Presentazione al pubblico della nuova donazione acquisita, che include dipinti di Guido Reni, Pieter Brueghel il Giovane, Francesco Furini, Pierleone Ghezzi, Jacob Ferdinant Voet, Pompeo Batoni. Ricca anche la sezione di scultura che comprende busti, trittici e bassorilievi di grande valore.
La donazione della prestigiosa Collezione Chiomenti Vassalli al Comune di Calvi dell’Umbria, voluta dagli eredi Filippo e Carlo Chiomenti in memoria dei loro genitori Pasquale Chiomenti e Donata Chiomenti Vassalli, si afferma come uno dei momenti, sempre più rari in Italia, in cui pubblico e privato dialogano costruttivamente, in modo da diffondere e rafforzare la presenza di opere d’arte di grande bellezza e fascino in piccoli centri nazionali.
La donazione, la cui attuazione è stata fortemente perseguita dal Sindaco di Calvi dell’Umbria Silvano Lorenzoni, ha trasferito, infatti, da privato a pubblico, dipinti e sculture di grandi artisti dell’età moderna fra i quali: Guido Reni con La Maddalena penitente (1634-1635), opera d’intenso naturalismo e di rara fisicità; Pieter Brueghel il Giovane con l’entusiasmante La parabola dei ciechi, nel quale riprende un famoso dipinto del padre, Pieter Brueghel il Vecchio, attualmente esposto al Museo Capodimonte di Napoli; Pierleone Ghezzi, Ritratto di giovane donna, opera che si aggiunge ad altri ritratti femminili realizzati negli anni 1720-1725. Ricordiamo inoltre: Francesco Furini, Andromeda; Jacob Ferdinant Voet, ritrattista della Roma tardo-barocca, presente in collezione con due celebri dipinti raffiguranti la Regina Cristina di Svezia e Isabella Strozzi Costaguti che fanno parte della serie dei cabinet des dames, genere nel quale si specializzò durante i suoi soggiorni romani (1663-1678; 1680-1681); uno spettacolare dipinto di Pompeo Batoni, La fuga di Enea da Troia (1775).
Per quanto riguarda la sezione della scultura, oltre a un raffinatissimo trittico di plaquettes de Il Moderno - Adorazione dei Magi, Adorazione dei pastori ed Ecce Homo – esponente fra i più noti, nell’Europa del Quattro-Cinquecento, per la lavorazione e la cesellatura del bronzo, la Collezione Chiomenti Vassalli s’impone per la presenza di una serie di busti e bassorilievi di particolare valore storico-artistico, fra i quali spiccano quelli dedicati a Papa Clemente VIII Aldobrandini (1593 ca.) di Bastiano Torrigiani, famoso scultore manierista, collaboratore di Guglielmo della Porta, e a Papa Innocenzo XI Odescalchi (1680 ca.) di Lorenzo Ottoni, artista formatosi all’interno della scuola berniniana di Ercole Ferrata. A questi vanno associate altre opere di scultura e decorazione scultorea sempre raffiguranti Papi del XVII e XVIII, tanto da generare una sezione artistica di grande impatto visivo e di forte unitarietà tematica.
Completamente ristudiata e approfondita dal prof. Didier Bodart (pittura) e dal prof. Claudio Crescentini (scultura), la Collezione Chiomenti Vassalli sarà esposta permanentemente nel Museo delle Orsoline di Calvi dell’Umbria, riallestito per l’occasione dagli architetti Sandro Anelli, Alberto Matticari, con la collaborazione dell’architetto Francesca Troiani, i quali, nel rispetto dell’affascinante struttura architettonica di Palazzo Ferrini, mirabile opera di Ferdinando Fuga, hanno creato una nuova dimensione visuale e nello stesso tempo funzionale alla fruizione pubblica di questa esclusiva collezione d’arte.
MUSEO DELLE ORSOLINE
Aperto nel 2002, il museo ha sede nel Complesso monastico delle suore Orsoline inserito all’interno del cinquecentesco Palazzo Ferrini, ampliato nel Settecento da Ferdinando Fuga, interprete del barocco borrominiano, che aveva due figlie tra le educande del convento umbro.
Fuga impostò un impianto a quattro ali per due piani di altezza che riutilizzava parte delle murature costruite in precedenza. Intorno a un’ampia corte interna trovavano posto, su tre lati, le celle, mentre il quarto doveva essere attraversato da un corridoio di collegamento.
A seguito del parziale recupero contemporaneo del Palazzo Ferrini, la struttura destinata a museo ha ospitato, fino all’attuale nuovo allestimento, la collezione d’arte comunale della quale fanno parte la Pentecoste di Camillo Angelucci, l’Immacolata Concezione di Agostino Masucci, la Madonna con Bambino e i Santi Sebastiano e Rocco di Calisto Calisti e un Crocifisso ligneo del XVI secolo, dai caratteri fortemente naturalistici.
Con la nuova riapertura sarà consentito anche accedere alle antiche cucine progettate dal Fuga, al lavatoio, alla spezieria e al deposito della legna.
Il rinnovato e arricchito Museo delle Orsoline di Calvi dell’Umbria, grazie alla donazione della Collezione Chiomenti Vassalli, sarà presentato in prima nazionale a Roma, presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Sala della Crociera, via del Collegio Romano, n. 27, lunedì 11 giugno, ore 17,30. Interverranno, fra gli altri, Didier Bodart (storico dell’arte), Claudio Crescentini (storico dell’arte), Silvano Lorenzoni (Sindaco di Calvi dell’Umbria) e altre personalità e autorità (in corso di definizione).
Inaugurazione: sabato 9 giugno 2012, ore 16,30
Museo del Monastero delle Orsoline
Via del Monastero, 1 - Calvi dell'Umbria
Apertura speciale: domenica 10 giugno, ore 11,00-19,00
Apertura Museo: giovedì e sabato, ore 16.00-19.00; domenica e festivi, ore 11.00-13.00 / 16.00-19.00. Dal 13 al 19 agosto: da lunedì a sabato, ore 16.00-19.00; domenica e festivi, ore 11.00-13.00 / 16.00-19.00. Visite su appuntamento, tel. 0744.710158.