferitosi ventenne a Monza, Marra, in parallelo al percorso di insegnamento nella Scuola Statale, ha svolto un’intensa attività artistica, costellata da rilevanti esposizioni tenutesi in ambito pubblico e privato, lineari nella coerenza e nella continuità.
L’espressività di Marra si colloca a pieno diritto nel progetto attuate dal Civico Museo di Maccagno e riferito alla documentazione e alla comprensione dei linguaggi della contemporaneità.
Basata su fondamenta di solido impianto tradizionale con piena padronanza del disegno e della pittura, la personalità di Marra si rivolge al clima informale, liberando la suggestione e facendo perno sui concetti di memoria ed evocazione.
Dagli anni ‘80 il lavoro di Marra ruota intorno all’uomo, al senso dell’esistenza, al viaggio realistico e metafisico, spesso con rimandi e accenti di forte sacralità.
L’utilizzo di materiali eterogenei, corde, lacci, fibbie, apposti sulla tela dipinta e spesso estroflessi a contenimento di suggestivi volumi, determina evidenti richiami alla vela, alla navigazione, all’itinerario e alla ricerca dell’orizzonte.
È un viaggio esistenziale che si perpetua tra dubbio e coraggio, che si rinnova nel tempo e contraddistingue l’uomo, che pulsa spontaneo come domanda di consapevolezza.
La mostra si svolge con Patrocinio del Comune di Maccagno e della Provincia di Varese; a cura di Claudio Rizzi e con coordinamento di Ad Acta, propone un allestimento rigoroso nella selezione di quaranta opere disposte in spazio ampio e silenzioso, quasi cadenza o sequenza di tappe di un viaggio all’infinito.
Il catalogo, edito da Publi Paolini, illustra l’artista in termini antologici, con una ricca documentazione della letteratura a lui dedicata e un esauriente comparto iconografico che testimonia il percorso professionale dalla prima maturità ad oggi.
Inaugurazione sabato 26 maggio 2012 ore 17.30
Civico Museo Parisi Valle
via Leopoldo Giampaolo, 1 - maccagno (VA)
giovedì,venerdì, sabato e domenica 10.00-12.00/15.00-19.00
ingresso gratuito