Associazione culturale Aritmia
Tiziana Abretti
Tea Andreoletti
Paola Baccigalupo
Sofia Braga
Giuseppe Brogna
Costanza Candeloro
Giulia Casanova
Giovanni Copelli
Francesco Cossu
Giovanni Fabiani
Sara Fabiano
Nino Galogre
Filippo Gardin
Pierpaolo Giglione
Ping Li
Andrea Lulli
Francesca Marani
Ivan Pjevcevic
Dustro
Alex Prosperi
Carlo Alleva
Antonia Seccia
Sara Torri
Riccardo Vanni
Evangelia Vatsaki
Axel Zani
Lishu Zhang
Jinyi Zou
Lelio Aiello
Negli spazi espositivi sotterranei dell'Accademia ha luogo la mostra di fine anno del corso di Tecniche e tecnologie per le arti visive e Tecniche extramediali. A cura di Lelio Aiello.
A cura di Lelio Aiello
con
tiziana abretti, tea andreoletti, paola baccigalupo, sofia braga, giuseppe brogna, costanza candeloro, giulia casanova, giovanni copelli, francesco cossu, giovanni fabiani, sara fabiano, nino galogre, filippo gardin, pierpaolo giglione, ping li, andrea lulli, francesca marani, ivan pjevcevic, [aka Dustro] alex prosperi & carlo alleva, antonia seccia, sara torri, riccardo vanni, evangelia vatsaki, axel zani, lishu zhang & jinyi zou
Il 3 luglio alle ore 12 inaugurarerà, negli spazi espositivi sotterranei dell'Accademia la mostra Step 012 “il Dovere”, mostra di fine anno del corso di Tecniche e tecnologie per le arti visive e Tecniche extramediali. Un primo passo per valutare i risultati di un anno di studi, di ricerca e di formazione artistica ottenuti anche grazie al lavoro svolto trasversalmente negli altri corsi del Dipartimento di Arti Visive. Un momento di verifica importante sia per i giovani studenti-artisti che per l'Accademia di Belle Arti di Bologna la quale, grazie al rinnovamento avvenuto a seguito della nuova riforma, ha visto cambiare molte dinamiche al suo interno. Se è vero che il linguaggio dell'Arte è uno solo, ovvero parla con una sola voce indipendentemente dalla tecnica che si utilizza, è altrettanto vero che l'inserimento di nuovi corsi, sia teorici che laboratoriali, affiancati a quelli già esistenti, hanno aperto nuove possibilità di ricerca e di espressione legate alla multimedialità, alla multidisciplinarietà e alla trasversalità linguistica che contraddistinguono lo stato attuale della ricerca artistica. Un cambiamento a mio avviso necessario, ancora in atto, che adegua l'offerta formativa dell'Accademia alle pratiche di sperimentazione dell'arte contemporanea, pensato soprattutto per lo studente, che ha bisogno di aggiornamenti continui e di maggiore dinamicità nello studio della pratica dell'arte.
Anche l'apprendimento del mestiere dell'artista è cambiato in seguito alla globalizzazione e alla diffusione di internet, che ha rivoluzionato il campo del sapere dando un'accelerazione vertiginosa alla circolazione delle informazioni. Tutto rimbalza in tempo reale da un capo all'altro del nostro pianeta. Le ultime generazioni di artisti e di apprendisti-artisti sono cresciute in questo clima frenetico di iper-informazione e fanno un uso ingente della rete, studiano, ricercano, giocano, comunicano, scaricano e caricano materiali sonori e visivi di ieri e di oggi, ne hanno capito il valore comunicativo che risiede in quell'immenso archivio in progress dove poter attingere per il proprio lavoro. È tutto lì a disposizione di tutti.
I lavori esposti in mostra risentono dello stato di fluidità e di parcellizzazione venutosi a creare, anche se non lo dichiarano direttamente. Non sono opere compiute ma esercizi di ricerca dell'identità operativa dei singoli studenti, frutto di una fase di studio iniziale del lavoro dove dal lato etico ci si chiede cosa è giusto fare o non fare, e da quello estetico quale forma dargli e perché. Sono dichiarazioni di intenti in fase di germinazione che corrispondono a focalizzazioni multiple sull'attività svolta durante l'anno e che mettono in rilievo la capacità plastica di operare su diversi fronti quali video, installazione, fotografia, sonorità e performance. Sono giovani risoluti e disincantati, sperimentano stili e linguaggi facendo riferimento a personaggi e movimenti artistici ben noti quali Duchamp, il Minimalismo, l'Arte Povera e la Pop Art per gli aspetti più figurativi, ma non si nutrono solo di Storia dell'Arte, anche di realtà extra artistiche, dal fumetto al videoclip (MTV), dalla pubblicità alle immagini satellitari. Sono figli della società orizzontale, dove ogni profondità emerge in superficie e aggalla sullo schermo del computer, sentono che lo spirito del tempo e l'inconscio collettivo oggi corrono sulle onde magnetiche dei cellulari e tra le connessioni della rete. Non hanno nemmeno più grossi appigli ideologici da difendere, non resta loro che ripiegare su se stessi e sulle proprie manie per collocarsi nella realtà, per interpretarla e dare una propria visione del mondo.
inaugurazione martedì 3 luglio ore 12 (con rinfresco)
spazi espositivi sotterranei dell'accademia di belle arti
via belle arti 54, bologna
Orario: 10-18
Ingresso lbiero