Nelle diverse soluzioni tecniche adottate dall'artista, che vanno dalla tecnica mista al recupero di sistemi arcaici di illustrare disegnando alle più recenti trasposizioni su tela emulsionata, abbiamo modo di scorgere un universo parallelo, in cui la stretta convivenza di esperienze molto diverse e di segni accostati, ci rende partecipi soprattutto di un sogno, di un'esperienza altra che ci indica il modo per non essere nella realta'.
"Il dilemma del porcospino, ovvero: disegnare i suoni e altre storie".
Curatore: Vinny Scorsone
Sicuramente una mostra da vedere, quella che Vinny Scorsone ha curato per lo
spazio espositivo del ristorante letterario Shakespeare & Company di Palermo
dedicata a Om Bosser, artista torinese da anni trapiantato nella nostra città ,
dal titolo " Il dilemma del porcospino, ovvero: disegnare i suoni ed altre
storie".
Personalità complessa e magmatica, anche misteriosa, quella di questo
artista, certamente dotato di una propria straordinaria capacità di andare oltre
i limiti dell'apparenza e soprattutto di infrangere gli ostacoli incontrati
nella transizione tra testo e dimensione iconografica. Avendo come incipit, più
filosofico che estetico tout court, il Dilemma del porcospino di Schopenhauer,
l'artista si getta alla ricerca delle modalità per trascodificare nella plancia
bidimensionale della carta o della tela emulsionata, un mondo che, come la
riflessione filosofica, si impegna ad orientare il proprio pensiero intorno alle
"cose degli uomini". "Cose" che giocano il loro artificio esistenziale
nell'ambigua cornice dei simboli, di cui l'artista è attento depositario. Tutto
il suo tracciato estetico infatti, si avvale del meccanismo dialettico del
simbolo scorto nei segni più semplici del quotidiano, fino alle più articolate
peregrinazioni del circolo senza fine dei dervisci, o nel rimando archetipo del
labirinto di Cnosso. Il lavoro di Om Bosser è frutto di un processo
sincretistico che si riflette intorno ad una costante e inarrestabile, ma nello
stesso tempo fluida e limpida, corrente di pensiero che ha saputo sublimare gli
orpelli del post - modernismo per cercare di essere ancora padrona delle proprie
istanze interiori. Anche dei paradossi o delle frustrazioni. Nelle diverse
soluzioni tecniche adottate dall'artista, che vanno dalla tecnica mista al
recupero di sistemi arcaici di illustrare disegnando alle più recenti
trasposizioni su tela emulsionata, abbiamo modo di scorgere un universo
parallelo, in cui la stretta convivenza di esperienze molto diverse e di segni
accostati, ci rende partecipi soprattutto di un sogno, di un'esperienza altra
che ci indica il modo per non essere nella realtà . Eppure, malgrado tutto, la
realtà è cifra di appartenenza, forse materia prima per dare sostanza alla
genesi di un pensiero che si fa forma e una forma che si smaterializza nel
pensiero. Inducendoci a volare o, quantomeno, a non stare fermi. E così provare
ad inseguire l'evento della scoperta ed essere finalmente liberi.
Massimo
Centini
Inaugurazione: martedì 13 maggio dalle ore 18
Organizzazione: Galleria Studio 71 Palermo
Shakespeare & Company
Salita Artale, 5 (angolo Piazza Settangeli) - 90134 Palermo
Tel. 0917495205