Punti di fuga, Altri paesaggi. Una ricerca su architettura e paesaggio. In esposizione tre serie di lavori: Place Without Description, Urban Amnesia, Via dei Solitari.
L’esposizione prevede tre serie di lavori realizzati da Nancy Goldring in luoghi diversi: Place Without Description (Luogo Senza Descrizione), 2007/2008, realizzato nella Cina Occidentale, Urban Amnesia (Amnesia Urbana), 2008/2009, realizzato a New York City e Via dei Solitari, 2011, realizzato in Toscana nel paese medievale di Sarteano.
Il lavoro di Nancy Goldring è frutto di oltre trent’anni di coerente ricerca su architettura e paesaggio.
L’artista è membro fondatore, nel 1969, dello storico gruppo SITE di New York City, organizzazione multidisciplinare di architettura e arti per l’ambiente, il cui scopo è di integrare spazi pubblici e architetture con l’ambiente circostante, al fine di rispondere a esigenze sociali, culturali ed ecologiche della comunità e dell’individuo.
In quest’ambito, a partire dai primi interventi di Public Art (1972-1974), l’artista opera un’elaborazione molto articolata che parte dall’analisi di un luogo attraverso il disegno, la fotografia, e successivamente la proiezione e la sovrapposizione di diverse immagini, fino alla realizzazione finale che – come scrive Paolo Barbaro - “testimonia una riflessione complessa fatta di studio e intuizioni. Accanto a questi procedimenti tecnici, c’è poi l’elaborazione del tempo. Il tempo più o meno esteso del viaggio verso e attraverso i luoghi, il tempo della preparazione pratica e teorica, il tempo della permanenza e dell’abitare. E, contemporaneamente, il tempo istantaneo delle riprese preparatorie accanto al tempo dilatato del disegno a matita. Poi c’è il tempo - forse quello più importante - della sedimentazione, in cui le immagini, dopo il ritorno, sono lasciate da parte come memoria automatica, mentre la memoria - o la dimenticanza - dell’autrice continuano a lavorare, a trasformare le percezioni accumulate come strati geologici dell’ esperienza, prima della realizzazione finale.”
Nell’intervista rilasciata a Daniele Balicco e Massimiliano Tomba, l’artista motiva così il suo processo creativo: "Nel mio studio cerco di individuare la veduta “ideale”, una sorta di “matrice” per l’architettura del progetto. Utilizzando i disegni precedentemente fatti creo un collage in basso rilievo su quale proietto poi, con quattro o cinque vecchi proiettori non digitali, pezzi delle diapositive. Non uso mai diapositive scattate in altri posti, perché il mio scopo non è creare un processo interpretativo romantico o espressionista, piuttosto cerco di raggiungere una descrizione del posto su tanti livelli allo stesso tempo, anche abbandonando le regole della prospettiva. Infine saranno le fotografie delle diapositive proiettate sul collage a costituire l’opera finale, suggerendo nuove possibilità di vedere."
Martedì 9 ottobre alle ore 10.30 incontro con l’artista nell’Aula Edoardo Benvenuto dell’Università di Genova, Scuola Politecnica / Dipartimento di Scienze per l’Architettura.
Inaugurazione 4 ottobre
Galleria Martini e Ronchetti
via Roma, 9 - Genova
da martedì a sabato16.00-19.30. Mattino su appuntamento
Aperture straordinarie: in occasione di START
Venerdì 5 ottobre dalle 18.00 alle 24.00, in occasione della presentazione di GenovaInBlu
Domenica 7 ottobre dalle 18.00 alle 22.00