La dimora delle verita' silenti. Nei 40 dipinti in mostra emergono i temi cari all'artista resi attraverso una pittura quasi surreale. A cura di Daniela Brignone e Giovanni Faccenda.
a cura di Daniela Brignone, Giovanni Faccenda
Una sede prestigiosa per un grande artista internazionale. Il Palazzo Reale di Palermo
accoglie Armodio e l’ultima produzione, una sintesi di poesia, oniricità e metafisica.
Armodio, tra i maggiori interpreti dell’arte contemporanea, torna a esporre a Palermo
nella splendida e suggestiva sede di Palazzo Reale. L’iniziativa, promossa dalla
Fondazione Federico II e dalla Casa d’Arte San Lorenzo e inaugurata il 14 settembre
2012, presenta circa 40 opere inedite realizzate nell’ultimo anno.
Una mostra che ripropone i temi cari all’artista, la cui pittura unisce una raffinata vena
umoristica e surreale ad una tecnica di esecuzione straordinaria.
Dopo la recente mostra ospitata presso il Chiostro del Bramante in Roma, “Entità
Incombenti” e la partecipazione all’ultima edizione della Biennale di Venezia, Armodio
ritrova il piacere dell’intimità dello studio e, nell’assoluto silenzio e nella più totale
armonia, crea una serie di piccoli lavori di preziosità assoluta.
La mostra, infatti, è composta da venti piccoli “racconti”, rappresentati attraverso
il lavoro del maestro, e propone al pubblico siciliano una serie di soggetti sviluppati
secondo le tecniche tradizionali a lui più consone. L’intero universo poetico di Armodio è qui ben rappresentato e trova, in questa serie di recenti lavori, la giusta collocazione senza nulla togliere al pathos e alla cifra
pittorica caratterizzante l’opera dell’autore stesso.
Poesia, oniricità, metafisica sono le sostanziali prerogative del lavoro tutto del celebre
artista ed in questa mostra tocca livelli emotivi di altissima caratura.
Le pitture di Armodio, popolate da oggetti rivisitati ed interpretati in chiave beffarda
e trasgressiva, ci proiettano in universi paralleli, costruiti intorno ad un’assenza. Una lettura del reale, che propone scansioni di oggetti di uso comune, trasfigurati in un
contesto privo di sfondo; una tensione a riassumere e a cogliere l’essenza, riproposta
in un tessuto enigmatico, in una dimensione cerebrale.
L’artista, definito uno dei più virtuosi talenti italiani e gran maestro dell’illusione,
mostra l’anima recondita di esistenze segrete e nascoste.
Una mostra di grande impatto che analizza nella sua completezza l’indagine artistica
del maestro e svela un gusto raffinato volto a riformulare in modo inedito l’esperienza
sensibile, la memoria e le percezioni.
L’evento espositivo rappresenta una grande occasione non solo per la Sicilia, ma
anche per l’Italia stessa, poiché l’artista, ormai pienamente consacrato in ambito
internazionale, è solito esporre all’estero.
La mostra è curata dagli storici e critici d'arte Daniela Brignone e Giovanni Faccenda.
All’inaugurazione saranno presenti i curatori, Cristina Acidini e Stefano Zecchi.
L’esposizione è accompagnata da un’ampia monografia edita da Giorgio Mondadori.
Cenni biografici
Armodio nasce a Piacenza il 04.10.1938. La sua formazione dipende in parte
dalla frequentazione dell’Istituto d’Arte “Gazzola” della sua città, ma ancora di più
dall’incontro con il pittore Luciano Spazzali, il cui studio costituisce il luogo propizio
alle sperimentazioni ed alle contaminazioni. Qui conosce il pittore Gustavo Foppiani,
prima maestro e poi compagno di strada; i due lavorano assieme ed in seguito si
unisce il pittore Carlo Bertè che dividerà lo studio fino al 1980.
Si venne così formando quel libero raggruppamento animato da curiosità verso le
più varie manifestazioni di cultura, intenzionato a leggere la realtà sotto il segno
dell’ironia e propenso alla trasgressione giocosa. La prima personale piacentina è del
1963 alla Galleria Genocchi di Piacenza e nel 1964, per merito di Foppiani, approda
alla galleria l’Obelisco di Roma. Negli anni sessanta il pittore soggiorna per un
breve periodo a Londra e collabora con l’americana Lily Shepley ed in seguito con
la Galleria Forni di Bologna.
Del 1972 è l’incontro con Philippe Guimiot, che apre
all’artista la propria galleria di Bruxelles, avviando cosi una proficua collaborazione.
Da quel momento la maggioranza dei suoi dipinti entrano in importanti collezioni
private in Europa come negli U.S.A. Dopo un periodo con la Galleria Gian Ferrari di
Milano, Armodio approda alla Galleria Braga di Piacenza; terminata quell’esperienza,
lavora in esclusiva prima con la Galleria L’Immagine di Arezzo poi con la Galleria
Marescalchi di Bologna. Oggi la sua attività è trattata dalle maggiori gallerie italiane
ed estere.
Catalogo: a cura di Daniela Brignone e Giovanni Faccenda, con testi di Cristina
Acidini, Daniela Brignone, Giovanni Faccenda, Stefano Zecchi. Schede a cura di Giulia
Leporatti. Edizione Giorgio Mondadori. Disponibile presso il bookshop
Ufficio Stampa: Nike s.r.l. 091/6119756
Vernissage 14 settembre ore 19
Palazzo Reale
piazza Indipendenza Palermo
Orari: lun. – sab. 8,30/17,40 (ultimo biglietto emesso alle 17,00)
Dom. e festivi 8,15/13,00 (ultimo biglietto emesso alle 12,15)
Biglietto: mostra € 3,00
Mostra e Cappella Palatina € 9,00
Mostra, Appartamenti Reali e Cappella Palatina € 10,00