Museo Michetti - MuMi
Francavilla al Mare (CH)
piazza San Domenico, 1
085 4912347, 085 817169 FAX 085 4912347
WEB
63mo Premio Michetti
dal 20/7/2012 al 29/8/2012
mar - dom 18-23

Segnalato da

Alice Cammisuli




 
calendario eventi  :: 




20/7/2012

63mo Premio Michetti

Museo Michetti - MuMi, Francavilla al Mare (CH)

POPism. L'arte in Italia dalla teoria dei mass media ai social network. In mostra le opere di alcuni interpreti della Pop Art italiana insieme a quelle di giovani artisti che elevano a protagonisti di dipinti o sculture "oggetti" di consumo.


comunicato stampa

a cura di Luca Beatrice

La 63° edizione del Premio Michetti, curata da Luca Beatrice, aprirà il 21 luglio 2012 a Francavilla al Mare (CH). In mostra le opere di alcuni interpreti della Pop Art italiana insieme a giovani artisti che per il loro linguaggio, i temi che affrontano e le loro scelte poetiche offrono una interessante visione della sua evoluzione dopo oltre cinquant’anni dalla nascita.

Unica corrente artistica, insieme al Surrealismo, a essere ancora viva e in continua trasformazione, la Pop Art non ha mai smesso di essere sfruttata e apprezzata da artisti e pubblico.
In un mondo dove spesso l’arte contemporanea assume contorni intellettualistici e viene associata a un atteggiamento elitario, i colori vivaci, i temi popolari e la riconoscibilità degli oggetti rappresentati offrono a chi realizza le opere, e a chi le guarda, la possibilità di godere dell’arte come di una forma di intrattenimento.
La Pop Art colora con tinte forti la realtà per raccontarla divertendo: questo fa l’arte contemporanea quando non si prende troppo sul serio.

La Pop quindi non è semplicemente arte ma un modo di vedere e descrivere la realtà, anche di viverla. Specchio della società consumistica e del tempo in cui viene realizzata, resta la stessa cambiando in continuazione, e, forse, è proprio questa la ragione del suo successo. Così oggi le icone rappresentate, gli oggetti che ne diventano protagonisti, non sono più Marilyn Monroe o la zuppa Campbell ma Kate Moss e l’Iphone. Sempre comunque “oggetti” di consumo elevati a protagonisti di dipinti o sculture, soggetti sempre riconoscibili in modo che tutti abbiano i mezzi per identificare quello che vedono e, se vogliono, per giudicarlo nel bene o nel male con disincantata ironia.

La Pop Art “storica” nasce in Inghilterra a metà degli anni cinquanta dall'incontro tra arte e cultura dei mass-media. Il suo scopo è quello di documentare senza alcuna finalità dissacratoria o di denuncia la cultura popolare americana (da qui il nome, nel quale pop è il diminutivo di “popolare”), trasformando in icone le immagini più note o simboliche tra quelle proposte dai mass-media.
Da sempre i mezzi di comunicazione (televisione, pubblicità, giornali) sono stati, infatti, fondamentali nella diffusione della cultura occidentale, sia nei suoi aspetti positivi legati al benessere che in quelli più ambigui, come l’eccesso di consumismo.

Oggi ai media tradizionali si sono aggiunti, ottenendo una popolarità sempre crescente tanto da metterli in ombra, il web e in particolare i social network che ne riprendono le finalità di comunicazione diffondendo informazioni, volti, musica, film. La loro profonda innovazione sta però soprattutto nel rendere protagonista quello che prima era il destinatario finale, e impotente, del messaggio.
Grazie a queste nuove realtà, facebook, twitter, pinterest, g+, youtube, vimeo… siamo tutti “popolari”, siamo tutti online, siamo tutti protagonisti, giochiamo a fare gli artisti.

E i veri artisti che dicono? Come si rapportano con questa realtà? Ha ancora senso rappresentarla in modo fine a se stesso?

Artisti in mostra
Valerio Adami (Bologna, 1935), Massimiliano Alioto (Brindisi, 1972), Dario Arcidiacono (Catania, 1967), Gabriele Arruzzo (Roma, 1976), Cornelia Badelita (Radauti, Romania, 1982), Alessandro Baronciani (Pesaro, 1974), Cesare Berlingeri (Cittanova, Reggio Calabria, 1948), Davide Bertocchi (Modena, 1969), Bertozzi & Casoni (Giampaolo Bertozzi / Stefano Dalmonte Casoni, Borgo Tossignano / Lugo di Romagna, 1957/1961), Nicola Bolla (Saluzzo, 1963), David Bowes (Boston, 1957), Bo130 (Milano, 1971), Tommaso Cascella (Roma, 1951), Guglielmo Castelli (Torino, 1987), Umberto Chiodi (Bentivoglio, 1981), Marco Cingolani (Como, 1961), Stefano Cumia (Palermo, 1980), Vanni Cuoghi (Genova, 1966), Aldo Damioli (Milano, 1952), Francesco De Molfetta (Milano, 1979), Enrico T. De Paris (Mel, Belluno, 1960), Alessandro Di Carlo, Fulvio Di Piazza (Siracusa, 1969), Matteo Fato (Pescara, 1979), Enzo Fiore (Milano, 1968), Galo, Anna Galtarossa (Bussolengo, 1975), Enrico Ghinato (Lendinara, Rovigo, 1955), Laura Giardino (Milano, 1976), Piero Gilardi (Torino, 1942), Fausto Gilberti (Brescia, 1970), Chris Gilmour (Stockport, 1973), Alessandro Gioiello (Savigliano, Cuneo, 1982), Robert Gligorov (Kriva Palanka, 1960), Daniel Gonzalez (Buenos Aires, Argentina, 1963), Massimo Kaufmann (Milano, 1963), Thorsten Kirchhoff (Copenaghen, 1960), Mark Kostabi (Los Angeles, USA, 1960), Ali Hassoun (Sidone, Libano, 1964), Debora Hirsch (San Paolo, Brasile, 1967), Marco Lodola (Dorno, 1955), Nicola Maria Martino (Lesina, 1946), Gian Marco Montesano (Torino, 1949), Microbo (Catania, 1970), Elena Monzo (Orzinuovi, Brescia, 1981), Ugo Nespolo (Mosso, 1941), Ozmo (Pontedera, 1975), Laurina Paperina (Rovereto, 1980), Sergio Pappalettera (Milano, 1961), Leonardo Pivi (Cesena, 1965), Michael Rotondi (Bari, 1977), Salvo (Leonforte, Enna, 1947), Maurizio Savini (Roma, 1962), Tino Stefanoni (Lecco, 1937), Marco Tamburro (Perugia, 1974), The Bounty Killart (Gualtiero Jacopo Marchioretto, Torino, 1981 / Rocco D'Emilio, Torino, 1981 / Dionigi Biolatti, Savigliano (CN), 1981 / Marco Orazi, Torino, 1979), Giuseppe Veneziano (Mazzarino (CL) nel 1971), Simone Zaccagnini (Pescara, 1982), Corrado Zeni (Genova nel 1967)

Catalogo Edito da Vallecchi

Ufficio Stampa Alice Cammisuli press@lucabeatrice.com +39 392 4531497

Conferenza stampa mercoledì 11 luglio ore 11:00 a Roma sede della Regione Abruzzo (via Piave 8)
Inaugurazione 21 luglio ore 19:00

Fondazione Michetti - MuMi
piazza San Domenico, 1 Francavilla al Mare (CH)
Orario dal martedì alla domenica dalle 18 alle 23, chiuso il lunedì
ingresso gratuito

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