La mostra propone una serie di opere di piccolo formato, che, nell'ossessiva ricerca formale del linguaggio pittorico al limite fra astratto e figurativo, diventano protagoniste dello spazio espositivo, trasformandosi in una unica opera dalle suggestioni narrative, quasi cinematografiche.
Appunti di viaggio
a cura di Emma Gravagnuolo
La mostra propone una serie di opere di
piccolo formato, che, nell'ossessiva ricerca formale del linguaggio
pittorico al limite fra astratto e figurativo, diventano protagoniste
dello spazio espositivo, trasformandosi in una unica opera dalle
suggestioni narrative, quasi cinematografiche.
L'artista milanese si ripropone nella sua città a distanza di due anni
dalla sua ultima personale.
Appunti di viaggio
Piccoli tasselli della memoria, preziosi appunti di un viaggio che per non far perdere traccia di sé viene fermato sulla tela in forma di visioni-annotazioni. E' il viaggio che Alessandro Spadari racconta in queste tele accostate una all'altra a diventare un'unica opera dalla naturale evocazione narrativa e dalla suggestione cinematografica, un viaggio che ha per protagonista una natura in costante divenire e i suoi processi nascosti, le energie vitali che abitano il sottosuolo e i silenziosi cieli stellati e poi mari, le maree, i movimenti delle onde. Sono paesaggi tumultuosi, agitati, allagati da una valanga di colore e di materia che si riversa sulla tela con vitalità ed energia.
L'ossessiva ricerca formale porta Spadari a una pittura gestuale che si muove in equilibrio tra astrazione e figurazione, un equilibrio giocato sugli opposti binari del violento incrocio di colore, steso con forza a più strati sulla tela, e una massa nera smaltata - contrappunto al gesto pittorico - che diventa la zona ferma della composizione e che nel suo profilo ricorda la sagoma di una montagna, la linea dell'orizzonte, una macchia densa di petrolio'
Anche sul piano tecnico Spadari si muove su fronti contrapposti: alla presenza dell'olio, opaco, materico, arricchito da frammenti di conchiglie e granelli di sabbia, alterna smalti specchianti, masse lucide che sembrano colare in un'inarrestabile trasformazione. E ancora, all'incessante sovrapporsi di neri e grigi, sfondi dei paesaggi recenti, fa irrompere bagliori di luce, azzurri polverosi e delicati, rosa improvvisi, rossi sanguigni e squarci di bianchi purissimi. Così, a questo cromatismo impetuoso Spadari coniuga una cruda emotività espressiva, un persistente senso di sospensione dal tempo che rende le sue visioni cariche di un'atmosfera intensa e misteriosa.
Emma Gravagnuolo
Obraz
Vicolo Lavandai 4 - Milano
tel 03474350189