Sala Dogana Palazzo Ducale
Genova
piazza Matteotti, 13
010 5573975 FAX 010 5573970
WEB
Senza Confini
dal 27/9/2012 al 13/10/2012
mar-dom 15-20

Segnalato da

Gianna Caviglia




 
calendario eventi  :: 




27/9/2012

Senza Confini

Sala Dogana Palazzo Ducale, Genova

Una mostra che intende offrire uno spaccato dell'arte contemporanea cubana attraverso l'esposizione delle opere di otto artisti, diversi tra loro per eta' e linguaggio artistico.


comunicato stampa

Continua l’attività espositiva di Sala Dogana, lo spazio dedicato alla creatività giovane, alla sperimentazione e alla circolazione di idee. Venerdì 28 settembre viene inaugurata alle ore 18 “Senza Confini”, una mostra che intende offrire uno spaccato dell'arte contemporanea cubana attraverso l'esposizione di ventisette opere di otto artisti, diversi tra loro per età e per linguaggio artistico, ma accomunati dal desiderio di confrontare il loro lavoro con la realtà artistica italiana, con l'obiettivo di eliminare i confini soprattutto laddove si presentano come barriere culturali.

L’evento, senza precedenti nella vita culturale di Genova, è il risultato di anni di frequentazione dell'ambiente artistico dell'Avana del curatore Massimiliano Toso, genovese residente a Cuba dal 1997.

artisti in mostra ALEJANDRO GOMEZ CANGAS, JOSMANY O. GARCÍA COURET “COQUI”, OSVALDO GONZÁLEZ AGUIAR, MAYKEL LINARES, YUNIOR ACOSTA, VLADIMIR DE LEÓN LLAGUNO, NOEL MORERA CRUZ ALEJANDRO GOMEZ CANGAS (Santa Clara, Cuba, 1986)

Pittore, recentemente laureato presso l'Instituto Superior de Arte (ISA) all'Avana, ha già tenuto la sua prima esposizione personale ed ha partecipato a numerose mostre collettive ed alla Biennale dell'Avana. Analizzare, a livello di antropologia della strada, il fenomeno multitudinario in piccola scala; di questo si tratta. Come in un ritratto sociale, cerco di catturare i più dissimili stereotipi, l'uomo comune immortalato nel suo ordinario percorso e ricontestualizzato in una moltitudine. La folla non si presenta come qualcosa di anonimo o impersonale bensì come un composto: abbonda di dettagli, ambisce alcuni minuti di contemplazione. La diversità di persone si trasforma allora in un punto di attenzione, per riflettere e fermare lo sguardo su ogni individuo. Estratto da un testo di Alejandro Gómez Cangas, liberamente tradotto da M. Toso

JOSMANY O. GARCÍA COURET “COQUI” (La Habana, Cuba, 1985) Pittore e scultore, diplomato presso la Academia Nacional de Bellas Artes San Alejandro all'Avana. Dopo aver partecipato a numerose mostre collettive e alle ultime due edizioni della Biennale del Avana, ha tenuto la sua prima esposizione personale all'inizio di quest'anno. Questa sarà la sua prima esposizione all' estero. Nel nostro contesto, l'essere umano è diventato un soggetto sempre più abituato alla sua quotidianità. La dinamica che ha acquisito la società contemporanea, l'ha abituato a pensare in modo pragmatico la vita. I sogni, le illusioni, le chimere, il logico desiderio di trasgredire le norme e i convenzionalismi delle sue abitudini quotidiane e di cercare aldilà della sua essenza, sono transitati ad un secondo piano. Queste opere di Josmany sono la metafora di questa società grigia che ritroviamo giornalmente nei soliti posti di congregazione, come per esempio, i mezzi pubblici. Sono uno sguardo a quel contesto desolato, senza sogni né speranza di un futuro. Sono la condanna di non sapere dove andare. Estratto da un testo di Josmany O. García, liberamente tradotto da M. Toso

OSVALDO GONZÁLEZ AGUIAR (Camagüey, Cuba, 1982) Pittore, laureato presso l'Instituto Superior de Arte (ISA) all'Avana, nonostante la giovane età ha già partecipato a moltissime mostre collettive a Cuba, negli Stati Uniti e in Spagna e vanta quattro esposizioni personali a Cuba ed una, la più recente, in Spagna. Le opere di Osvaldo sono il frutto di una dilatata esplorazione plastica. Durante il suo tragitto, l'artista cerca di evitare l'astrazione pura nelle sue pitture, perché le stesse sono sempre concepite partendo da qualcosa di concreto, per stabilire un livello di dipendenza profonda e sottile con oggetti ed ambienti. Osvaldo sembra smembrare la realtà, evitando di perdere il contatto con essa; aggredisce la tela con un metodo di lavoro consistente in un difficile equilibrio tra improvvisazione ed analisi plastica, ammiccando alla storia dell'arte più recente. In questo modo, può utilizzare risorse artistiche che vanno dal suprematismo, al neoplasticismo o all'informalismo, per mescolarle con uno stile molto personale ed ottenere una figurazione rivolta verso le sensazioni e lo stimolo visuale. Estratto da un testo di Yamel Pérez Tosco, liberamente tradotto da M. Toso

MAYKEL LINARES (Villa Clara, Cuba, 1979) Pittore e scultore, diplomato presso la Escuela de Artes plasticas Oscar Fernandez Morera di Trinidad (Cuba), ha sviluppato buona parte del suo lavoro in Spagna, dove ha tenuto due esposizioni personali e ha partecipato in numerose mostre collettive e fiere. Vanta inoltre partecipazioni a esposizioni collettive in Germania, Finlandia e Inghilterra. L'essere artista, come condizione esistenziale e modo di vita, riveste un'importanza fondamentale nell'opera di Maykel Linares, nella quale i giochi di colore-superficie si immergono nella scoperta di un'identità inenarrabile attraverso un altro linguaggio. La pittura è e continua ad essere una finestra che si costruisce con la freschezza del presente ed alla quale senza dubitare l'artista integra il passato ed il futuro. Compulsivamente Maykel ricorre ad essa come l'unico posto possibile dove può riunire in un'immagine l'incontro dei ricordi e costruire, dal linguaggio, la sua identità frazionata di nomade. Estratto da un testo di Dermis León, liberamente tradotto da M. Toso.

YUNIOR ACOSTA (Villa Clara, Cuba,1978) Scultore, disegnatore e realizzatore di video di animazione, laureato presso l'Instituto Superior de Arte (ISA) all'Avana, ha realizzato diverse esposizioni personali a Cuba. É da considerarsi davvero straordinaria la sua partecipazione a “Cuba Avant-Garde 2010”, la grande esposizione di Arte Cubana di Pechino, unico giovane insieme ai mostri sacri del panorama artistico cubano contemporaneo. Ha recentemente ricevuto il prestigiosissimo premio “Habana Club 2012”come miglior giovane scultore di Cuba. Yunior Acosta modifica la genesi abituale dell'esistenza. Al creare dal già creato, si lascia sedurre dalla manipolazione di immagini mitogeniche e da lì, senza limitarsi ai codici della tradizione grecolatina, dà spazio nella sua arte ai messaggi mediatici del mondo civilizzato di oggi. Si percepisce nelle sue opere l'influenza delle animazioni di Disney, delle produzioni manga, delle intenzioni tendenziose della pubblicità, dell'estetica di Playboy e della super-autostrada di Internet. L'artista vuole collocarsi all'altezza di una visione cosmopolita, dove convivono l'osceno e il sublime, il tradizionale e il contemporaneo, la soddisfazione ed il disgusto. Estratto da un testo di Darys J. Vázquez Aguiar, liberamente tradotto da M. Toso

NIELS REYES (Villa Clara, Cuba, 1977) Laureato presso l'Instituto Superior de Arte (ISA) all'Avana, questo pittore si è rapidamente imposto all'attenzione generale come uno dei giovani artisti cubani più promettenti, per la forza e l'originalità della sua pittura. Vanta una decina di esposizioni personali a Cuba, in Spagna e in Svizzera e numerose partecipazioni a ferie ed esposizioni collettive in Egitto, Stati Uniti, Spagna, Finlandia, Danimarca e Messico. La pittura è un punto di incontro, un atto, un'azione, un evento, uno spazio fisico e sensoriale che riesce a condensare con la forza della sua magnetizzazione molte delle complessità e problematiche dell'uomo, la cultura e la sua propria storia. In pittura niente è esclusorio, tutto quello che arriva rimane, non c'è progresso, solo abbandono. Per quel motivo, una delle sue più significative qualità è la sua capacità di restituzione. Quella capacità di restituzione è il credo della mia opera. La realtà, la storia dell'arte come posto di saccheggio, il riciclaggio, l'appuntamento, il frammento, la materia, il gesto, l'incidente, i gusti, le sensazioni e perfino gli stati d'animo sono la materia con la quale cerco di catturarla. Estratto da un testo di Niels Reyes, liberamente tradotto da M. Toso.

VLADIMIR DE LEÓN LLAGUNO (La Habana, Cuba, 1963) Diplomato presso la Academia Nacional de Bellas Artes San Alejandro all'Avana, è stato fondatore del gruppo Nudo, che ha destato grande scalpore a Cuba negli anni '80 per il modo in cui ha rivoluzionato la cartellonistica cinematografica cubana. Vanta molteplici mostre personali in Libano, Giappone, Messico, Stati uniti, Spagna,Venezuela e Cuba e numerose partecipazioni a ferie internazionali in Spagna, Panama, Messico, Nicaragua, Giappone, Ecuador, Canada, Svezia, Danimarca, Stati Uniti e Cuba. Una sua opera è conservata nel Museo di Arte Meguro a Tokio e un'altra nel Museo FrederickWeisman a Minneapolis. Forse non è un caso che la serie dei paesaggi di Vladimir LLaguno sia nata nel periodo in cui veniva al mondo il suo primogenito Martín. Al principio del millennio, Vlado stava fluttuando tra dipinti di icone tecnologiche e grandi collages, quando, per il desiderio di sviluppare nuove strutture grafiche e di riuscire a trasferire sulla tela il suo senso ironico, ha intrapreso questo percorso. Dalla sua storia di grafico e cartellonista cinematografico deriva il suo stile preciso ed armonico, fatto di squisite forme e geometrie, e su questa base Vlado ha perfezionato il suo lavoro negli anni e ingannato il tempo con la sua personalità quasi intangibile, ma determinata e mai evasiva. Estratto da un testo di Vianka Mugarra, liberamente tradotto da M. Toso

NOEL MORERA CRUZ (Matanzas, Cuba, 1962) Pittore, scultore, e orafo, si é diplomato presso la Academia Nacional de Bellas Artes San Alejandro all'Avana. Ha svolto varie esposizioni personali in Turchia, Spagna, Stati Uniti e Cuba, oltre a innumerevoli partecipazioni a ferie internazionali e mostre collettive in Spagna, Messico, Stati uniti, Ecuador e Cuba. La rivista “Colors” del Gruppo Benetton gli ha dedicato un lungo articolo nel suo numero 73, proprio in relazione alla serie dei paesaggi portuali, realizzati con petrolio e altri rifiuti industriali raccolti nella baia dell' Avana. Ha inoltre illustrato diversi libri importanti, su tutti l' edizione spagnola del romanzo “El rastro de tu sangre sobre la nieve” di Gabriel García Márquez. La creatività come mezzo per rompere gli schemi: in queste tele realizzate con il petrolio raccolto nell’allora inquinatissimo golfo dell’Avana, Noel ha dipinto la baia utilizzando la baia stessa, in un gioco di specchi in cui la rappresentazione artistica incarna questo cupo paesaggio urbano più dell’acqua nerastra e vischiosa che lo circonda. Il tratto spesso, buio e prepotente del suo braccio è una sorta di memoria ancestrale delle nostre miserie; è petrolio il suo olio e sono schiavi i marinai invisibili delle sue tele. Viene dal mare il catrame per disegnare malmessi, rachitici, lontani profili che ricordano le vittime, i perdenti di qualunque posto. Testo liberamente tratto dall'articolo "Petrolio: Un pagamento" pubblicato nel No.73 della rivista "Colors” di Benetton.

Per info: www.genovacreativa.it tel. 0105574806/73975, saladogana@comune.genova.it

acebook: Sala Dogana Genova Twitter: Sala Dogana Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura - Ufficio Stampa Tel. 010.5574012-4047-4826 – ufficio stampa@palazzoducale.genova.it

Inaugurazione 28 settembre ore 18

Sala Dogana, Palazzo Ducale
piazza Matteotti, 9 - Genova
Dal martedì alla domenica ore 15.00-20.00
ingresso libero

IN ARCHIVIO [61]
Emilio Isgro'
dal 11/11/2015 al 14/11/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede