La ricerca di Katz e' incentrata sulle contraddizioni che storicamente hanno animato il discorso sulla pittura - astrazione/figurazione, illusionismo/decorazione, espressione/maniera. Sam Pulitzer presenta Untitled (2012), un'installazione composta da un ampio numero di opere grafiche realizzate su PVC adesivo.
Postcard from… Allison Katz
Un progetto di Marcello Smarrelli, a cura di Michele D’Aurizio
È l’artista canadese Allison Katz la protagonista del quarto appuntamento del progetto Postcard from…, giunto alla seconda edizione, che inaugura martedì 18 settembre presso la Fondazione Pastificio Cerere di Roma. Ideato dal suo direttore artistico, Marcello Smarrelli, per diffondere l’arte contemporanea nel contesto urbano, Postcard from… è realizzato in collaborazione con A.P.A. Agenzia Pubblicità Affissioni.
L’iniziativa, che coinvolge artisti italiani e internazionali invitati a ideare un manifesto di 400x300 cm - esposto nel cortile del Pastificio Cerere e in vari impianti della città messi a disposizione da A.P.A. con il turnover di quattordici giorni tipico delle affissioni pubblicitarie - è curata in questa occasione da Michele D'Aurizio, curator in residence della Fondazione per il 2012.
La ricerca di Katz è incentrata sulle contraddizioni che storicamente hanno animato il discorso sulla pittura - astrazione/figurazione, illusionismo/decorazione, espressione/maniera – per abbracciarle e farle proprie. “L’artista - spiega D’Aurizio - interpreta la pittura come un repertorio visivo nei confronti del quale la scelta di un determinato tema o stile comporta inevitabilmente una ricaduta nell'incoerenza formale che contraddistingue questo mezzo. Katz, dunque, sceglie di non scegliere”.
Nel manifesto ideato per Postcard from… - visibile fino al 7 novembre - Katz combina elementi grafici con immagini prelevate da suoi quadri. Nonostante, in occasione delle sue mostre personali, l'artista disegni poster che fanno da contraltare ai quadri presentati, questa è la prima occasione in cui si confronta con il formato del manifesto da affissione.
Nello stesso periodo, presso le sale espositive della Fondazione Pastificio Cerere è possibile visitare anche la mostra personale dell’artista americano Sam Pulitzer, curata da Michele D’Aurizio, che presenta Untitled (2012), un’installazione composta da un ampio numero di opere grafiche realizzate su PVC adesivo.
Allison Katz (1980, Montreal; vive a Londra) annovera mostre personali presso 1875, Oslo; Johan Berggren Gallery, Malmö; Rachel Uffner Gallery, New York; Battat Contemporary, Montreal. Ha partecipato a mostre collettive presso Galerie Emmanuel Layr, Vienna; Michael Benevento, Los Angeles; Family Business, New York; Friedrich Petzel Gallery, New York; Lehmann Maupin Gallery, New York; e Swiss Institute, New York.
In occasione di Roma Art 2Nights (dal 28 al 30 settembre) è prevista un’apertura straordinaria della Fondazione.
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Sam Pulitzer
Martedì 18 settembre inaugura a Roma, presso la Fondazione Pastificio Cerere, la prima mostra personale in Italia dell’artista americano Sam Pulitzer (nato nel 1984, vive a New York). Aperta al pubblico a ingresso libero fino al 7 novembre, l’esposizione è il secondo evento proposto da Michele D’Aurizio – curator in residence della Fondazione per il 2012 – e presenta Untitled (2012), un’installazione composta da un ampio numero di opere grafiche, realizzate su PVC adesivo e applicate alle pareti delle sale espositive della Fondazione. La ricerca artistica di Pulitzer si fonda sulla ricontestualizzazione di oggetti e immagini dotati di una peculiare valenza culturale. L'artista ricorre frequentemente a repertori iconografici che testimoniano come gli immaginari propri delle sottoculture si disperdano, favorendo la diffusione di un unico linguaggio predominante. Attraverso l'utilizzo di tale linguaggio, Pulitzer commenta le dinamiche estetiche di rappresentazione, attive dentro e fuori il sistema dell'arte contemporanea. In passato, ad esempio, l’artista ha integrato nelle sue opere alcune tipologie di plugs, accessori di diverse forme e dimensioni utilizzati nella dilatazione dei fori dei piercing. Nelle società occidentali, l'impiego di plugs indica in chi li indossa un desiderio di trasgressione, anche se la crescente diffusione di queste pratiche tra le comunità di giovanissimi ne attesta un allineamento con i regimi consumistici, che vedono negli adolescenti nient’altro che una fascia di mercato.
Nelle opere di Pulitzer i plugs vengono incastonati nelle pareti della sala espositiva, dove conservano il loro potenziale segnico e stimolano una riflessione sulle modalità con cui l'arte contemporanea, come atto creativo, citi sistemi simbolici codificati in altri ambiti. Untitled è una grande opera che, diffusa negli spazi espositivi della Fondazione Pastificio Cerere, comprende stampe di varie dimensioni, sino ai due metri di altezza. La serie espande il repertorio iconografico suggerito dalle opere con i plugs: la natura architettonico-spaziale di quei lavori – il dialogo tra un'assenza (il foro) e una presenza (il plug) – è riproposta sotto forma di un'immagine bidimensionale che aderisce alla parete. Grazie alla peculiare duttilità del PVC, sul quale è possibile intagliare qualsiasi profilo grafico, Pulitzer include un ampio numero di riferimenti visivi ai panorami socio-culturali legati ai plugs, nicchie creative i cui immaginari confinano con quelli coltivati sotto l'egida dell'arte contemporanea. Le opere evocano quindi capi di alcuni marchi di abbigliamento di streetwear, disegni per tatuaggi, graffiti metropolitani, cartoni animati e fumetti, illustrazioni fantasy ecc. Realizzati solo con un software e un plotter, questi lavori testimoniano il tentativo dell'artista di destreggiarsi con una certa "povertà estetica", consolidata proprio dalla diffusione delle tecnologie creative.
Untitled cerca di risolvere l'incrinatura tra il vandalismo e la creatività, nella volontà di dimostrare, in un contesto dedito all'arte, l'effettiva presenza di senso nelle pratiche estetiche considerate come sottoculturali o come “arte di strada”. Le opere in mostra possono quindi essere interpretate come citazioni di alcune strategie creative, abusate dall'arte contemporanea, al fine di assecondare la pretesa dell'arte di restituire un'immagine più intima di un individuo, del suo sistema di riferimenti culturali, del suo stile di vita, della sua esperienza estetica quotidiana. Sam Pulitzer ha preso parte a mostre collettive presso Greene Naftali Gallery, New York; Michael Benevento, Los Angeles; Federico Vavassori, Milano; Maccarone, New York; The Emily Harvey Foundation, New York; Cleopatra’s, New York. Real Fine Arts, New York, ha dedicato all'artista due mostre personali. Michele D’Aurizio (1985, Chieti; vive a Milano) è Associate Editor del trimestrale d'arte e cultura contemporanea Kaleidoscope e fondatore dello spazio espositivo no-profit Gasconade a Milano. Come curator in residence della Fondazione Pastificio Cerere, a Michele D’Aurizio è affidata anche la curatela delle mostre personali – aperte da dicembre 2012 presso il MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma – dei due vincitori della terza edizione di 6ARTISTA, Francesco Fonassi e Margherita Moscardini.
Ufficio Stampa - Fondazione Pastificio Cerere: Marta Colombo, mob. +39 340 3442805, martacolombo@gmail.com; Ilaria Gianoli, mob. +39 333 6317344, ilariagianoli@tin.it
Immagine: Sam Pulitzer Untitled, 2012
Inaugurazione: 18 settembre 2012, ore 19
Fondazione Pastificio Cerere
via degli Ausoni, 7 - 00185 Roma
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19
Ingresso libero