Il flusso della Ragione. L'esposizione si pone come indagine sul funzionamento del pensiero creativo, in cui il disegno rappresenta lo scheletro costitutivo dell'opera. Un percorso che si snoda come un 'flusso' di pensieri delineato in fogli, in cui si susseguono le evoluzioni del progetto iniziale presentati allo scopo di far vedere il lavoro principale di Plessi: quello della progettazione.
Nell’ambito di RAM, il format dedicato ai linguaggi artistici contemporanei, l’Assessorato alla
Cultura del Comune di Padova propone al Palazzo della Ragione dal 27 ottobre 2012 al 13
gennaio 2013 il grande evento Il flusso della Ragione, una mostra di FABRIZIO PLESSI, uno tra i
più noti ed apprezzati artisti italiani contemporanei.
L’intento della mostra è quello di rileggere la storia creativa dell’artista attraverso i disegni che
rappresentano la fase ideativa e progettuale delle sue videoinstallazioni, già esposte nei più grandi
musei e nelle più importanti manifestazioni d’arte contemporanea del mondo. I disegni saranno
parte di una grande installazione che, progettata dallo stesso Plessi, attraverserà lo spazio del
Salone: a percorrerne la struttura sarà quel “flusso elettronico” di acqua e di fuoco che costituisce
la cifra forse più riconoscibile dei suoi lavori.
Presentando l’evento, Plessi ha ringraziato il Comune di Padova per il «privilegio straordinario»
che gli ha concesso, nel permettergli di misurarsi con il Palazzo della Ragione, un «monumento
che ha richiami ancestrali e una capacità liberatoria».
«Un progetto espositivo - afferma l’Assessore alla Cultura Andrea Colasio – pensato
appositamente per il Palazzo della Ragione, che affronta con un linguaggio altamente tecnologico
e al tempo minimale un dialogo rispettoso con uno straordinario e imponente monumento del
passato, di grande valore civile e artistico».
Il nome del monumento ha ispirato l’artista nello scegliere il titolo della mostra che, come precisa,
«non si limiterà a ripercorrere la storia della mia attività artistica, rappresentando soprattutto una
grande sfida, perché uno degli obiettivi dell’artista è coniugare in modo armonico la memoria del
passato con la realtà tecnologica del presente».
Esperto di “umanizzazione delle tecnologie”, Fabrizio Plessi proporrà all’interno del percorso
espositivo alcune macchine fotocopiatrici - rielaborate dall’artista e realizzate dal Gruppo
Pellegrini – che permetteranno di acquisire le riproduzioni fotostatiche di alcune immagini delle
opere in mostra e di inviarle in qualsiasi parte del mondo alle persone con cui condividere
un’emozione.
I numerosi disegni presentati nella mostra, esposti per la prima volta e caratterizzati sempre da
un’altissima qualità, verranno selezionati in base al loro valore emblematico riguardo la ricerca
dell’artista e affastellati seguendo un flusso narrativo. Per Plessi il disegno è lo strumento per
«sovvertire l’ordine statico delle cose» e una « attività naturale e vitale come il respiro».
Un percorso che si snoda appunto come un “flusso” di pensieri, di modifiche, di abbandoni,
delineato in fogli, schizzi anche occasionali, quando l’insorgere di un’idea era impellente, nei
carnet, in cui si susseguono le evoluzioni del progetto iniziale, come dei pensieri segreti, non
destinati al pubblico, che ora vengono presentati allo scopo di far vedere il lavoro principale
dell’artista, che è quello della progettazione.
L’esposizione si pone quindi come indagine sul funzionamento del pensiero creativo, in cui il
disegno rappresenta lo scheletro costitutivo dell’opera.
Il catalogo con la presenza di numerosi interventi critici è curato da Annamaria Sandonà.
Note biografiche
Nato a Reggio Emilia nel 1940, veneziano d’adozione, Fabrizio Plessi è uno tra i più noti ed apprezzati artisti
italiani contemporanei. La sua ricerca, pur esplorando differenti prassi operative e campi d’applicazione –
numerose sono le esperienze dell’artista nell’ambito del cinema, del teatro, del design - ha trovato nella
video installazione, spesso declinata in dimensioni monumentali, la forma d’espressione che meglio la
identifica.
Già titolare della cattedra di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, nonché dal 1990 al 2000
professore di “Umanizzazione delle tecnologie” e di “Scenografie elettroniche” alla Kunsthochschule für
Medien di Colonia, Fabrizio Plessi ha fatto il suo esordio in ambito espositivo nel 1962, proprio nella città
lagunare. Da allora, il crescente interesse suscitato dalla sua opera lo ha portato ad esporre sempre più
frequentemente oltre i confini nazionali, conducendo le sue installazioni video nei “templi” mondiali
dell’arte contemporanea. Il successo conosciuto dall’artista in numerosi Paesi europei ha avuto tra i suoi esiti
una grande retrospettiva allestita nel 1982 al Centre Pompidou di Parigi, così come l’invito ad esporre a
Documenta 8 di Kassel nel 1987; negli Stati Uniti ha avuto la sua celebrazione nel 1998 con una mostra
organizzata al Guggenheim Museum di New York.
Negli ultimi anni, l’opera di Plessi ha fatto il suo ingresso al Parlamento Europeo di Strasburgo, dove è stata
esposta nel 2003, mentre il 2011 ha registrato la dodicesima partecipazione dell’artista alla Biennale
veneziana, unico protagonista del Padiglione Venezia con l’imponente ciclo titolato Mari Verticali.
Info: Servizio Mostre – Settore Attività Culturali - http://padovacultura.padovanet.it
Ufficio stampa - Studio Lavia, piazzetta San Michele, 5/1 Padova - tel. 0498364188 - fax 049 659378 info@studiolavia.it (Francesco Nosella 3482628177)
Vernice per la stampa venerdì 26 ottobre ore 11,45
Inaugurazione 26 ottobre ore 18
Palazzo della Ragione
piazza delle Erbe - Padova
Orario 9:00 alle 19; lunedì chiuso.
biglietti: intero € 8,00; ridotto € 5,00; gruppi scolastici € 2,00;
agevolato Padovacard e convenzioni; gratuità di legge.