''Il mio lavoro - dichiara l'artista - e' un modo di addomesticare il mondo, di appropriarmi di esso: cartografare una terra, e' gia' un po' impossessarsi di essa. Consiste anche nel ridisegnare gli archetipi della cultura occidentale, che non mi era obbligatoriamente destinata essendo un meticcio'' Mostra personale e primo appuntamento del ciclo dedicato alle nuove tendenze nella rinnovata Galleria
A cura di Diatonia Progetti Culturali
in collaborazione con Galleria Continua e Museo Carlo Zauli
consulenza critica e organizzativa: Viola Emaldi
Giovedi 5 giugno alle ore 21 si inaugurerà nei locali della nuova Galleria Comunale d'Arte di Faenza (piazza del Popolo) la mostra personale di Bruno Peinado (Montpellier, 1970), artista francese tra i più interessanti della sua generazione.
Oltre alle numerose esposizioni personali e collettive in Francia, in Inghilterra e in Germania, ha partecipato nel 1997 alla Biennale de Cetinje di Montenegro ed alla Biennale di Montreal. Recentemente è stato selezionato per la prestigiosa borsa di studio del PS1 di New York ed ha preso parte alla mostra inaugurale della sezione contemporanea del Palais de Tokyo (Parigi 2002).
''La mia logica è quella della creolizzazione, dell'ibridazione, il mondo è una collisione di immagini. Ho il desiderio di rompere la purezza''.
Come accade in Good Stuff, installazione di grandi dimensioni - una delle opere retrospettive presenti in mostra a Faenza - nella quale Bruno Peinado ingigantisce un mazzo di carte e con l'aiuto del pennello vi traccia sopra un mondo al contrario, a partire da immagini trovate nel corso dei viaggi: immagini non scelte, non volute, non pittoresche ma recuperate casualmente dalla vita quotidiana (biglietti di treno, di concerti, pubblicità ). E lui le prende e le mischia per creare ''ibridi†più vicini alla sua idea di realtà . Il tutto è un gioco, colorato e divertente -anche se leggero-, in cui ci sente subito facilmente coinvolti.
''Il mio lavoro -dichiara ancora l'artista - è un modo di addomesticare il mondo, di appropriarmi di esso: cartografare una terra, è già un po' impossessarsi di essa. Consiste anche nel ridisegnare gli archetipi della cultura occidentale, che non mi era obbligatoriamente destinata essendo un meticcio''.
La mostra - promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Faenza in collaborazione con Galleria Continua di San Gimignano e a cura di Diatonia Progetti Culturali e Viola Emaldi - rappresenta il primo appuntamento del ciclo dedicato alle nuove tendenze nella rinnovata Galleria Comunale d'Arte.
Il progetto si legherà inoltre all'identità della città , capitale internazionale della ceramica, con una residenza dell'artista al Museo Carlo Zauli, finalizzata alla realizzazione di una serie di opere in questo materiale, non certo inedito nell'opera di Peinado, che formeranno poi un secondo appuntamento espositivo all'interno del museo dedicato al grande ceramista scultore faentino.
In occasione delle mostre verrà edito un catalogo che, oltre a documentare le opere allestite, conterrà un profilo biografico ed iconografico dell'artista.
Orario: dal martedì alla domenica 16.00 - 19.30; martedì, giovedì e sabato anche 10.30 - 12.30
Ingresso libero.
Per informazioni: tel. 0546.22123 info@museozauli.it
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