Studio Calliandro Comunicazione
Canti Silenziosi di Venezia. 13 opere recenti su un tema caro all'artista: Venezia e la seduzione dei suoi percorsi di luce e dell'attrazione esercitata dall'acqua su ogni elemento della citta'.
Torna a Venezia, nel suo continuo peregrinare fra la città reale e quella dipinta su tela, il pittore americano Tom Parish. Presso il Museo Diocesano di Venezia - Santa Apollonia, egli presenta fra il 14 settembre e il 14 ottobre 2012 la sua seconda esposizione italiana, Canti Silenziosi di Venezia/Silent Songs of Venice, una selezione di opere recenti su un tema ormai consolidato e nel quale l’artista ‘naviga in acque sicure’: Venezia e la seduzione incessante dei suoi giochi di riflessione, dei suoi percorsi di luce, dell’attrazione esercitata dall’acqua su ogni elemento della città.
Artista delicato e minuzioso nella lettura dell’elemento Natura ma deciso nella rappresentazione delle forme e nell’adozione di una scala cromatica intensa, Parish riesce prima a coinvolgere e poi a rapire l’osservatore che s’immedesima in modo spontaneo nel suo stesso stato d’animo: nella lenta e attenta osservazione di ogni mutamento registrato dall’elemento acqua, nel ’canto silenzioso’ del percorso attraverso una città che non è riproduzione della forma bensì comunicazione dell’essenziale.
Parish propone infatti una Venezia in apparenza compatta e sintetica della quale catturano la sua attenzione le forme più semplici e diffuse, per lasciare lo spazio più ampio al godimento dell’armonia di cose e natura, soprattutto dello specchio nitido sul quale tutto trova molteplici rappresentazioni.
Se con la mostra del 2009 (Venezia, Scoleta dei Battioro e Tiraoro) Tom Parish spalancava Grandi Finestre/Large Windows sulle sue riflessioni culturali sul passato e sulle sue visioni della città dipinta con un tocco di magico, oggi, con il titolo di questa esposizione, sembra piuttosto ritirarsi in silenziosa contemplazione della bellezza per consolare se stesso attraverso la pittura . “Questi momenti a Venezia hanno un’aura che partecipa della mia propria aura. Riconosco qualcosa che si avverte come eterno, senza tempo, un’atmosfera satura in un mondo in costante movimento. La mia ispirazione per i dipinti deriva da questo scambio misterioso o dialogo con il luogo e con il sé”.
La mostra si compone di 13 opere di grandi dimensioni che trovano perfetta collocazione nelle sale del Museo Diocesano-Sant’Apollonia (già Chiesa di San Filippo e Giacomo); un attento restauro ha messo in luce le caratteristiche architettoniche e decorative originali dello spazio senza alterarne l’atmosfera di rarefatta sacralità e solennità. E’ corredata da un catalogo con testi di Joe Parisi (scrittore e storico di Chicago) e di Maria Teresa Granata (Venezia) e immagini di nove dei dipinti esposti.
Tom Parish, (Hibbing-Minnesota, 1933) vive e lavora a Detroit. Esercita la sua arte dalla prima infanzia, ma è nato artisticamente durante il periodo eroico dell’arte americana degli anni ’50 e ’60. Ha dato origine al Cass Corridor Group, giovane avanguardia della sua città natale e ha influenzato diverse generazioni di artisti della Wayne State University, presso la quale è stato Docente di Pittura e di cui è oggi Professore Emerito. Testimone e attore delle diverse novità linguistiche che hanno caratterizzato il Novecento, in particolare del Surrealismo, Tom Parish dipinge Venezia da oltre venticinque anni.
Info: Studio Calliandro Comunicazione, press@studiocalliandro.it, 3494332873
web: www.tomparish.net
Inaugurazione 14 settembre ore 18-20
Museo Diocesano di Santa Apollonia
Castello, 4312 (Ponte della Canonica) Venezia
ingresso libero