Ab Ovo Gallery
Todi (PG)
via del Forno, 4
075 8945526 FAX 075 8945526
WEB
Due mostre
dal 25/8/2012 al 13/10/2012
mar-dom 10.30-13.30 e 15.30-19.30

Segnalato da

Ab Ovo Gallery




 
calendario eventi  :: 




25/8/2012

Due mostre

Ab Ovo Gallery, Todi (PG)

"Il tratto piu' evidente delle ceramiche di Martha Pachon Rodriguez e' la maestria nell'uso del colore: eredita' dell'arte sudamericana. Con i suoi gioielli, Yoko Izawa tenta di velare la realta' per coglierne gli aspetti piu' misteriosi e nascosti".


comunicato stampa

L'annuale appuntamento che la Ab Ovo Gallery riserva alle arti applicate in concomitanza con il Todi Arte Festival 2012 è riservato a due artiste che, pur operando in ambiti diversi e provenendo da culture e paesi molto distanti tra loro, hanno tratti estetici e stilistici che le accomunano profondamente.

MARTHA PACHÓN RODRÍGUEZ

Martha Pachón Rodríguez è arrivata qualche anno fa in Italia, a Faenza terra di grandi tradizioni ceramiche, portando nella sua valigia tutto il bagaglio meraviglioso di cultura, storie, antiche sapienze e tradizioni magiche che il continente sudamericano e la sua natìa Colombia hanno saputo esprimere in millenni di storia.
Dopo anni di studio, insegnamento e perfezionamento di tecniche trascorsi tra la Colombia e l'Europa la sua ceramica ha raggiunto in questi ultimi anni una maturità stilistica ed espressiva che ne fa una delle più apprezzate ceramiste “italiane d'adozione” il cui successo ha raggiunto da tempo, ormai, una caratura di assoluto livello internazionale.
La sua arte ha radici profonde e nasce in un territorio dove la conoscenza tecnica si mescola con una capacità evocativa di figure e temi che affondano nel nostro immaginario più nascosto e sconosciuto.
Le sue opere ci trasportano, mediante rimandi onirici e semplici assonanze, in un labirinto fascinoso fatto di sentieri che si intrecciano creando un reticolo di riferimenti culturali, reali o artistico/letterari, che cattura e conquista: a noi della Ab Ovo Gallery, modesti lettori, l'opera intera di Martha Pachón Rodríguez richiama le creature fantastiche di Julio Cortàzar o quelle di Jorge L.Borges per non parlare di tutti i rimandi alla realtà incantata della Macondo di un grande colombiano, Gabriel Garcìa Marquez. Il tratto più evidente dell'opera di Martha Pachón Rodríguez , al di là delle pur evidenti capacità tecniche di dominio della materia, è la sua maestrìa nell'uso del colore: tale sapienza è una chiara eredità della ricchezza espressiva e cromatica di tutta l'arte sudamericana ma la Pachón Rodríguez riesce in qualche caso (vedi soprattutto le opere in “bianco”), a sposare perfettamente questa naturale tendenza ad uno spiccato cromatismo con il rigore più classico di certe scuole europee. Altri possibili percorsi interpretativi della sua opera ci introducono al grande mistero della fecondità e dell'”eterno femminino” con le tante leggende sorte nel corso dei secoli intorno al riccio (uno dei temi maggiormente elaborati da M.P.R.) come “uovo del mondo”, organismo generatore, perfetto pendant della “Grande Madre mediterranea” che ritroviamo in tanti miti e leggende alle origini della nostra cultura europea. Un'artista che ha elaborato in maniera così raffinata il tema della fecondazione e della nascita non poteva essere che benvenuta in una galleria che si chiama “Ab Ovo”.

BREVI CENNI BIOGRAFICI

Martha Pachón Rodríguez nasce a Santa Fe de Bogotà, Colombia, e si è laureata in Belle Arti all’Università Surcolombiana di Neiva nel 1995. Ha iniziato la sua carriera come docente di Educazione Artistica nel 1990, proseguendo fino al 2000, presso l’Istituto Superiore INEM di Neiva, Colombia.
Contemporaneamente, dal 1996 al 2000 ha insegnato Scultura e Progettazione presso l’Università Surcolombiana e, dal 1997 al 1999, è stata docente di Teoria del Colore e Design di Tessuti alla Facoltà di Design e Moda della “Corporaciòn Universitaria” di Neiva.
In seguito si é perfezionata in Italia all' “Istituto d’Arte per la Ceramica” di Faenza, acquistando la specializzazione in grès e porcellana. Collabora come assistente e reporter estero alla redazione della rivista “La Ceramica in Italia e nel mondo” di Milano.

MOSTRE PERSONALI
2012 “Martha Pachón Rodríguez” Galleria “Ancienne Poste”, Toucy, Francia
2011 “Porcelaines” Atelier Orange, Parcours Céramique Carougeois, Ginevra, Svizzera
2010 “Hilos –Installazioni”, Chiesa di S. Croce, Avigliana, Torino, Italia
2010 “Il giardino Invisibile, Installazioni”, Oratorio di San Sebastiano, Forlì, Italia
2008 “Hilos” Banca di Romagna, Faenza, Italia
2006 “Containers and Instruments”, Galleria L’Évènement, Vallauris, Francia
2004 “Objetos Rituales”, Galleria Circolo degli Artisti, Faenza, Italia
1996 “Fauna Mítica” Università Surcolombiana, Neiva, Colombia

MOSTRE COLLETTIVE in Olanda, Francia, Italia, Germania, Slovenia, Svizzera, Cina, Spagna, Giappone, Lussemburgo, Colombia.

OPERE IN COLLEZIONI PUBLICHE E PRIVATE
Banca Di Romagna, Collezione Nazionale di Ceramica, Faenza, Italia
FLICAM, Museo Internazionale di Ceramica, Padiglione Italia, Fuping, Cina
INEM, Istituto di Educazione Superiore, murales “Saberes”, Neiva, Colombia
Castello di Spezzano, Collezione Internazionale di ceramica artistica e industriale, Fiorano, Italia
MINO International Ceramic Park, Collezione Internazionale di ceramica contemporanea, Parco di Mino, Giappone
Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza, Italia.
Istituto d’Arte per la Ceramica “G. Ballardini”, Faenza, Italia
Mamer Ceramic Museum, Collezione internazionale di ceramica, Luxemburgo

YOKO IZAWA

Con Yoko Izawa saltiamo dalla Colombia al Giappone. Ma anche per questa artista giapponese i confini nazionali erano troppo angusti per dare espressione alla propria arte. Così dopo la nascita e la formazione in terra giapponese si è trasferita in Inghilterra, dove ha perfezionato i suoi studi prima al Royal College of Art di Londra poi alla Scuola del Gioiello presso l'Istituto per l'Arte ed il Design di Birmingham.
Come per Martha Pachón Rodríguez anche l'opera di Yoko Izawa è caratterizzata da una doppia matrice culturale. Qui si respira tutta l'estetica calligrafica del Giappone unita alla grande tradizione del design europeo. I gioielli di Yoko Izawa sono realizzati mediante la tessitura di una fitta rete di nylon o lycra che, come la bava di un ragno, racchiude corpi di perspex, polypropylene, perle o altro.
L'idea centrale di tutta la sua visione artistica è quella di velare la realtà per coglierne gli aspetti più misteriosi e nascosti. E per far ciò l'artista percorre quelle strada sottile ed impervia dell'ambiguità, intesa qui come qualcosa che ha una doppia (“ambi”) anima. Ed in questa terra il fascino è dato da ciò che si “intravede” attraverso la tela tessuta. Il gioiello acquista così tutto la naturale magìa simbolica dell'assemblatore di segni e sensi. E così anelli, bracciali, collane, con le loro anime nascoste fatte di materiali diversi rimandano, per incanto, a scenari floreali, creature marine, quadri futuristi o ardite architetture moderne. Il tutto col tratto delicato e leggero così tipico della tradizione culturale giapponese.

BREVI CENNI BIOGRAFICI

1991- 1998 Packaging Designer presso Alfa Box, Giappone,
2000 Designer presso Mappin & Webb
1998 – 2000 Studi presso il Kent Institute of Art and Design, Regno Unito
2001 – 2003 Corso di laurea in Gioiello presso il Royal College of Art, Londra
2004 – 2009 Corso di perfezionamento presso il Birmingham Institute of Art and Design, Regno Unito

MOSTRE (personali e collettive) in Olanda, Regno Unito, Giappone, Stati Uniti, Polonia, Belgio, Spagna, Germania Italia, Corea, Grecia, Irlanda.

PREMI

2004 Chelsea Crafts Fair 2004 "First Time Exhibitors Award"
2003 International Craft Competition -Jewellery-, Japan "Good Material Award"
Nicole Stöber Memorial Award
2002 Mappin & Webb Jewellery Design Project "First Prize
2000 Goldsmiths' Craft & Design Council Craftmanship and Design Award Fashion Jewellers Finished Pieces --- "First Prize"
Silversmiths (senior) --- "Second Prize"

Inaugurazione : 26 Agosto - ore 11,00

Ab Ovo Gallery
Via del Forno, 4 - 06059 – Todi (Pg)
Orari di apertura:
da Martedì a Domenica
10,30 – 13,30 / 15,30 – 19,30

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