Isteofimia. Un progetto espositivo ragionato sullo spazio della galleria partendo da quello urbano, ovvero l'ambiente abituale dello street artist.
Testo di SIMONE PALLOTTA, curatore
Borondo é uno street artist e questa è la sua prima personale italiana in galleria ora vi prego, per chi di voi fosse tentato, non perdetevi nella disputa strada-galleria, tra approccio urbano e inadeguatezza galleristica, proviamo a capire ciò che vediamo. Ricominciamo a verificare la qualità, ad approfondire la capacità di ragionare di questi artisti, sforziamoci di interpretare e di immedesimarci nel loro lavoro. I contesti rimangano contesti, la strada e la galleria spazi da occupare sempre e comunque.
Credetemi, saper dialogare con la gente prescinde dallo spazio in cui avviene, è la gente che fa la differenza, voi che assorbite i gesti, i segni e i significati che l’opera propone, mettiamola così. Vediamoci a ground zero, ricominciamo dagli artisti. La profondità del lavoro di Borondo illumina questa mostra con la stessa luce della strada, ma soprattutto illumina il ragionamento sulle rinnovate potenzialità di interrogare l’arte. Sto parlando di un ventiduenne che attraverso le pratiche di arte urbana contemporanea, ci parla dall’interno del regime d’incontro intensivo elevato a potenza di regola del nostro contemporaneo. Non credo di essermi spiegato, ma d’altronde non avete visto il lavoro, io si. Fidatevi.
Quello che mi ha sorpreso di Borondo é che il suo lavoro si basa su un’estetica classica espressa attraverso un linguaggio ultra-contemporaneo ma allo stesso tempo antico, anzi primordiale. Borondo graffia e non è un eufemismo, in qualche modo Borondo mi fa venire in mente Basquiat, non il lavoro di Basquiat, ma lui, l’artista e non è una cosa che si scrive con leggerezza.
Quello che Borondo mette in mostra alla 999 é un progetto espositivo ragionato sullo spazio della galleria partendo da quello urbano che gli consente di piazzare tutto il suo carico di esplosivo sotto la definizione di street art e accendere la miccia con il fuoco di una ricerca che nasce nelle strade delle città. Questo succede quando in galleria l’artista riesce a distillare le essenzialità, quando porta in galleria il ragionamento inseminato dalla strada. Non il supporto fa l’artista, ma quello che dice, ovunque lo dica.
In occasione delle mostra, Lorenzo Marsili e Valeria Cicala, organizzatori di Lungo il Tevere Roma, la più grande e importante manifestazione estiva romana consegneranno all'artista l'LTR ART AWARD il premio annuale che hanno istituito come riconoscimento all'artista urbano che si é distinto per unicità, qualità e rispetto della città.
P.S. Solo il giorno dell’inaugurazione troverete un piccolo foglio scritto da me e Borondo, vi parleremo dell’opera, vi parleremo di uomini e di arte.
www.999gallery.com
vernissage 27 ottobre ore 19.00
999Contemporary
via Alessandro Volta, 48 - Roma
Aperti dal Lunedì al Sabato dalle 15.30 alle 20.00