Giorgio Maffei Studio Bibliografico
Le cover di Andy Warhol. In mostra, accanto alla celebre banana dei Velvet Underground, altre 60 copertine tutte nella loro versione originale e nella prima edizione d'epoca.
a cura di Giulio Maffei
Questa ricerca si pone l’obiettivo di documentare la straordinaria evoluzione dell’arte di Andy Warhol attraverso un
aspetto non marginale della sua produzione grafica: la copertina del disco.
Lavoro che ha accompagnato l’intero suo percorso artistico dagli esordi giovanili (la sua prima copertina è del 1949
e Wharol ha appena 21 anni) alla completa maturità nel 1987, suo ultimo anno di vita. Complessivamente una
produzione di oltre 60 opere. Un percorso incredibilmente poco noto e studiato che si tenta qui di far emergere
completamente. La storia dell’iconografica delle covers si intreccia con la storia stessa dell’arte di Warhol, ne segue
le evoluzioni, registra e talvolta precorre i diversi passaggi estetici, diventando insieme specchio della modificazione
della società e del costume del secondo Novecento.
La stretta relazione poi tra la musica e l’arte è tratto caratteristico della lettura critica del secolo passato. La storia
della musica è anche storia di immagini che hanno condizionato la fruizione del prodotto musicale. In particolare
del Jazz e del Rock, fonte continua di ispirazione del lavoro artistico.
Le immagini di Warhol non sono solo lavori grafici, ma si candidano ad un superiore ruolo di icone globali della
nostra stessa storia.
La mostra e questo catalogo presentano, probabilmente per la prima volta in Europa, la pressoché intera produzione di “record covers” di Warhol.
Tutte le opere sono esposte nella loro versione originale e nella prima edizione d’epoca.
Per informazioni:
Giorgio Maffei: info@giorgiomaffei.it - www.giorgiomaffei.it - 335 7026472 - 011 889234
Giulio Maffei: giuliomaffei90@gmail.com - 340 3741596
Inaugurazione martedì 18 settembre 2012, ore 18.00
Giorgio Maffei Studio Bibliografico
c/o Sonia Rosso, via Giulia di Barolo, 11 / h, 10124 Torino
la mostra è visitabile su appuntamento