Artista di multiforme ingegno. In mostra si va da alcuni lavori che presentano un linguaggio di tipo informale a dipinti di un figurativo dallo stile molto attuale.
Il comune denominatore tra i diversi linguaggi utilizzati da Marco Cressotti è da ricercarsi nel fatto che tutte le opere puntano a sollecitarci su contenuti forti della nostra vita, in alcuni casi in modo intimista, in altri con riferimenti più espliciti, talvolta anche a livello storico, come nel caso della serie di “figure leggere” dedicata agli attentati delle Torri gemelle.
Un‘arte quindi ad ampio spettro ma che non manca di arrivare al bersaglio, riuscendo a mettere in gioco sia le emozioni che i sentimenti.
Non sono d’accordo con l’affermazione secondo la quale un artista che proceda sviluppando la sua ricerca contemporaneamente su percorsi paralleli, con modalità che differiscono per tecniche, soggetti e linguaggi, denoti in tal modo di essere ancora acerbo, e sono convinto che una smentita la si trovi proprio in Marco Cressotti.
Sul lavoro di questo artista si è già soffermata l’attenzione di alcuni galleristi milanesi che finora hanno però focalizzato il loro interesse su una parte ben precisa dell’opera di Cressotti, quella relativa alle “figure leggere”, una ricerca di tipo spazialista che porta l’originalità della componente a bande di tela e che sconfina talvolta nella figurazione, andando a comporre con queste strisce degli elementi icastici. Pur riconoscendo il notevole interesse e un buon grado di originalità che questo tipo di opere riveste, Action Art ha scelto di presentare una serie di lavori che fornisca al visitatore un ampio spettro delle ricerche artistiche di Marco Cressotti.
Si va da alcuni lavori che presentano un linguaggio di tipo informale burriano ad altri in cui vediamo elementi che paiono uscire dal Nuveau realisme, dall’Arte povera, talvolta dall’Art brut e da altre correnti artistiche del Novecento, utilizzati armonicamente con risultati convincenti, come accade a quegli artisti contemporanei che sanno trasformare in forza l’inevitabilità storica delle pervasive influenze novecentesche.
Non mancano in mostra esempi di “figure leggere” ed è poi presente un dipinto in cui Cressotti, utilizzando un figurativo dallo stile molto attuale, ci lascia una forte impressione di una situazione dal contenuto umano molto potente. Quest’opera puo’ essere esemplificativa di quello che è il comune denominatore che collega i lavori dal linguaggio così eterogeneo presenti nell’esposizione : tutte le opere puntano a sollecitarci su contenuti forti della nostra vita, in alcuni casi in modo intimista, in altri con riferimenti più espliciti, talvolta anche a livello storico, come nel caso della serie di “figure leggere” dedicata agli attentati delle Torri gemelle. Un‘arte quindi ad ampio spettro ma che, a mio parere, non manca di arrivare al bersaglio, riuscendo a mettere in gioco sia le emozioni che i sentimenti.
Fabrizio Gilardi
Marco Cressotti è nato a Milano nel 1974, vive tra Milano e il delta del Po. Dipinge fin dall’adolescenza e ha esposto a Milano presso le gallerie ArteGioia107, Zamenhof e Atelier Cahgall.
Action Art è una realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.
Vernissage giovedì 26 luglio dalle 19 fino a tarda sera
Pub La strada
via Carlo Patellani, 4 Milano
Orari: lunedì dalle 11 alle 13, da martedì a giovedì dalle 11 all’una della notte, il venerdì dalle 11 alle 2, il sabato dalle 18 alle 2; la domenica dalle 18 all’una della notte.
Ingresso libero