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Rossana Campo
dal 23/5/2003 al 25/6/2003
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Ufficio Stampa Fondazione Baruchello




 
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23/5/2003

Rossana Campo

Fondazione Baruchello, Roma

'L'artista attraverso la pittura si confronta con il mondo femminile, di ogni eta' e provenienza, - bambine, ragazze, madri - non soltanto per dare ad esso una voce: si identifica, infatti, in queste situazioni di vita quotidiana (...)'


comunicato stampa

Fondazione BARUCHELLO Regione Lazio



Bambine chiuse, ragazze chiatte e mamme bisbetiche.
Questa volta la storia la raccontiamo noi

a cura di Carla Subrizi e Teresa Macrì


inaugurazione: 24 maggio 2003 – h 16.30


La Fondazione Baruchello, il giorno 24 maggio 2003, alle ore 16.30, presenta una mostra di Rossana Campo, a cura di Carla Subrizi e Teresa Macrì, nella quale saranno presentate una serie di circa 15 tele, tutte di grandi dimensioni, realizzate negli ultimi due anni.
Rossana Campo, attraverso la pittura, si confronta con il mondo femminile, di ogni età e provenienza, - bambine, ragazze, madri - non soltanto per dare ad esso una voce: si identifica, infatti, in queste situazioni di vita quotidiana, simili o diverse dalla propria, per sfuggire alla logica delle identità chiuse e osservarsi in figure o personaggi differenti da se stessa. Così le figure delle bambine si moltiplicano nelle tele, si ripetono come in un copione che le vuole continuamente fare tornare sulla scena ma sempre diverse, nuove, rigenerate attraverso diverse fisionomie. Le bambine chiuse, le ragazze grasse e alla scoperta della sessualità, le madri sempre fuori luogo, tutte con organi genitali in vista, hanno però facce e sguardi che si somigliano. Cambiano gli interni, i luoghi, le situazioni. E cambiano continuamente anche le identità, perché tra di esse, tra le tante figure che Rossana Campo mette in scena, si sviluppa un’articolazione di soggettività, di individualità che cerca nel passaggio dall'una all'altra, nuove e diverse strade per la costruzione di sé. Attraverso questi passaggi si articola il racconto che non è dunque individuale o semplicemente autobiografico. Le storie si intrecciano, quelle di Rossana e quelle delle sue amiche o anche quelle inventate, che sarebbero potute essere vere ma non lo sono divenute. Metafore e paradossi del e intorno al corpo propongono un percorso fuori dalle convenzioni del senso e dell’immagine, per sfidare i luoghi comuni e testimoniare una storia raccontata in prima persona attraverso disegno, colori, spazi che ricordano il disegno infantile, quello della follia, l’informe.
La mostra è accompagnata da un libro, con testi di Carla Subrizi, Teresa Macrì e Rossana Campo
(Edizioni Loplop 2003).
Mostra e libro, nati con il sostegno e il patrocinio della Regione Lazio, e con la collaborazione di Artservice, DDL Grafica e Gospark, si collocano all’interno di un ampio progetto di valorizzazione del territorio del Parco di Veio, del quale la Fondazione costituisce una zona di importante prestigio artistico e culturale.

Rossana Campo (Genova, 1963) vive e lavora fra Roma e Parigi. E’ nota al grande pubblico per la sua attività di narratrice che la colloca fra gli autori più significativi della sua generazione. I suoi libri, tutti pubblicati con l’editore Feltrinelli, sono tradotti in varie lingue: In principio erano le mutande (1992), Il pieno di super (1993), Mai sentita così bene (1995), L’attore americano (1997), Mentre la mia bella dorme (1998), Sono pazza di te (2001), L’uomo che non ho sposato (2003). Ha scritto anche una commedia radiofonica, Il matrimonio di Maria (1998) e una favola per bambini La gemella buona e la gemella cattiva (2000).

Ha esordito come artista figurativa nel marzo 2002 con una personale alla galleria Pintapiuma di Genova riportando alla luce la sua prima passione: la pittura. Ha partecipato a due mostre collettive: Dubuffet e l’arte dei graffiti (Brescia 2002, curata da Renato Barilli) e Red Spy (Aulla, Massa Carrara 2002, curata da Chiara Guidi).

Per informazioni:
Ufficio Stampa
Emilia Giorgi +393290946725 Piera Peri +393397858057
Fondazione Baruchello +39063346000 fax +39063346327 +393387566847

per raggiungere la Fondazione Baruchello: strada statale Cassia bis – uscita Castel de’ Ceveri,
quindi Via di Santa Cornelia direzione Formello fino al civico 695


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Via di Santa Cornelia 695, Roma

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