Questa mostra offre la rara opportunita' di vedere una selezione di opere fotografiche provenienti dai progetti su larga scala realizzati dall'artista in Spagna (1996), in Olanda (1998) e precedentemente in Polonia (1974-1980). In queste immagini in bianco e nero, di grandi dimensioni e intensita', il presente viene visto come momento che dura nel tempo, che contiene passato e futuro.
Negli ultimi anni il lavoro di Craigie Horsfield ha suscitato un crescente interesse, che lo ha visto tra i protagonisti di Documenta 10 e 11. Questa mostra offre la rara opportunità di vedere una selezione di opere fotografiche provenienti dai progetti su larga scala realizzati dall'artista in Spagna (1996), in Olanda (1998) e precedentemente in Polonia (1974-1980). In queste immagini in bianco e nero, di grandi dimensioni e intensità , il presente viene visto come momento che dura nel tempo, che contiene passato e futuro. La superficie vellutata delle stampe fotografiche e le infinite gradazioni di grigio sono il risultato di un processo di lavorazione lungo e complesso: l'artista dedica immensa cura allo sviluppo e alla stampa di ogni fotografia, che è un esemplare unico e ha l'intensità di un dipinto. Fin dagli anni Settanta il centro focale del lavoro di Horsfield è il ritratto: i volti portano i segni della storia e dell'ambiente che li circonda, sono depositari di memoria. Le fotografie ci parlano del presente, ma la composizione sovente si ricollega a momenti della storia dell'arte, come il Rinascimento italiano o la pittura fiamminga.
Nato a Cambridge nel 1949, Craigie Horsfield studia presso il dipartimento di pittura della St.Martin's School di Londra tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta. E' tra i primi giovani artisti a passare alla fotografia, intuendone la forza di rappresentazione, non solo del reale ma anche delle emozioni. Nel 1972 decide, coerentemente con le sue convinzioni socialiste, di trasferirsi a Cracovia in Polonia, dove resterà fino al 1979. Le fotografie realizzate in questi anni sottolineano il ruolo dell'individuo nella storia e nella cultura del luogo. Nel 1980 rientra a Londra dove inizia a stampare ed esporre le fotografie scattate negli anni precedenti.
Tra il 1993 e il 1995 Horsfield realizza il progetto La città della gente, dedicato alla città di Barcellona, che descrive partendo dalla memoria e dalle esperienze dirette dei suoi abitanti, mettendo così in discussione la rappresentazione ufficiale della città spagnola. Da questo momento in poi Horsfield cerca di fondere la sua percezione artistica con la realtà sociale, e realizza i progetti che indagano più da vicino il tema della relazione tra individuo e collettività . I suoi interventi nascono ora dalla collaborazione e dal coinvolgimento di altre persone e attraverso l'uso di mezzi diversificati: non più solo la fotografia, ma anche video, performance e installazioni sonore. Tra questi ricordiamo The Rotterdam Conversation: City and Community (1997-1998), Brussels Summer (2000) e El Hierro Conversation (2001-2005), presentato sotto forma di quattro grandi proiezioni video a Documenta 11.
Le opere di Craigie Horsfield sono state esposte ed acquistate da musei europei e americani. Tra le mostre personali ricordiamo quella all'ICA di Londra nel 1991, allo Stedelijk Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Zurigo nel 1992, al Walker Art Center di Minneapolis nel 1993 ed al Carnegie Museum di Pittsburg nel 1994. Sia nel 1997 e che nel 2002 ha partecipato a Documenta a Kassel.
Con un contributo del British Council.
Con la collaborazione di Suzy Shammah
Inaugurazione durante il MiArt: venerdì 9 maggio 2003, ore 19.00 - 22.00
Galleria Monica De Cardenas, Via Viganò 4, 20124 Milano, tel. 02-29010068, fax 02-29005784