Gilmour utilizza il cartone riciclato come fosse un materiale nobile, Verginer si dedica alla scultura con il metodo tradizionale della Val Gardena, Ciulla sfrutta invece le proprieta' del travertino.
La Galleria Marcorossi artecontemporanea di Monza, in contemporanea con la Galleria eventinove di Torino, presenta al proprio pubblico, dopo la pausa estiva, una rassegna di tre scultori scelti tra i più interessanti del panorama artistico attuale, che utilizzano per esprimersi tre materiali diversi, tutti naturali. Per Girolamo Ciulla la materia ideale per le sue sculture è il travertino, per la capacità che questa pietra, così porosa, ricca di lacerazioni e di strappi, ha nel conferire una stabilità alla forma senza attenuare l'impressione di sfaldamento che deve avere una figura della memoria. Il maestro siciliano, infatti, ricrea con le sue figure un suggestivo mondo pagano, primitivo, semplice, agreste e lo toglie dal passato, rivitalizzandolo con il rispetto e l'amore dovuto agli archetipi della nostra civiltà, che è la civiltà mediterranea. Quella di Girolamo Ciulla è a tutti gli effetti una scultura della memoria coniugata al presente, che accoglie la saldezza del ricordo, ma anche quel contemporaneo senso di indeterminatezza che lo contraddistingue.
Chris Gilmour utilizza il cartone riciclato come fosse un materiale nobile: lo plasma come creta, lo scolpisce come pietra, lo trasforma in altro come un moderno alchimista, per realizzare delle sculture che ritraggono, in scala reale, oggetti comuni o che fanno parte della memoria collettiva, con una verosimiglianza che non cessa mai di stupire. Ma non è lo stupore il fine ultimo del suo lavoro, bensì la capacità, propria di un vero scultore, di rappresentare un’ idea, un pensiero, un concetto. L’apparente fragilità delle sue opere, condita da un filo di humor britannico, ci parla infatti della fragilità dell’uomo, dei suoi miti e del suo mondo.
L’artista altoatesino Willy Verginer usa il legno - il più naturale dei materiali - e si dedica alla scultura con il metodo operativo tradizionale della scultura della Val Gardena. Verginer però applica con genialità alle sue figure umane a dimensione reale, delle aggiunte cromatiche a fascia, vi aggiunge spesso oggetti diversi, stranianti, facendo assumere alle sue opere l’aspetto di vere installazioni ambientali, che estraniano i suoi personaggi e li isolano in una atmosfera di dolce malinconia e di attonita attesa, in una dimensione molto attuale di magica sospensione.
Girolamo Ciulla nasce a Caltanissetta nel 1952, nel 1988 si trasferisce a Pietrasanta dove vive e lavora.
Chris Gilmour è nato nel 1973 a Stockport vicino a Manchester, nel Regno Unito, ha studiato scultura in Inghilterra, vive e lavora a Udine
Willy Verginer è nato nel 1957 a Bressanone. Ha studiato pittura all’Istituto d’Arte di Ortisei, dove vive e lavora.
Inaugurazione 4 ottobre 2012
Marcorossi - Spirale Arte di Monza
via Vittorio Emanuele, 44 - Monza (MB)
Ingresso libero