La mostra personale raccoglie oltre cinquanta lavori tra pitture, sculture e fotografie che sintetizzano gli ultimi tre anni della ricerca dell'artista: dalla serie 'Hippy Architecture', con piccole e diafane riproduzioni monocrome delle abitazioni alternative, fino alla serie 'Late Again', con fotografie a colori raffiguranti delle coppe piuttosto appariscenti.
La GalleriaCart riprende l’attività autunnale presentando la prima mostra personale
dell’artista Francesco Fossati (Carate Brianza, 1985) negli spazi di Via Sirtori a Monza ;
un’esposizione articolata con oltre cinquanta lavori tra pitture, sculture e fotografie che
sintetizzano gli ultimi tre anni della ricerca dell’artista.
Dagli oli su carta riportati su tavola della serie “ Hippy Architecture” costituite da piccole e
diafane riproduzioni monocrome delle abitazioni alternative , edificate con materiale di
recupero o ricavate dall’ambiente naturale dagli hippy alla fine degli anni ’60 negli USA,
che parzialmente si confondono, si annullano e svaniscono, inserite come sono in larghe
bande verticali, dipinte a parete con lo stesso colore e le medesime tonalità della tavoletta
ad olio sovra esposta, “una pittura di paesaggio che oltrepassa i confini della tavola
adattandosi alla parete, alla superficie che la accoglie”, alle sculture colorate in terracotta ,
esito ultimo delle sperimentazioni dell’artista , ottenute amalgamando e fondendo
impasti differenti di creta , incise con tagli e fenditure quasi a ferire la materia , nel tentativo
di creare delle sculture legate ai presupposti della pittura e del disegno , fino alla serie
“Late Again”, costituita da fotografie a colori, tutte delle medesima dimensione,
raffiguranti delle coppe piuttosto appariscenti, prodotti seriali e di poco o nessun valore
intrinseco o sportivo, solitamente adottate da associazioni sportive amatoriali ,
rigorosamente riprese dal retro e quindi anonime poiché private della loro identità
costituita dalla targa evocativa dell’evento, e lasciando sui trofei stessi l’immagine riflessa ,
distorta, deformata o rimpicciolita, di chi fotografa. “Prodotti industriali il cui principale
valore sembra risiedere ...unicamente nella memoria della comunità, di coloro che
contribuiscono a ottenere il riconoscimento”
Completa la mostra un catalogo, edito dalla galleria, con oltre settanta illustrazioni a colori
accompagnato dagli scritti di Valerio Borgonuovo, Simone Frangi , Olga Gambari e
Giorgio Viganò, che cura anche l’esposizione.
Inaugurazione : sabato 13 ottobre 2012 ore 18,00 ‐ 21,00
GalleriaCart
Via Sirtori 7‐ 20900 Monza
Martedi – Sabato : Ore 15,30‐ 19,30