Displaced Fractures. In mostra una serie di dipinti a olio e alcune sculture, o meglio installazioni, che traggono il loro spunto dalla medesima iconografia. Le installazioni sono state realizzate a partire da libri il cui volume e' stato sagomato per dare loro la forma di paesaggi e completato con parti di cemento.
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La Galleria Riccardo Crespi presenta Displaced Fractures, personale dell’artista lettone Kristine Alksne.
Le opere di Alksne hanno origine in una serie d’informazioni visive che l’artista coglie intorno a sé, nella realtà vissuta ogni giorno: una realtà fatta di fenomeni naturali osservati nella loro organica transitorietà e sin nei più minuti dettagli; e comprendente molti spostamenti, che si tratti di viaggi lunghi o di minime dislocazioni. Al suo sguardo attento non passano inosservati né i percorsi che camminiamo ogni giorno, né i paesaggi aerei che vediamo scorrere dall’oblò mentre voliamo da un continente all’altro. Elementi e dettagli dedotti da queste visioni vengono registrati e ricomposti in vibranti mappe di paesaggi immaginari.
Lo sguardo di Kristine Alksne è lieve, cristallino, antiretorico per eccellenza. I suoi panorami sono fatti di isole, di promontori e di arcipelaghi. Questi panorami sembrano essere stati sottoposti a una sottrazione di peso. Ma non sono evanescenti, anzi: nel lavoro di Alksne si coniugano vaghezza e precisione; leggerezza e definizione; i suoi paesaggi hanno coste frastagliate e rocce precisamente delineate.
In mostra una serie di dipinti a olio e alcune sculture, o meglio installazioni, che traggono il loro spunto dalla medesima iconografia. Le installazioni sono state realizzate a partire da libri il cui volume è stato sagomato per dare loro la forma di paesaggi e completato con parti di cemento. I libri sono stati trovati per caso e recuperati; sono enciclopedie o testi di economia che rappresentano la cultura e la civiltà che abbiamo fondato nel tempo, ma la cui energia pareva essere giunta al limite estremo.
Oggetti apparentemente esausti, che sono stati invece sottratti allo scarto definitivo; la loro vita si prolunga così in quell’atto poetico che è l’opera.
Kristine Alksne, nata a Riga (Lettonia), nel 1980, vive e lavora a Berlino.
Alcune mostre: 2012 III Moscow International Biennale for Young Art, Mosca; Survival Kit 4, LCCA, Latvian Centre for Contemporary Art, Riga, Lettonia; Tape Modern, a cura di Ana Finel Honigman e Amir Fattal, Berlino; TEXT = IMAGE, KIM?, Riga, Lettonia; 2011 South London Gallery, Independent Curators International (ICI), Londra; Survival Kit 3, LCCA, Latvian Centre for Contemporary Art, Lettonia; I know what you did last summer, Manzara Perspectives, Istanbul 2010 Natura e Destino, galleria Riccardo Crespi, Milano 2009 Roaming around II, , a cura di Solvita Krese, LCCA, Latvian Centre for Contemporary Art, Riga, Lettonia / Croazia 2008 Permanent Green, Isola Art Centre, Milano 2007 Just in time, a cura di Gabi Scardi, galleria Riccardo Crespi, Milano; VideoReport Italia 04_05, Museum of Modern and Contemporary Art, Rijeka, Croazia; Wherever We Go, a cura di Hou Hanru e Gabi Scardi, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone (GO) / Spazio Oberdan, Milano / San Francisco Art Institute, U.S.A. 2006 Winner of Swing Space program, Lower Manhattan Cultural Council, New York, U.S.A. 2005 Con altri occhi. La città vista dai giovani artisti, a cura di Katia Anguelova e Roberto Pinto, Palazzo della Ragione, Milano 2003 Private Architectures, a cura di Roberto Pinto, Galleria Continua, San Gimignano
Testo critico di Gabi Scardi
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Gallery Riccardo Crespi presents Displaced Fractures, Kristine Alksne’s solo show.
Alksne’s works have their origin in a series of pieces of visual information that the artist picks up from her surroundings, in the reality she lives from day to day: a reality made up of natural phenomena observed in their organic transience and in the most minute detail; and comprising many movements, be they long journeys or minimal changes of location. Under her attentive gaze neither the routes we walk along every 0from one continent to another, pass unobserved. Elements and details drawn from these visions are recorded and recomposed in these vibrant maps of imaginary landscapes.
Kristine Alksne’s gaze is light, crystalline, unrhetorical par excellence. Her panoramas are made up of islands, promontories and archipelagos. These panoramas seem to have had their weight taken away. But they are not evanescent. On the contrary: in Alksne’s work vagueness and precision, lightness and definition are combined; her landscapes, realized in great detail, have indented coastlines and precisely delineated rocks.
On show oil on canvas and scuplutures, rather installations, that draw on from the same iconography. The installations have been made out of open books which have been carved into the shape of a landscape and then covered with layers of cement. The books are chance finds that have been salvaged;
They are encyclopaedias or texts on economics that represent, admittedly, the culture and civilization that we have created over time, but whose energy seemed to have reached the end of the road.
Apparently exhausted objects that have nevertheless been preserved from the rubbish heap; thus their life has been extended in the poetic act that is the work.
Kristine Alksne, born in Riga (Latvia), in 1980, lives and works in Berlin.
Selected Exhibitions: 2012 III Moscow International Biennale for Young Art, Moscow; Survival Kit 4, LCCA, Latvian Centre for Contemporary Art, Riga, Latvia; Tape Modern, curated by Ana Finel Honigman e Amir Fattal, Berlin; TEXT = IMAGE, KIM?, Riga, Latvia; 2011 South London Gallery, Independent Curators International (ICI), London; Survival Kit 3, LCCA, Latvian Centre for Contemporary Art, Latvia; I know what you did last summer, Manzara Perspectives, Istanbul 2010 Natura e Destino, galleria Riccardo Crespi, Milan 2009 Roaming around II, curated by Solvita Krese, LCCA, Latvian Centre for Contemporary Art, Riga, Latvia / Croatia 2008 Permanent Green, Isola Art Centre, Milan 2007 Just in time, curated by Gabi Scardi, galleria Riccardo Crespi, Milan; VideoReport Italia 04_05, Museum of Modern and Contemporary Art, Rijeka, Croatia; Wherever We Go, curated by Hou Hanru and Gabi Scardi, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone (GO), Italy / Spazio Oberdan, Milan / San Francisco Art Institute, U.S.A. 2006 Winner of Swing Space program, Lower Manhattan Cultural Council, New York, U.S.A. 2005 Con altri occhi. La città vista dai giovani artisti, curated by Katia Anguelova and Roberto Pinto, Palazzo della Ragione, Milan 2003 Private Architectures, curated by Roberto Pinto, Galleria Continua, San Gimignano, Italy.
Critical Essay by Gabi Scardi
Preview 20 Settembre 2012 h. 18.30
In occasione del weekend START MILANO sarà possibile visitare la mostra Displaced Fractures:
venerdì 21 settembre fino alle h 21.00
sabato 22 settembre dalle h 12.00 alle h 20.00
domenica 23 settembre dalle h 12.00 alle 19.00
Riccardo Crespi
via Mellerio n. 1 Milano
Mon-Sat 11-13; 15 - 19.30
ingresso libero