Esercizi di R-Esistenza. L'esposizione mostra il lavoro due artisti che collaborano utilizzando le rispettive conoscenze: la fotografia di moda e la filosofia estetica di Bellumore, le installazioni scultoree di Marchionni.
La mostra nasce da un’idea di Emanuela Agnoli, (giornalista bolognese che da oltre quindici anni si occupa di arte contemporanea, oggi, assistente alla direzione scientifica della casa editrice FMR), con Maria Grazia Melandri, direttore della Galleria L’IMMAGINE di Cesena, collabora da qualche tempo alla realizzazione di eventi su spazi pubblici.
L’esposizione, mostra il lavoro di due giovani artisti, Luca Bellumore e Monia Marchionni, che dal 2008, decidono di collaborare nell’ambito della fotografia d’arte, utilizzando le rispettive conoscenze, la fotografia di moda e la filosofia estetica, lui; le installazioni a carattere scultoreo di arte contemporanea-concettuale, lei, andando così a costituire il duo artistico Bellumore+Marchionni.
Sono coetanei (1981), conterranei (Fermo nelle Marche è la loro città natale), amici fin da piccoli. A Bologna vivono il periodo universitario, ritrovandosi spesso a discutere della necessità di trasformare in arte le loro riflessioni, basate su di un forte scetticismo nei confronti delle costruzioni/costrizioni della società occidentale e sul linguaggio della comunicazione, che mostra una realtà deformata rispetto al reale.
La splendida cornice della Galleria d’Arte Modena, Palazzo del Ridotto di Cesena, d’epoca Quattrocentesca, ospita la mostra “Esercizi di R-Esistenza” di Luca Bellumore e Monia Marchionni che presentano una selezione di opere recenti fra fotografie e installazioni.
Gli artisti espongono tutto il cammino, loro ma anche della generazione di trentenni a cui appartengono, ragazzi cresciuti nell’epoca del boom economico, che si ritrovano a dover far i conti con una quotidianità precaria che poco spazio lascia alla libera espressione: dal candore dell’innocenza, agli anni in cui l’inquadramento e le regole del lavoro divengono un bisogno prioritario, finché non si fanno opprimenti, per poi arrivare al momento in cui le certezze, anche quelle che ingabbiano, crollano.
Lo scopo provocatorio e l’effetto straniante dei loro lavori, rispecchia la realtà precaria in cui gli autori si muovono, su cui riflettono e a cui cercano di “r-esistere”. Non ci sono più eserciti di uomini in carriera in giacca e cravatta, ma prevale un senso di incertezza e di disincanto, rispetto a cui l’arte può offrire una possibilità alternativa, una via di fuga, che stravolga quelle imposizioni che negano la libertà e mortificano la creatività.
Catalogo della mostra a cura di M.G. Melandri ed E. Agnoli, con testi critici di Maurizio Zuccari ed Emanuela Agnoli.
Biografie degli artisti:
Luca Bellumore, dopo la laurea nel 2007 all’Università di Bologna in Filosofia Estetica, con una tesi sulla Fenomenologia del Kitsch, si trasferisce a Milano, metabolizzando gli studi filosofico-estetici in chiave fotografica. A questi, unisce le competenze di elaborazione digitale, iniziando quindi la sua carriera di fotografo di moda.
Fino al 2011 ricopre il ruolo di Studio Manager e Digital Technician presso CaptureImage Studios, struttura leader tra gli studi fotografici italiani e internazionali, collaborando con le maggiori testate editoriali, agenzie pubblicitarie e brand del lusso mondiale. Vive tra Milano e New York.
Monia Marchionni, si laurea prima del 2005 in Decorazione, all’Accademia di Belle Arti di Bologna, poi nel 2008, in Storia dell’Arte Contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia della stessa città, prendendo parte al contempo ai workshops di Leonardo Cremonini, Karin Andersen e Peter Greenaway. Partecipa a numerose mostre di rilievo internazionale, tra cui Krossing, collaterale della 53 Biennale di Venezia, Avvertenze Artistiche, al Museo dei Fori Imperiali di Roma nel 2009, e al IV Premio Mario Razzano, Biennale di Benevento, Museo ARCOS nel 2010. Vince il “premio stampa” al concorso Arte Laguna di Venezia nel 2011. Elementi costanti delle sue opere sono la manipolazione del linguaggio nella comunicazione e il rapporto tra i contrari, la creazione di metafore e “specchi” che riflettono una realtà deformata, replicante. Scopo della sua arte non è mandare messaggi, ma trasmettere delle sensazioni. Vive tra Bologna e Fermo.
Organizzazione: Comune di Cesena Assessorato alla Cultura in collaborazione con Galleria L’IMMAGINE - Cesena
In collaborazione con: Galleria L’IMMAGINE - Cesena
Inaugurazione sabato 15 settembre ore 18.30, introduce alla mostra Emanuela Agnoli
Galleria Comunale d'Arte del Palazzo del Ridotto
corso Mazzini – Cesena
Orari: mercoledì, sabato, domenica - 9.30 – 12.30 e 16.30 – 19.30; martedì, venerdì -16.30 – 19.30