Edieuropa - Qui arte contemporanea
Roma
piazza Cenci, 56
06 64760172 FAX 06 64760185
WEB
Gaialight
dal 24/9/2012 al 26/10/2012
mar-sab 11-19 chiuso lun e festivi

Segnalato da

Edieuropa - Qui arte contemporanea




 
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24/9/2012

Gaialight

Edieuropa - Qui arte contemporanea, Roma

'Mass Surveillance' (Sorveglianza di massa) e' un atlante di immagini realizzato dall'artista fotografando in diretta streaming il mondo di oggi, cosi' come e' ripreso dalle migliaia di telecamere di sorveglianza presenti e liberamente accessibili su internet.


comunicato stampa

a cura di Benedetta Cestelli Guidi

Mass Surveillance (Sorveglianza di massa) è un atlante di immagini realizzato da Gaialight fotografando in diretta streaming il mondo di oggi, così come è ripreso dalle migliaia di telecamere di sorveglianza presenti e liberamente accessibili su internet. Le  live webcams  fotografate da Gaialight nel suo studio, grazie ad una paziente attività di spionaggio dello schermo del computer su cui scorrono le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza, provengono da tutto il mondo e sono programmate per videosorvegliare migliaia di luoghi, sia pubblici che privati.

Il lavoro, di cui si presenta qui una selezione, è il primo capitolo di Screen Trilogy (Trilogia dello schermo), un più ampio progetto fotografico che mette in immagine la contemporaneità così come è filtrata dai dispositivi tecnologici di natura visiva (computer, playstation, tv etc) che utilizziamo quotidianamente. Realizzato tra il 2011 e il 2012, Screen Triology configura un orizzonte cultural-virtuale oggi dominante; Cam Girls, la seconda sezione del progetto, documenta la nuova possibilità virtuale del piacere erotico e Video Games, l’ultima sezione, la simulazione ludica di esperienze estreme e ripetibili.

Mass Surveillance pone piuttosto l’accento sui sistemi di controllo video che, più o meno consapevolmente, subiamo in maniera costante e silenziosa, sia in ambienti fortemente antropizzati sia in contesti paesistici integri. Così un freddo dispositivo/occhio orwelliano ci sorveglia sempre e ovunque: Mass Surveillance documenta la condizione di sorveglianza cui siamo soggetti anche nei luoghi più protetti (le scuole, le case e persino le chiese) e, aspetto ancora più inquietante, la loro possibile diffusione attraverso il web. La nostra realtà rievoca gli scenari fantascientifici di 1984 di George Orwell e/o di Fahrenheit 541 di Ray Bradbury.

La mostra è il contributo della galleria edieuropa QUI arte contemporanea alla XI edizione di FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma. Il lavoro, scelto quest’anno come tema del Festival, viene affrontato presentando un progetto provocatorio che pone alcuni interrogativi di natura politica ancor prima che estetica: quale è la frontiera del lavoro in una società sempre più automatizzata; quale la relazione tra tecnologia e cultura; esiste oggi l’eventualità di non essere registrati e, dunque, fino a che punto il diritto alla privacy può essere effettivamente rivendicato?

Mass Surveillance è un lavoro impegnato e concettuale, un reportage sui generis. L’occhio dell’artista, al contrario dei dispositivi di sorveglianza, sa infatti cosa selezionare, riquadra e ricompone attraverso l’obbiettivo della sua macchina fotografica frammenti di un flusso continuo di immagini già registrate. Opera dunque una scelta discreta – nel senso di sapiente – di cosa scattare, fissando in singoli frames materiale video in lento movimento (le registrazioni sono infatti lenti fotogrammi che si succedono all’infinito): questa scelta è politica (la centrale di Fukushima a pochi giorni dallo Tsunami che ha colpito il Giappone nel 2011) ma anche ironica e beffarda come quando Abbey Road viene ripresa nel momento in cui quattro persone attraversano in fila indiana le strisce pedonali immortalate dalla copertina dell’omonimo 33 giri dei Beatles.

La scelta critica dell’artista avviene nell’attimo dello scatto che andrà ad inglobare sia le imperfezioni delle interfacce che filtrano l’immagine (pixels, gocce di pioggia, macchie di sporcizia sugli schermi delle webcams…) sia l’imprevedibilità delle situazioni riprese in live streaming.

Gaialight è il nome d’arte dell’artista italo americana nata a Roma (1973) e residente a New York, conosciuta sia per i suoi lavori su carta che per le performances quanto per i progetti fotografici a base documentaria.
Il suo ultimo progetto Brooklyn Buzz, realizzato con Alessandro Cosmelli e appena edito da Damiani (http://www.damianieditore.com/it-IT/product/265), sarà visibile a Roma dal 4 ottobre negli spazi di Officine Fotografiche nell’ambito di FotoLeggendo Festival (www.fotoleggendo.it).

Il 22 settembre alle ore 18:00, negli spazi de La Pelanda - MACRO Testaccio, si terrà la presentazione del volume Brooklyn Buzz: saranno presenti gli autori.

Info: www.bicigiphotography.org www.gaialight.com, www.fotografiafestival.it

Inaugurazione: martedì 25 settembre, ore 20

Galleria Edieuropa - QUI arte contemporanea
Piazza Cenci , 56 Roma
Orari: dalle 11 alle 19. Chiuso lun e festivi.
Ingresso gratuito

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