Le 13 lune. Per i sonnambuli l'artista ha disegnato "mappe ultraterrene, steli nell'oscurita' per indicare il cammino...".
Dal 2 al 31 agosto 2012 ad Horcynus Orca LE 13 LUNE di Michele Cannaò. Continua l’omaggio di Cannaò alla Sicilia: dopo “La Grande Scala o La veronica” della contrada Lumbri di Giampilieri, prima opera della Montagna ad Arte progettata dal Museo del Fango in memoria delle giovanissime vittime della tragedia del 1° ottobre 2009, l’artista “dipana un'epopea astrale, fatta di noviluni e congiunzioni… moti crescenti e calanti, rivoluzioni ed eclissi”.
Un’opera che – spiega Chiara Gatti nella presentazione della mostra – “ non a caso fa riferimento a una congiuntura astronomica (le tredici lune, appunto) che si manifesta solo sei volte in un secolo. Tradizione vuole che, in questi anni eccezionali, gli animi sensibili patiscano profondi affanni. Si può allora immaginarli, sonnambuli stregati dai bagliori del plenilunio, riversarsi per le strade sui sentieri dei sogni. Per loro, Cannaò ha disegnato mappe ultraterrene, steli nell'oscurità per indicare il cammino. Dell'uomo, sulle orme della luna. O della luna, nel suo peregrinare infinito”.
Ufficio Stampa: Angela Manganaro
Inaugurazione 1 agosto ore 19
Fondazione Parco Horcynus Orca
via ex Tiro a volo, Capo Peloro - Messina
Apertura al pubblico dal 2 al 31 agosto ore 15,00-21.00