Quel che resta. Un'installazione scultorea che si compone di sei cumuli di circa un metro cubo, ciascuno costituito da alcune centinaia di libri realizzati con materiali di recupero.
L'installazione "Quel che resta" di Ignazio Fresu si compone di sei cumuli di circa un metro cubo, ciascuno costituito da alcune centinaia di libri. I libri sono realizzati uno ad uno in forma scultorea, a mano, con l'uso di materiali di recupero come polistirolo, cartone e residui pietrosi.
Nell'opera - che sarà allestita nella Piazza della Cultura della Biblioteca Lazzerini (il piazzale davanti l'ingresso) - i libri non sono presentati nella loro perfezione estetica, quanto piuttosto nell'immagine di reperto archeologico, rivestito di fragilità e al tempo stesso di indomita forza. Quasi nella forma di fossile che, senza morire, ha resistito nel Tempo, conservando sotto la cenere il fuoco della conoscenza, nel bisogno di tramandare contro la barbarie della distruzione, di andare oltre l'oblio.
Un cammino 'site specific' questa installazione di Fresu, ideata proprio per la Lazzerini: sei cumuli che, come pietre miliari, si dispongono tra le mura medievali e l'ingresso della Biblioteca, disegnando la curva simbolica della sezione aurea della conoscenza. Sei pilastri in sequenza davanti a una porta: il settimo è costituito dalla Biblioteca stessa, dove il cammino della conoscenza prosegue come atto di vita, avvolgendo idealmente la città intera.
Il progetto d'installazione dell'opera, che ha ottenuto il patrocinio della Regione Toscana, è frutto della collaborazione dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Prato con l'Associazione culturale AParte del Centro per l'arte Contemporanea Luigi Pecci.
Inaugurazione: venerdì 1 giugno alle ore 11.00
Piazza della Cultura davanti l'ingresso della Biblioteca comunale Lazzerini
Indirizzo: Via Puccetti, 3 - Prato
lunedì 14.00 - 20.30; martedì, mercoledì, venerdì e sabato 9.00 - 20.30; giovedì 9.00 - 23.00; domenica 9.00 - 13.00.