Io e Lui. Entrambi gli artisti realizzano icone pittoriche in posizione frontale con stili diversi: Massimo Modisti rappresenta figure intere mentre Umberto Ammannati si concentra sui volti dei soggetti ritratti.
Ho intitolato questa mostra “Io e Lui” pensando alle opere di Umberto Ammannati che ci presentano la figura del volto in primo piano e quelle di Massimo Modisti in cui sono rappresentate figure umane intere. Si tratta di icone, per le quali si riconoscono ormai i due artisti, evidentemente espresse con stile diverso e che in comune hanno solo la posizione frontale. “Io”, il soggetto di Ammannati, si impone quasi ai limiti del foglio con un groviglio di segni apparentemente irregolari che insiste in modo deciso soprattutto sul contorno ovale o circolare del volto. “Lui”, visto un po’ più da lontano, è il personaggio di Modisti, ritratto sempre a figura intera. Si distingue per le campiture piatte, i segni marcati e decisi delle figure e i colori contrapposti. Ma è soprattutto la solarità a distinguerlo dal primo che potremmo quindi riferire al “buio” al tormento dell’inconscio. Il capo enorme, talvolta con una rastrelliera di capelli, sorprende per i due occhi simili a due piccoli soli, il naso è un cono minuscolo all’insù come quello del burattino Pinocchio e la bocca un cerchio deciso come quella di un piccolo corista o di un bimbo stupito. Il corpo assolutamente piccolo e sproporzionato è un piccolo arco sotto il volto completato però da una fantasia a sé, spesso a righe e talvolta divisa in due per ricordare la maglia ed il pantalone.
È difficile non affezionarsi a questi dolci ed indifesi personaggi emblema della beatitudine dello stupore, almeno per quell’attimo in cui sono rappresentati. “Io e Lui” due personaggi diversi tra loro quindi quelli che vengono rappresentati all’interno della mostra. Il primo, oscuro, alla ricerca di sé, espressa attraverso il movimento di una molteplicità di segni.
Il secondo affezionato e rassicurato da una sensazione certa, quella dello stupore, della meraviglia unita alla fiducia difronte al nuovo che gli permette di ricrearsi riplasmandosi attraverso infinite scelte di colore questa certezza.
LICIA MASSELLA
Inaugurazione 8 settembre ore 18
Galleria Massella
via Dietro Filippini 13, Verona
orari di apertura: lun-sab 17-19 o su appuntamento
Ingresso libero