Palazzo Ziino
Palermo
via Dante, 53
091 7407631 FAX 091 7407614
WEB
Vincenzo Florio
dal 29/5/2003 al 31/8/2003
091 7407631 FAX 091 7407614
WEB
Segnalato da

Luca Ferraro



approfondimenti

Vincenzo Florio



 
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29/5/2003

Vincenzo Florio

Palazzo Ziino, Palermo

Il gusto della modernita'. La mostra contiene una sessantina di opere, tra oli su tela e su cartone, schizzi, tempere, disegni, documenti e fotografie, realizzati da Vincenzo Florio, ultimo esponente di una delle piu' importanti famiglie palermitane e anche pittore e fotografo, legato alle avanguardie culturali del tempo.


comunicato stampa

Descrivere la Palermo della prima metà del Novecento attraverso uno dei suoi personaggi più illustri. Atmosfere, aspirazioni, scene e protagonisti di un'epoca d'oro per la nostra città, sono raccontati nella mostra Vincenzo Florio. Il gusto della modernità, che dal 30 maggio al 31 agosto, sarà ospitata nelle sale espositive di Palazzo Ziino. La mostra, promossa dall'assessorato comunale alla Cultura, organizzata dalla 'Eidos comunicazioni visive' e curata da Marina Giordano, contiene una sessantina di opere, tra oli su tela e su cartone, schizzi, tempere, disegni, documenti e fotografie, realizzati da Vincenzo Florio, ultimo esponente di una delle più importanti famiglie palermitane e anche pittore e fotografo, legato alle avanguardie culturali del tempo.

La Palermo felicissima dei primi anni del secolo è centro di un rinnovato interesse per le tendenze culturali europee, per la musica, per le innovazioni e le sperimentazioni e per le avanguardie artistiche e letterarie; in quest'ambito, si sviluppano gli interessi di questo artista poliedrico che, perfettamente inserito nella società palermitana di allora, appare, tuttavia, uno dei suoi protagonisti più scanzonati ed eclettici, legato sì alla sua terra e alle sue tradizioni ma, al contempo, aperto alle nuove influenze e alle suggestioni artistiche, che prendono piede nei primi Novecento. A Parigi conosce, infatti, Lucie Henry, modella di pittori, che sposa dopo essere rimasto vedovo della prima moglie. La frequentazione parigina lo porta a intensificare la propria passione per le arti e a stringere amicizia con numerosi pittori, da Giacomo Balla a Gino Severini, da Pippo Rizzo a Ettore Maria Bergler. Florio, nasce a Palermo nel 1883 ed è l'ultimo dei quattro figli del celebre Ignazio Florio e di Giovanna D'Ondes Trigona.

Spesso, nei quadri di Vincenzo Florio, emerge questa tensione verso le sperimentazioni, a cui Florio associa l'influenza del futurismo e una vena surreale, a volte naif. Il suo nome è legato alla nascita della Targa Florio, avvenuta su sua iniziativa nel 1906: attorno alla Targa, che fu la prima corsa automobilistica del mondo, ruota tutto un mondo fatto di incontri mondani, passione sportiva e fascino per i simboli della modernità, quali appunto le auto da corsa e la velocità. Passioni, coltivate da Vincenzo fino alla sua morte, avvenuta a Eparnay nel 1959.
La mostra si propone di raccontare il personaggio, l'uomo, il suo ambiente, le sue passioni, il diletto nel dipingere, ispirato dalle frequentazioni con numerosi artisti del tempo, la sua attività di fotografo, il grande amore per la macchina e la velocità, la sua natura di sportman, l'ironia, e il sentimento appassionato e tenero per la sua donna, l'affascinante modella francese Lucie Henry.

L'allestimento della mostra, curato dall'architetto Antonio Di Lorenzo, si compone di diverse sezioni, una delle quali è dedicata proprio alla Targa Florio, in cui sono esposte, oltre a immagini sulla celebre gara sportiva, anche alcune tempere di Duilio Cambellotti, Aleardo Terzi e Marcello Dudovich per la rivista Rapiditas, e numerose opere inerenti al tema della Targa e della velocità. Un'altra sezione annovera i disegni aventi come oggetto personaggi illustri di Palermo: caricature sui protagonisti delle stesse frequentazioni di questo artista. Oltre alle caricature firmate da Vincenzo Florio, saranno esposti disegni di Scopa e Cimabuco, due tra i più importanti caricaturisti dell'epoca, alcuni dei quali prendono di mira lo stesso Florio, ritratto in più di una occasione in tenuta di automobilista. Alle sue tele e ai disegni, si alternano opere di artisti come i suoi amici futuristi che lo influenzarono, - da Balla a Rizzo e D'Anna, da Corona a Varvaro - e poi De Maria, di cui viene evocata la presenza tramite tre piccole opere che illustrano i due luoghi favoriti di Florio, Palermo e Parigi.

Nella sezione 'Le donne, i volti femminili' sono raccolti quadri dello stesso Florio, ma anche di Renée Meurisse, Giacomo Grosso, Federico Beltran-Masses e Guido Gregorietti, che ritraggono il grande amore dell'artista, la moglie Lucie. Nelle foto, sono inseriti simboli dell'impero della famiglia, le navi, gli aerei, le immancabili corse automobilistiche, e poi le signore della Belle Epoque, tra cui la stessa Lucie Henry. Alcune immagini raffigurano la mattanza del tonno a Favignana, in cui nel 1876 viene costruito Palazzo Florio: e proprio alla famiglia Florio l'isola lega la sua prosperità dalla seconda metà dell'800, fino ai primi decenni del secolo scorso.

Oggetti, documenti, cimeli, arricchiscono l'itinerario attraverso la vita di un uomo che fece della passione per la modernità e della voglia di andare oltre gli schemi la sua caratteristica principale.

Il catalogo, oltre a contributi del sindaco Diego Cammarata, dell'assessore alla Cultura, Gianni Puglisi, e della dirigente del settore Archivi e Spazi per la Cultura, Eliana Calandra, si arricchisce dei testi della curatrice Marina Giordano, di Enrico Crispolti, Eva di Stefano e Anna Maria Ruta.

La mostra sarà visitabile da martedì a domenica, dalle 9,30 alle 19.

Palazzo Ziino
Via Dante 53 - Palermo
tel 0916118486

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Melania Messina
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