Marte Mediateca Arte Eventi
Cava de' Tirreni (SA)
corso Umberto I, 137
089 9481133 FAX 089 9481144
WEB
Monica Biancardi
dal 12/10/2012 al 3/11/2012
mar-sab 17-20

Segnalato da

Maria Letizia Paiato




 
calendario eventi  :: 




12/10/2012

Monica Biancardi

Marte Mediateca Arte Eventi, Cava de' Tirreni (SA)

Habitus. 10 sottovuoti che racchiudono gli abiti, quasi una seconda pelle, che presenta unitamente a un video e a una diaproiezione fotografica. A cura di Ada Patrizia Fiorillo.


comunicato stampa

A cura di Ada Patrizia Fiorillo

Sabato 13 ottobre 2012, alle ore 19,00 presso la sede del MARTE di Cava de’ Tirreni sarà inaugurata la personale di Monica Biancardi dal titolo Habitus. Prima di un ciclo di mostre progettate e curate da Ada Patrizia Fiorillo per la mediateca cavese, essa si avvale delle collaborazioni di Linda Gezzi e Maria Letizia Paiato.

Del recente ciclo Habitus saranno accolti in mostra dieci sottovuoti, ovvero oggetti personali proposti in questa singolare veste formale, unitamente ad un video, della durata di 2'00" e ad una dia‐proiezione fotografica della durata di 1'30", entrambi proiettati in loop. Si tratta di un recente e particolarissimo lavoro di Monica Biancardi, nel quale l’artista, contaminando il suo quotidiano occhio fotografico, si propone in una sorta di narrazione autobiografica con la quale si interroga e ci interroga.

Gli oggetti, ovvero gli abiti che le sono appartenuti racchiusi sottovuoto, rappresentano metaforicamente una seconda pelle di cui Biancardi si sveste mettendo a nudo una parte di sé, prestata alla fruizione collettiva. È in qualche modo «un viaggio che – nota Ada Patrizia Fiorillo – porta l’artista a guardarsi dentro ed a mostrare il corpo dell’abito come simulacro vuoto ed allo stesso carico di sollecitazioni emotive. Lo fa servendosi di strumenti solo apparentemente diversi. Dagli oggetti al video, ovvero dal materiale all’immateriale corre la stessa sensibilità con la quale Monica è abituata a guardare la vita, a cogliere la bellezza delle immagini, riportate a nuova esistenza dal suo occhio interiore».

Habitus è da intendersi al pari di un gioco di parole, leggibile nella duplice accezione propria dell’abito e dell’abitare ed interpretabile in ultima analisi come abitare l’abito. Si tratta di oggetti di memoria, appartenenti ad un passato più o meno lontano – dalla gonnellina scozzese indossata a 5 anni al gilet cucito dalla nonna in occasione del giorno della laurea – carichi dunque di una storia personale. Un’autobiografia raccontata attraverso questi elementi di consumo sovente trascurati dalla nostra attenzione. Abiti che «se potessero parlare – afferma l’artista – direbbero tante cose» in quanto «l’importanza di un indumento non dipende dalla moda che lo determina ma dal valore che porta con sé». Valore che viene dichiarato dal linguaggio, da piccole frasi che danno “voce” all’oggetto, prelevato da chi desidera raccontarci, e quindi condividere, il proprio vissuto.

Il video trasmette per l’appunto tale necessità. Coglie una donna intenta nel duplice esercizio del vestirsi e dello svestirsi: ella indossa l’abito e contemporaneamente lo toglie, lo indossa con rapidità e lo rimuove con difficoltà, con facilità indossa il ricordo ma con fatica si allontana da esso. È un intreccio di sentimenti che si rafforzano con la dia‐proiezione dove una serie di fotografie di “reportage” svelano la vera storia degli abiti. Svariate fotografie danno finalmente un volto al protagonista della narrazione. Si vede dunque l’artista sola o in compagnia, da bambina o da donna, vestita con i medesimi indumenti che una volta dismessi ha deciso di porre sottovuoto, quasi a sigillarne l’esistenza.

L’uso dell’abito, del proprio abito, consente a Biancardi di testimoniare il suo essere nella vita e nell’arte. Alludere ad una presenza anche in assenza è per l’artista tracciare il filo di una storia, muoversi in essa servendosi di un simbolo. L’abito come emblema della memoria vive nelle sue creazioni riportandoci alla mente quel lavoro di scavo che, proprio attraverso l’abito usato, hanno messo in campo nelle pratiche della contemporaneità artisti come Christian Boltanski o Kaarina Kaikkonen.

Tale sollecitazione richiama una riflessione sugli odierni linguaggi dell’arte contemporanea. In tal senso durante il corso della mostra è previsto un incontro tra l’artista ed il pubblico, aperto soprattutto alla partecipazione dei giovani e delle scuole. La mostra resterà aperta fino al 4 novembre 2012.

MONICA BIANCARDI nasce a Napoli nel 1972. Frequenta l’Accademia di Belle Arti della sua città, dove si laurea in Scenografia con una tesi sperimentale sulla fotografia di teatro. Attualmente insegna Disegno e Storia del Costume a Napoli. Inizia a lavorare giovanissima per importanti registi italiani e stranieri, realizzando sue personali ricerche fotografiche che denunciano, come nel ciclo “Credere”, acquistato dalla Bibliothèque Nationale de France, un carattere antropologico. È un taglio che si accompagna sovente nelle sue fotografie ad un interesse per gli aspetti sociali, portandola ad orientare il suo sguardo tra le molteplici sfaccettature culturali del mondo occidentale e di quello orientale.

Di ciò testimonia il ciclo di opere “Orientamenti”. Molta parte ha nel suo lavoro anche il tema dei ritratti, con il quale, nel 2004, è invitata da Achille Bonito Oliva a progettare un’intera cella della Certosa di Padula per la rassegna “Le Opere e i giorni”. Uno dei lavori del progetto artistico “Aldilà”, verrà acquisito dalla nuova Metropolitana di Napoli. Sempre nel 2004 è invitata da Antonio Presti a Catania, dove realizza un racconto per immagini dal titolo “Viaggio a Librino” con lo scrittore israeliano Mejr Shalev. Nel 2005, con una delle opere del ciclo “Ritratti” vince il Premio Serrone presso la Villa Reale di Monza. In questo stesso anno organizza inoltre una performance in piazza Castello a Milano con tantissime donne intitolata “Un Abbraccio per la pace”, che ripeterà a distanza di tempo in piazza Dante a Napoli e sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme con donne arabe ed israeliane.

Tra le sue principali mostre personali sisegnalano: Subway, Superfly, Napoli 2000; Corpuscoli, performance con Gabriele Frasca e Massimiliano Sacchi, Feltrinelli, Napoli 2001; Scrittori italiani-Ritratti, Feltrinelli, Napoli 2001; Ritratto con mani, Compact Art, Barcellona 2002; Credere, Galleria Immagina, Venezia 2002; Ritratti, installazione e video, Galleria Franco Riccardo, Napoli 2003; Ritratti, Centre Cultural de Barcelona, nell’ambito di Barcelona Art Contemporary, Barcellona 2003; Ritratti, Galleria Lattuada Studio, Milano 2004; Ritratti (video) Fnac, Parigi 2004; Aldilà, Galleria Franco Riccardo, Napoli 2004; Credere, Galeria Adora Calvo, Salamanca 2005; Aldilà, Galerias de arte Las Rozas, Madrid 2005; Abbraccio per la pace (2a tappa) con Fiorella La Lumia, Galleria Franco Riccardo, Napoli/Galleria Lattuada Studio, Milano 2005; Abbraccio per la pace (3a tappa), East Jerusalem 2005; Mutamenti, Castel Sant’Elmo, Napoli 2006-2007; Monica Biancardi, Fotografia 1, Spazio Figurae, Milano 2007; Tra le immagini, Hammam, East Jerusalem 2008; Mutamenti, Kunsthaus Aarau visarte Galerie, Berna 2009; Orientamenti, Museo di Capodimonte, Napoli 2009; Tra le immagini, Museo Archeologico Virtuale, Ercolano/Museo Civico del Torrione, Forio d’Ischia, 2009-2010; Orientamenti, Lipanje Puntin- Gallery, Trieste 2010. Tra le sue partecipazioni collettive si segnalano: ...i luoghi e la memoria..., Chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, Napoli 1999; Ville et valises, École nazionale supérieure d’Architecture, Strasburgo 2000; Nero di scena, Ospedale della Pace, Napoli 2001; Metropoli, Milano Fiere, Milano 2002; Viaggio a Librino con Mejr Shalev, Fondazione Antonio Presti, Catania 2004; Le opere e i giorni, Certosa di San Lorenzo, Padula (SA), 2004; Paris.Photo, Conciergerie, Parigi 2004; Napoli Presente, PAN-Palazzo delle Arti, Napoli 2005; 100 Artists for a Museum, Casoria (NA), 2005; Da Dada a Dada, Castello Longobardo, Pavia 2006; Il viaggio di Eva, Cascina Roma, San Donato Milanese 2007; Camorra, CAM-International Contemporary Art Museum, Casoria (NA) 2008; Orientamenti, ArtVerona, Verona 2009; O’Vero, Museo Madre, Napoli 2010; Dolore (installazione), Kunsthaus Tacheles, Berlino 2011; Castello di Susans, Maravee Fàbrica, Majano (UD) 2011.

Ufficio stampa: Davide Speranza davidespes@libero.it

Inaugurazione: sabato 13 ottobre

Marte Mediateca Arte Eventi
Corso Umberto I, 137, Cava de' Tirreni (SA)
Ingresso libero

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