Per Boccini la pittura non e' una forma di conoscenza razionale, ma intuizione emotiva che egli elabora con sensibilita' e sintesi. Da qui nascono i suoi lavori con il legno, istintive trasfigurazioni di colore e forme.
Dalle fornaci per la ceramica di Albisola nasce l’attrazione e lo stimolo verso l’arte di Alessandro Boccini. Egli viene “stregato” dalla magica sorpresa generata dagli ossidi e dagli smalti usati nella cottura ad alte temperature, è amore a prima vista, che lo “trascina” (dopo varie esperienze con la ceramica) verso la pittura, interpretata ed espressa nel tempo in varie forme.
I suoi dipinti, i suoi lavori con il legno, sono istintive trasfigurazioni in cui la realtà simbolica si muta in palpabili ritmi di colore e forme. In altre composizioni l’espressività assume un profilo apertamente figurativo, stilizzato in dinamici piani cromatici.
Per Boccini la pittura non è una forma di conoscenza razionale, ma intuizione emotiva che egli elabora con sensibilità e sintesi. I suoi lavori rivelano sempre un vigoroso dinamismo, della luce, del colore, del segno, questi tre elementi nei suoi quadri non sono mai separati, ma organicamente fusi nella vibrante realtà dell’immagine.
La sua innata vocazione a sperimentare lo porta verso una espressività Matissiana.
Gli ultimi lavori sembrano usciti dal Salon D’Automne di Parigi, l’opposizione del reale nei confronti dell’astrazione è il tema delle ultime opere. Non si tratta certo di anacronistici omaggi, ma del desiderio di approfondire lo studio dell’arte del passato per rilevare e scoprire nuovi impulsi e stimoli di ricerca. La sua gestualità non deforma la “figura” ma la trsfigura attraverso la potenza del segno e del colore, con una fervida e luminosa fantasia.
Inagurazione: sabato 20 ottobre, ore 18.00
Galleria Eventi
Via Varese, 18, Grosseto, Italia
Orari: 17.30-20.00, tutti i giorni
Ingresso libero