Vieneme Nzuonno. Gli acquerelli fanno parte di una ricerca sul corpo e sul nudo maschile; le tavole a fumetto sono tratte da due graphic novel.
Vieneme Nzuonno, acquerelli e fumetti di Naima Amarilli
Il museo del viaggio di Positano è lieto di ospitare la terza personale dell'artista Naima Amarilli.
In questa occasione saranno mostrati due aspetti differenti ma complementari della sua produzione; da una parte gli acquerelli e dall'altra i fumetti.
Gli acquerelli fanno parte di una ricerca suo corpo, in special modo sul nudo maschile, così poco trattato da artiste donne nella storia dell'arte. La leggerezza del tratto, l'evanescenza del colore e il mistero delle figure potrebbe essere paragonata alla più ariosa pittura del '700 francese, sensuale e vezzosa, per quanto l'impostazione e la ricerca sulla carne viva possano invece ricordare i disegni di Schiele e le fotografie di van Gloeden.
Per quanto riguarda la produzione fumettistica, si tratta di tavole e illustrazioni tratte dalle graphic novel fronn e limon, ambientata proprio a Positano e da vince chi dimentica, una storia d'amore e odio negli anni '30.
In fronn e limon la protagonista, una scapigliata raccoglitrice di limoni (dall'attitudine che sembra ereditata della bersagliera di pane amore e fantasia) vive le sue avventure tra stretti vicoletti e bar in riva al mare. Amante dei venti, come in una leggenda greca, si muove con spensieratezza in un modo sospeso tra il reale e l'onirico.
In vince chi dimentica invece i toni sono caricati di una passione tormentata, che vede una sfida continua tra l'aviatore Marcello sartorio e la direttrice della galleria d'arte moderna Eva corá. Coraggio e orgoglio inseguono i protagonisti sul filo dei ricordi, specialmente uno, di cui entrambi non riescono a sbarazzarsi.
Biografia:
Naima Amarilli nasce a Sorrento.
Dopo i pennarelli dei primi disegni d'infanzia, l'acquerello diventa immediatamente la sua tecnica d'elezione, seguendo inconsapevole una tradizione coloristica che affonda le radici nella cultura napoletana, da Giacinto Gigante a Domenico Morelli, suoi primi punti di riferimento, studiati nella Collezione Correale dell'unico museo della sua città.
Dopo studi scientifico-linguistici segue i corsi di disegno del maestro Enrico de Cenzo, al fine di apprendere il disegno classico rinascimentale. Fondamentale in questa fase è lo sprone di suo zio, l'artista Joseph Meo, con il quale comincia un dibattito non ancora esaurito sulla posizione della pittura nell'arte contemporanea.
A Positano conosce i pittori di strada che dipingono sulla Spiaggia Grande, in particolare l'acquerellista Pasquale Volpe che le svela i segreti della tecnica.
Nel 2009 si trasferisce a Roma per studiare all'Accademia di Belle Arti; le influenze più determinanti le provengono dall'artista Isabella Tirelli, che la introduce nell'ambiente artistico romano.
Il suo lavoro pittorico, quasi esclusivamente acquerello e in gran parte studi sul corpo e la figura umana, è stato già esposto in più occasioni e si è avvalso della collaborazione del fotografo di danza Bruno Farda e del Maestro Testa per la realizzazione varie serie sul balletto.
Inaugurazione 8 giugno ore 18.30
Museo del Viaggio
Spiaggia Grande - Positano