La mostra cerca di cambiare il modo con cui sono percepiti gli extracomunitari o i "nuovi italiani" attraverso le opere di Mark Abouzeid, Romina Diaz, Qino, Fred Kuworma e Dre Love.
A cura di Mark Abouzeid
Amerigo Vespucci ha portato l'Italia al Nuovo Mondo ma 500 anni dopo è un mondo nuovo che arriva in Italia. Grazie a lui è nata la consapevolezza della scoperta di un nuovo continente, il nuovo mondo appunto, nuove rotte commerciali e nuovi scambi, anche culturali, che hanno mutato profondamente la nostra società in tutti i suoi aspetti negli ultimi 500 anni.
Celebrare il famoso esploratore assume oggi un significato positivo di scoperta, di "esplorazione" dell'apporto sociale e culturale che le diverse etnie contribuiscono a sviluppare sia in una realtà cittadina come Firenze, sia in contesti più ampi, nazionali e internazionali.
"In questo periodo di crescita di intolleranza razziale che viene alimentata dalla crisi economica, "Non Sono Clandestino" cerca di dimostrare il valore che gli immigrati forniscono al loro nuovo paese sotto forma di scambio culturale, di diversità, d'innovazione e di turismo. Si tratta di una provocazione positiva che evidenzia i valori italiani (o di altri paesi) e vuole maturare la consapevolezza che senza gli immigrati la nostra economia crollerebbe. I sei temi trattati dalla mostra includono diversi esempi di immigrati, simboli di azioni positive nelle arti, nelle scienze, nella cultura e nella politica". Mark Abouzeid, Fotografo e Organizzatore di Il Nuovo Nuovo Mondo.
La mostra propone immagini e video di persone con visti regolari o carte di soggiorno, con permessi di lavoro, famiglia e che pagano le tasse allo Stato. Sono artisti americani, stilisti giapponesi, astrofisici cileni, cantanti di blues filippini, soprani dell'opera cinesi, "Rhodes Scholars" colombiani o semplici operai.
Lo scopo della mostra è di cambiare il modo con cui sono percepiti gli extracomunitari o i "nuovi italiani" che troppo spesso vengono presentati dai media come coloro che "danno fastidio" e "rubano il lavoro agli italiani". Meno pubblicizzato e molto più scontato è invece il principio che tantissimi amano questo paese e vogliono creare delle possibilità economiche, culturali e sociali per tutti.
Una sezione della mostra inserisce, partendo da una serie di ritratti famosi custoditi nei musei fiorentini, attraverso un impatto visivo forte, persone di diverse culture nell'iconografia conosciuta della ritrattistica rinascimentale. Personaggi di vitale importanza per la storia fiorentina, vengono raffigurati fotograficamente mantenendo invariata l'iconografia classica del dipinto originale mentre il soggetto fotografato verrà scelto per la sua differenza etnica e per il suo contributo alla Firenze moderna. L'obiettivo è di avvicinare la cultura fiorentina, attraverso il suo momento di massimo splendore, alla ricchezza culturale apportata dagli extracomunitari. Il Nuovo Nuovo Mondo pone una domanda: "Se queste ritratti fossero eseguiti oggi, quali sarebbero i soggetti di grande valore e arricchimento per Firenze?"
Ufficio stampa Alessandro Vanni e Sabrina Guzzoletti
Inauguraziome 5 giougno ore 18
Sala d'arme di Palazzo Vecchio
piazza della Signoria - Firenze