Jose' Pelaez, Stefanie Vogel, Marcello Brizzi, Margherita Benetti. L'astrattismo in una visione ampia, libera, non sempre "unica".
Sotto la voce “astrattismo spaziale” riuniamo 4 artisti che hanno, come mezzo espressivo, l’astratto in una visione ampia, libera, anche se non sempre unica. L’aggettivo spaziale si riferisce alle loro possibilità di evocare lo spazio, la profondità, i differenti piani e dimensioni, il movimento.
Josè Pelaez, argentino, residente a Parigi, sviluppa le sue grandi tele a macchie di colore alternando toni caldi e freddi, richiamando immagini naturalistiche; Stefanie Vogel, residente a Berlino, misurata nei toni, cerca di restare in un ambito geometrico, ma poi esplode in una varietà dinamica di linee e colori; Marcello Brizzi, romano, con una pennellata ampia e gestuale, gioca sulle trasparenze e sulle varie tonalità di colore per afferrare una profondità spaziale; Margherita Benetti, padana di origine, ma romana per scelta, ha trovato il suo mezzo espressivo nell’incisione: acqueforti e cere molli. Abbandonando a volte la sua figurazione precisa e colta, si avventura in uno spazio animato da linee sinuose o rigide come spade, in un ampia gamma di grigi e mezzi toni.
Inaugurazione 22 giugno ore 18
Studio DR Spazio Visivo
via Angelo Brunetti, 43 - Roma
Ingresso libero