Allestita in un'ala al pianoterra della Rocca, la mostra presenta due importanti nuclei artistici della ricerca di Wal relativa al rapporto tra arte e immaginario fantastico-mitico, riflettendo su alcune delle icone del mondo infantile - in particolare, il putto, gli animali, il gioco - e trasferendole nella sfera della pratica artistica come sublimazione di quell'istinto al gioco liberatorio, ironico e creativo, che la nostra societa' tende a soffocare o a strumentalizzare per fini consumistici.
Mostra personale di Wal
Per le celebrazioni dell'annuale festa della città , domenica 25 maggio alle ore 11,00 l'Assessorato alla Cultura e la Biblioteca di San Martino in Rio hanno il piacere di inaugurare negli spazi della Rocca Estense una mostra personale dell'artista reggiano Wal dal titolo Piccoli acrobati, curata da Marinella Paderni.
Allestita in un'ala al pianoterra della Rocca, la mostra presenta due importanti nuclei artistici della ricerca di Wal relativa al rapporto tra arte e immaginario fantastico-mitico, riflettendo su alcune delle icone del mondo infantile - in particolare, il putto, gli animali, il gioco - e trasferendole nella sfera della pratica artistica come sublimazione di quell'istinto al gioco liberatorio, ironico e creativo, che la nostra società tende a soffocare o a strumentalizzare per fini consumistici.
Nell'ex-chiesa gotica di S. Giovanni l'artista ha creato un gioco di rimandi artistici e concettuali con lo spazio, l'antico tempio sacro, installando alcuni dei suoi famosi putti acrobati e giocolieri di diverse dimensioni, realizzati in gesso policromo o terracotta. Una grande scultura con un bambino in equilibrio su un enorme cuscino campeggia nella zona absidale antistante l'altare, come se fosse un angelo caduto dal paradiso che ci stupisce con le sue acrobazie. Altre sculture dello stesso ciclo sviluppano l'idea del putto acrobata come allegoria ironica del 'tempo perduto' e come rappresentazione in chiave onirica dell'uomo e dei suoi miti.
Nella sala adiacente, Wal presenta un'installazione inedita dal titolo Aghiée (2003) che, con intelligente ironia, gioca sul valore dell'icona in riferimento al contesto culturale di appartenenza. L'opera consiste in tre stele (alte circa 1,5 metro) realizzate in mosaico, che recano sulla sommità grasse mucche gialle cavalcate da altrettanti paffutti fanciulli. Uno di questi tiene in mano una lancia, un altro sprona l'animale ad avanzare. Dal forte impatto visivo, l'installazione funziona su tre livelli semantici: come parodia 'picaresca' dell'immaginario mitico umano (con rimandi al Don Chisciotte di Cervantes); come rappresentazione del mito dell'eroe secondo l'immaginario infantile; e come immagine della cultura contadina che ha contraddistinto la nostra storia fino a pochi decenni fa.
CENNI BIOGRAFICI
Walter Guidobaldi, in arte Wal (Roncolo (RE), 1949) esordisce a Milano in ambito anologo a quello di Spoldi, attorno allo Studio Cannaviello; per entrambi gli artisti si tratta di esplorare la via del racconto seriale, organizzato per sequenze vicino al fumetto e all'illustrazione. Ai suoi inizi infatti Wal realizza specie di 'scenette' accostate su piccole tele fino a costruire delle piccole storie, sia pure interrotte e frammentarie, affidandosi a immagini volutamente piuttosto banali e stereotipate, ma risolte con un colorismo intenso, smaltato.
Successivamente, dagli inizi degli anni Ottanta, la sua opera subisce una trasformazione puntando su tanti vortici segnici, pur sempre affidati a un colore denso e carico. Ai tempi fumettistici degli inizi subentra, in questa fase, un'attenzione rapida e volutamente 'ingenua' dell'universo degli animali. Ne nascono così favolosi bestiari schematizzati secondo canoni neocubisti e neofuturisti. Talvolta queste immagini si levano dalla piattezza della superficie per assumere rilievo, così da poter andare a costituire un immaginario parco giochi. Più di recente ancora lo stesso motivo plastico si trasforma in una serie di soffici e preziosi cuscini imbottiti su cui troneggiano bambolotti candidi e ambigui in gesso dipinto.
Negli anni Ottanta Wal ha partecipato a numerose esposizioni con il gruppo 'Nuovi-nuovi', portato avanti dal critico d'arte Renato Barilli.
Alcune delle principali esposizioni:
1978 Metafisica del Quotidiano, Galleria d'Arte Moderna, Bologna; 1979 Pittura Tetrica, Studio Cannaviello, Milano; 1981 La Qualità (Lo sviluppo dei Nuovi-Nuovi), Padiglione d'Arte Contemporanea, Ferrara/ Galleria d'Arte Moderna, Suzzara; 1980 Dieci anni dopo: i Nuovi-Nuovi, Galleria d'Arte Moderna, Bologna; 1983 personale presso Annunciata, Milano; 1983 personale presso Studio Cavalieri, Bologna; 1983 Una generazione post-moderna, Teatro del Falcone, Palazzo Bianco-Palazzo Rosso, Genova/ Galleria d'Arte Moderna, Roma; 1985 Immagine Elettronica, Rotonda della Besana, Milano; 1986 personale presso Galleria Tardy, Enschede (Olanda); 1992 personale presso Istituto Cultural Cabanal, Guadalajara, Mexico; 1993 personale presso Musei Civici, Reggio Emilia; 1997 Piccola scultura, Spazio Haiech, Milano; 1998 La Citazione, Palazzo Crepadona, Belluno/ Galleria Civica, Cortina d'Ampezzo; 1999 Mito Moto, Chiostri di S. Domenico, Reggio Emilia.
Rocca Estense
San Martino in Rio (RE) - Piazza del Castello
tel 0522-636709