Orygma Ancient Shed
Milano
via Corelli, 34
WEB
Art East Milano
dal 25/10/2012 al 7/11/2012
mar-sab 15.30-19.30 o su appuntamento
347 7686415
WEB
Segnalato da

Lucio Forte




 
calendario eventi  :: 




25/10/2012

Art East Milano

Orygma Ancient Shed, Milano

Rappresentazioni artistiche marginali - perche' "irrazionali e lontane" - di Enzo Casale, Lucio Forte, Giuseppe Giacobino, Vincenzo La Greca, Domenico Lombardo, Nairo', Andrea Renda, Fabio Sampo' e Lorenzo Violante.


comunicato stampa

a cura di Lucio Forte

La mostra comprende le opere di: Enzo Casale, Lucio Forte, Giuseppe Giacobino, Vincenzo La Greca, Domenico Lombardo, Nairò, Andrea Renda, Fabio Sampò e Lorenzo Violante. L'evento si protrarrà fino al giorno Giovedì 8 Novembre, dal Martedì al Sabato dalle ore 15:30 alle ore 19:30 o su appuntamento. Ingresso libero.

Testo critico

Art East Milano nasce dall'idea di esibire rappresentazioni artistiche marginali perchè irrazionali, lontane e creative, con spesso un biglietto di sola andata per l'oblio, riconducendosi ad un'espressione figurata dei luoghi della città. La città vissuta nelle sue specificità locali, la periferia, la periferia intesa come luogo dell'emarginazione, della devianza, dell' inquinamento, piuttosto che dell'estrapolazione dalla convenzione, la periferia intesa quindi come metafora, come oltrepassamento del paradosso logico e linguistico.
Un luogo della città dove si può ricercare l'originalità, l'origine che non è più al centro, che non è mai stata al centro.
L'uomo continua a considerarsi al centro dell'universo, e quindi pensa che nel centro si possano trovare anche le risposte ai grandi quesiti della storia relativi all'origine appunto. L'origine semplicemente non c'è. O meglio non ha senso creare domande che esprimono già in sé, intrinsecamente, l'impossibilità di una risposta, in quanto in una logica di causa-effetto nulla può essere posto prima del tutto, se non il nulla stesso. La periferia è multipla ed eterogenea, perchè non unica e centrale, è quindi complessa ed eclettica è quindi più vicina alla natura dell'universo.

In questa rassegna abbiamo artisti di spessore, ma tutti rappresentano un momento atipico delle loro menti, un momento che è genesi di produzioni artistiche rocambolesche, ai margini, espressioni piene perchè intrise di "sangue" versato per raccontare ed affermare il gesto espressivo, quindi loro stessi, che non sono più protagonisti sotto i riflettori ma combattono nella strada, insanguinati nell'asfalto della periferia. Questo è l'Est della metropoli. La parte periferica del nostro pensiero.
Questo è Art East Milano.
Lucio Forte 2012

Artisti

Enzo Casale artista romano, classe 1960, si è diplomato presso il liceo artistico di Latina e laureato presso l'Accademia di Belle Arti (indirizzo Pittura) e l'Accademia di Costume e Moda di Roma.
Nel 2003 si dedica a tempo pieno alla pittura i colori diventano ghiacciati, indefiniti, quasi polverosi.
Nel 2005 la sua prima personale a Roma in via della Croce e l’anno dopo a Fondi nella Giudea, e una collettiva in via della Conciliazione “Arte contemporanea per l’A.P.A.I.” a Natale 2007 espone in una collettiva di artisti italiani e greci a New York.
Nel 2008 vince il premio Pittura alla Biennale delle Arti dell’Unità d’Italia, una mostra personale a San Remo e collettive Roma, Genova e Caserta per la giornata del Patrimonio Europeo, promossa dall’AMACI e sponsorizzata dalla Presidenza della Repubblica e la IV giornata del Contemporaneo sempre promossa dall’AMACI.
Nel 2009 partecipa a due mostre a Berlino “A better Word” e “4Your Eyes & not only” e una collettiva nel real sito di San Leucio a Caserta “Human Rights?” sponsorizzata da Hamnesty International. Nel 2010 due collettive a Napoli e Torino.
Nel 2011 realizza per la Mavian una collezione uomo-donna di abbigliamento per l’autunno/inverno 2011/12 firmata v2m by Enzo Casale.

Lucio Forte, Milano 1970, laureato in Architettura con Corrado Levi al Politecnico di Milano.
Pittore autodidatta, lavora con tutte le tecniche prediligendo un approccio sperimentale ed onirico la cui interpretazione è affidata a posteriori allo spettatore. La sua poetica vive di varie influenze riconducibili alla fantascienza, al futurismo, all'espressionismo, al surrealismo ed all'action painting.
Hanno pubblicato recentemente a proposito della sua attività artistica: Il Giorno, Il Corriere della Sera, Il Giornale, La Repubblica, Il Corriere di Como, Il Corriere del Ticino e l'Osservatorio Culturale del Ticino.
Tra le principali attività e rassegne ricordiamo:
2012 - Collettiva di fine estate, Galleria Mosaico, Chiasso con opere di Daniel Spoerri, Attilio Forgioli, Eli Riva, Serge Brignoni.
CD cover "Campi Sonori, musica contemporanea" con composizioni di Ennio Morricone e Franco Mannino.
2011 - CD cover "Around Rock" con brani di Modà, Afterhours, Caparezza, Almamegretta e "Italia Noir" '70 italian's criminal movies con composizioni di Franco Micalizzi ed Ennio Morricone
2004 - Iscrizione all'Ordine professionale degli Architetti della Provincia di Milano
1996 - Menzione speciale nel concorso "Cento anni di nuvole" celebrativa del centenario del fumetto, giuria composta da Vincenzo Mollica, Giorgio Cavazzano ed altri.
1994 - Le città immaginarie, Politecnico di Milano con opere di Andrea Pazienza e Tanino Liberatore
1992 - Esposizione internazionale dell'artigianato e dell'arte applicata, Casa della Cultura, Bratislava
1977 - Premiato nel concorso "La Foglia", Comune di Milano.

Giuseppe Giacobino, Napoli 1970. Personaggio poliedrico attivo in tutti gli ambienti artistici milanesi sia come curatore che come artista, utilizza la videoarte come strumento di superamento della contingenza spazio/temporale del soggetto umano attraverso una sperimentazione su ciò che egli definisce come videogestualità.
Giuseppe Giacobino: "Questa ricerca artistica a cui ho dato il nome di “videogestualità”, proviene dall’analisi della finzione/funzione rappresentativa della cinematografia e della videoarte. Il mio scopo, in questo ciclo di lavori, è quello di “registrare” la spazialità. Di “concretizzarla”. Di “presentarla” come soggetto del video. Sia nella messa in opera filmica che nell’idioletto della videoarte , quello che viene prodotto è una volontà di espressione (un linguaggio)".

Vincenzo La Greca, Milano 1971. All' età di 12 anni armato di matite colorate, realizza un piccolo cartone animato.
Nel '90 completa gli studi come grafico pubblicitario al Kandisky di Milano, continua poi gli studi presso la scuola d' arte del Castello Sforzesco di Milano specializzandosi nel campo dell'illustrazione.
Rimane fondamentale la formazione totalmente autodidatta costituita dall'utilizzo di più tecniche e sperimentazioni, ispirato dal contesto urbano della periferia mianese.
Nel '92 partecipa a più progetti in collaborazione con altri artisti, lasciando il proprio segno sui muri della città, partecipa a mostre collettive presso il Politecnico di Milano realizzando un murales tuttora esistente e divenuto identificativo dell'ateneo.
Senza limiti e con estrema curiosità, si cimenta su qualsiasi tipo di supporto e materiale: stoffa, carta di riso, specchi, mobili, automobili, serbatoi, caschi, pelli per percussioni. Realizza tatuaggi, illustrazioni, vignette satiriche ed i disegni per una graphic novel pubblicata nel 2000 dal centro culturale Primo Moroni di Milano.
Dal '98 in seguito ad alcuni viaggi, prima a Città del Messico, dove scopre una passione per Diego Rivera, e poi in Marocco comincia a maturare un proprio stile, che dal murales approda ad una pittura introspettiva che dopo anni di attività raggiunge oggi il suo totale coronamento espressivo.
Nella sua ultima collaborazione, con l 'artista Architetto Lucio Forte, sperimenta le tecniche della pittura astratta, utilizzando, materiali di recupero di ogni sorta, dai supporti sui quali dipingere alle vernici e a molto altro, dando vita ad una importante e suggestiva sperimentazione in campo materico.

Domenico Lombardo, Milano 1972. Diploma di maturità artistica negli anni 90, si iscrive alla Facoltà di Architettura frequentata per tre anni, poi abbandonata per dedicarsi all' arte contemporanea.
Domenico Lombardo sta sviluppando un percorso artistico che lega nella tela due linguaggi: uno grafico, quasi iconico, l'altro verbale. Le opere che presenta l'artista giocano su questa interdipendenza dinamica che si mette a fuoco o si indetermina a seconda del punto di osservazione dell'opera o meglio a seconda della distanza.
Difatti questi dipinti ricordano le immagini virtuali costituite da innumerevoli piccoli punti che definiscono delle forme bidimensionali, che però svanirebbero qualora venissero osservate con una metaforica lente di ingrandimento. Cosa potremmo osservare allora? Una serie di pixel a cui possiamo dare un significato soggettivo. Lombardo ,invece, ha voluto dare un significato univoco e convenzionale ai punti che costituiscono le immagini rappresentate nelle sue opere. Infatti non sono i pixel a definire il dipinto ma le parole, righe di parole che come in una matrice esprimono un codice, un codice a noi molto familiare quello del linguaggio verbale. Sono immagini ispirate alla Pop Art ma intrise e contaminate dalla computers graphics in un interessante intreccio dinamico.
Per l'artista tutto diventa espressione di arte libera, nell'era della globalità, dove "tutto" è alla portata di tutti, dove l'unica energia vitale è la frenesia che trascina gli individui in un susseguirsi di giorni tutti uguali in un continuum che non da spazio mai ad una pausa riflessiva.

Nairò, Milano 1969. Artista milanese doc, cultore e teorico dell'arte del '900 da cui ne estrapola un approccio informale ed istintivo tutt'altro che teorico, ma sempre riconducibile come posizionamento, ricollocamento, rivisitazione e completamento dei parametri storico critici, dei capisaldi pittorici incisi sulle pietre miliari del cammino dell'arte.
Attivo nel gruppo artistico Antirombo, presenta 4 opere prodotte nel 2012.

Andrea Renda è nato a Novara nel 1973. Ha conseguito il diploma a Novara presso il Liceo Artistico Statale Felice Casorati e ha frequentato per un breve periodo l'Accademia di Belle Arti di Brera.
Usa diverse tecniche pittoriche e grafiche: matita, acquarello, penna ed acrilico. Conosce le basi della scultura, soprattutto la creta o argilla ed il gesso e l'uso del negativo e del positivo. Oltre la tela come superficie usa vari tipi di supporti cartacei a seconda delle diverse tecniche grafiche e pittoriche.
Ha partecipato a varie mostre ed estemporanee a Venezia, Novara, Varese, Palermo, Piacenza presso la Galleria "La Spadarina" e a Milano alla Galleria Modigliani.

Artista piemontese classe 1976, con alle spalle un ottimo curriculum artistico, presenta alcune opere fantastiche e suggestive: una realtà fredda e dettagliata che sprofonda in un blu siderale, scenografia di figure umane rosso carminio sospese in un contrasto cromatico tale da indurre domande e riflessioni sul fine delle loro esistenze e del loro agire. Opere che comunque non hanno bisogno di presentazioni ma semplicemente di essere viste per destare stupore.
Ricordiamo tra le principali rassegne a cui ha partecipato l'artista:
2011 - 54° Edizione della Biennale di Venezia-Padiglione Italia Torino Esposizioni curata da Vittorio Sgarbi
Copertina del libro "Oltre l'attesa" di Rossana d'Ambrosio, Edizioni Angolo Manzoni
2010 - Galleria Micrò Piazza Vittorio Veneto Torino, mostra personale “Attese”
2003 - Comune di Bondeno, Pinacoteca Civica Galileo Cattabriga, mostra personale
2002 - Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea Piombino
2002 - Castello di Macello esposizione dedicata alla casa automobilistica Ferrari.

Lorenzo Violante, Milano 1961, diplomato al liceo artistico statale di Milano nel '78.
Ha iniziato il proprio percorso lavorando per l'agenzia "centro k", ex studio grafico della Kartell e per l'illustratore giapponese Kenji Sumura.
Successivamente vive una lunga esperienza e sperimentazione artistica lavorando come grafico, illustratore, decoratore e restauratore e variando continuamente nello stile e nelle tecniche: olio, aerografo, acquarello, smalto.
Si fa conoscere al pubblico poi, però, come pittore astratto-informale, genere secondo l'artista più consono ad una realtà milanese, affascinato dalle correnti del '900 in particolare dal movimento fauve, e da artisti quali De Stael e Pollock.
Ha esposto a Milano e fuori in librerie, locali ed altri spazi pubblici tra cui ricordiamo la Galleria Studio Lemmi, La Biblioteca civica di Rovereto, la sede BNL di via Moscova, La biblioteca Bicocca oltre che nel proprio studio in Corso Garibaldi.

Opening con buffet 26 ottobre ore 18:30-23:30

Orygma Ancient Shed
via Corelli, 34 - Milano
Orario: mar-sab 15.30-19.30 o su appuntamento

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Lucio Forte
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