Dario Arcidiacono
Angelo Barile
Daniela Benedetti
Alberto Bertoldi
Alfonso Bonavita
Alessandro Bulgarini
Saturno Butto'
Gianluca Capozzi
Felipe Cardena
Maurizio Carriero
Daniela Cavallo
Tiziana Cera Rosco
David Dalla Venezia
Antonio De Luca
Paolo Dell’Aquila
Fulvio Di Piazza
Vittorio Emanuele
Ugo Levita
Anna Madia
Gian Ruggero Manzoni
Claudio Monnini
Nicola Nannini
Paola Nizzoli Desiderato
Claudio Onorato
Simone Pellegrini
Stefania Pennacchio
Lorenzo Perrone
Enrico Robusti
Marco Nereo Rotelli
Alessandro Russo
Doriano Scazzosi
Roberta Serenari
Dino Valls
Nicola Verlato
Conor Walton
Andrea Zucchi
Giacomo Maria Prati
Il mito del vero 2012. 36 artisti e 40 opere inedite, di vario formato, tecnica e stile, pensate ad hoc per "Apokalips" partendo da una nuova traduzione dal greco del Libro di Giovanni. Inoltre, nello Spazio Eventi, e' esposta al pubblico la preziosa Bibbia del Duca Borso d'Este.
a cura di Giacomo Maria Prati
2012, quindi, Apocalisse. Non tanto come catastrofe e dramma ma più profondamente quale manifestazione di verità, quale radice della comunicazione, origine della visione, glorificazione della figurazione. Apocalisse sociale ed ambientale, economica, esistenziale, solitaria. Rivelazione metaforica e corporale, simbolica, ironica, buffa. Quindi ritorno alla pittura narrativa ricca di idee, e alla performazione plastica, carica di simboli e significati. Come i Libri Bianchi di Lorenzo Perrone, la ceroplastica di Paola Nizzoli e le porte di Stefania Pennacchio. Un indagine artistica con 36 artisti e più di 40 opere inedite, la maggior parte delle quali recenti o recentissime, pensate ad hoc per Apokalips, di vario formato e differente tecnica e stile, ripartendo da una nuova traduzione dal greco del Libro di Giovanni, sintesi di tutte le Sacre Scritture e densissimo di immagini e immaginari. La mostra è arricchita con l’esposizione, grazie alla collaborazione con Temple M. Franciosi e Aldo Ramazzotti, della preziosa copia anastatica di Cosimo Panini della Bibbia di Borso d’Este (1461) salvata e venerata da Treccani, capolavoro assoluto che oggi sembra una irresistibile graphic novel nelle sue essenziali ma eloquenti miniature. All’ingresso dello spazio espositivo, un video realizzato da Hall 9000 Haltadefinizione dedicato al Cenacolo di Leonardo mette in evidenza dettagli del capolavoro in dialogo con citazioni del libro dell’Apocalisse di Giovanni. Il catalogo si arricchisce di approfondimenti culturali con gli interventi scritti di Franco Baldini, psicanalista, Davide Liccione, psicologo e psicoterapeuta, Aldo Pioli, critico e iconosofo, e Andrea Aromatico, giornalista, scrittore e studioso di saperi esoterici.
Dal testo del curatore: “L’apocalisse quale categoria del tempo e dell’essere non è l’elogio della dissoluzione ma il canto
della ricostruzione e del riscatto. L’apocalitticità della percezione emerge quindi in un senso vibrante di attesa, nella
visione di un processo vitale, di una dialettica vincente, che, se non riusciamo a cogliere nella sua intera potenza, la
intuiamo però già in atto fra noi. Il verbo greco teleo ci conferma: l’apocalisse inizia con la nostra nascita e tende ad una
conclusione, quindi alla perfezione, al raggiungimento di una meta ideale, significante. Teleo significa infatti: compiere,
finire, pagare, terminare, e molti altri mondi. Come il latino facio, per cui l’opera perfetta è quella conclusa pienamente.
Non a caso secondo il racconto delle Dionisiache di Nonno di Panopoli il misterico Dioniso si unisce alla ninfa Nicea, e
ne ha una figlia: Telete, la cui raffigurazione compare negli affreschi della Villa dei Misteri di Pompei. Per questo non è
una fine, non è la fine del mondo ma il fine del mondo che interessa. ”
La Bibbia di Borso d'Este:
Ci sono cose che suscitano in noi emozioni a prima vista e il loro fascino ci spinge a
condividere queste sensazioni con gli altri. Ci sono cose che hanno un valore che attraversa
secoli di storia e di vicissitudini umane arrivando fino a noi intatte. Il progetto che curiamo
relativo alla valorizzazione della Bibbia di Borso d’Este punta proprio su queste due
semplici considerazioni per offrire un esperienza unica: conoscere un gioiello dell’arte
rinascimentale italiana. La Bibbia, voluta dal Duca Borso d’Este per esaltare la magnificenza
della Casa d’Este, e realizzata tra il 1455 e il 1461 da Taddeo Crivelli e Franco dei Russi,
con la collaborazione di altri miniaturisti ferraresi, consta di 606 fogli miniati raccolti in
due preziosi volumi. Utilizza per quei tempi un linguaggio moderno, superando gli stilemi
tardo-gotici e facendo proprie le novità del Rinascimento toscano e della pittura fiamminga.
I preziosi fregi e le innumerevoli miniature di raffinata eleganza, accompagnate da imprese
ed emblemi degli Estensi, ne fanno un capolavoro senza precedenti. La Bibbia di Borso
giunge a Modena nel 1598 allorchè la corte estense vi si trasferì da Ferrara, a seguito della
devoluzione di quest’ultima al Papato. Essa rimase patrimonio di Casa d’Este fino a quando
l’ultima proprietaria, la principessa Zita d’Asburgo, la mise in vendita presso un antiquario
parigino. Il prezioso codice fu acquistato nel 1923 da Giovanni Treccani e da lui donato
allo Stato italiano. La “Bibla bèla” ritornò così a Modena dove attualmente è custodita
presso la Biblioteca Estense Universitaria, Istituto del Ministero Beni Culturali. Abbiamo
accolto con gioia l’invito a partecipare ad Apokalips proprio per testimoniare la radice
antica del rapporto fra il Libro dell’Apocalisse e l’arte italiana, e per ricordare l’importanza
delle miniature quale racconto prezioso che sembra unire gli opposti: storico e senza tempo,
sociale e aristocratico, estetizzante e popolare nella sua sintesi didascalica.
(Aldo Ramazzotti)
Prenotazione visite guidate con orari di visita concordabili:
www.artemuggio.it
Inaugurazione mercoledi' 13 giugno ore 18.30
Grattacielo Pirelli
via Fabio Filzi, 22, Miano
lun-ven 15-19
ingresso libero