L'arte di fare la differenza - Quotidiana aspirazione a una personale idea di normalita'. Un progetto che esplora i linguaggi dell'arte contemporanea come strumenti critici per una riflessione sulle dinamiche di inclusione/esclusione sociale.
Caterina Cassoni è un’educatrice interessata alle problematiche sociali di marginalità ed esclusione che al momento sta lavorando in un servizio di educativa territoriale per minori disabili e autistici. Ario Dal Bo è un singolare musicista ed eclettico compositore che si occupa, in maniera autodidatta, della realizzazione e montaggio video. Arianna Uda è un’artista dal percorso lineare: studio e pratica dell’arte, riflette sulla abitudini quotidiane apparentemente insignificanti, quali rappresentazione del mondo.
“Forse, un giorno, non sapremo più esattamente che cosa ha potuto essere la follia […]
resterà soltanto un enigma di questa esteriorità.” [M. Foucault, Storia della follia nell'età classica, 1976]
La normalità rappresenta per l’etica della nostra società la dimensione rassicurante, in cui la cassa di risonanza dei media ha un gioco rilevante nel creare modelli di adeguamento massificante, con la conseguente equazione per cui normale significa sano e anormale il contrario, quindi diverso/malato.
Già alla fine del XIX secolo, diverse scuole mediche indagavano il procedimento di misurazione antropometrica legandolo alle definizioni di salute/malattia. Arianna, Ario e Caterina, partendo dagli strumenti di misurazione cranica conservati al Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università degli Studi di Torino, inseguono l’obiettivo di mettere in evidenza quanto sia soggettivo e arbitrario il concetto di normalità e anormalità.
L’opera si distribuisce su due percorsi strettamente personali, ai quali gli artisti collaborano reciprocamente, per terminare in un lavoro relazionale performativo che indaga, tramite l’utilizzo della tecnica di misurazione antropica, la convenzionalità del significato di normalità. Attraverso frammenti video, Ario affronta il binomio caos/ordine. Il caos è un luogo di costrizione, un ex-manicomio, e si contrappone all’ordine delle forme della natura. Arianna, utilizzando diapositive e fotografie analogiche, procede in un’indagine intima, dando risalto alla condizione di anormalità avvertita da ciascuno.
QUOTIDIANA ASPIRAZIONE AD UNA PERSONALE IDEA DI NORMALITÀ è una delle 5 mostre, diffuse sul territorio cittadino, da L'arte di fare la differenza un progetto che esplora i linguaggi dell’arte contemporanea come strumenti critici per una riflessione sulle dinamiche di inclusione/esclusione sociale. Il progetto di Anna Maria Pecci, a cura di Arteco, con la collaborazione del Museo di Antropologia ed Etnografia - Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi e del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Torino; della Città di Torino, Direzione Centrale Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie, Servizio Disabili è stato realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo (nell’ambito del bando Generazione Creativa) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità.
Inaugurazione, venerdì 19 ottobre, ore 19
SpazioBianco
Via Saluzzo, 23 - Torino
Apertura dal martedì al venerdì dalle 16.30 alle 19.30
Ingresso libero