Associazione Culturale Dello Scompiglio
Gian Maria Tosatti
Damir Ocko
John Cage
Marco Di Castri
Roberto Masotti
Claire Guerrier
Carl G. Beukman
Angel Moya Garcia
Cecilia Beitoni
In occasione dell'inaugurazione del nuovo spazio Gian Maria Tosatti presenta un'installazione site specific in cui il tema centrale e' l'identita' dell'individuo e gli enigmi che la definiscono; con un video di Damir Ocko. Attraverso lo SPE, l'attivita' si sposta negli spazi interni con spettacoli e performance fino alla primavera 2013.
Dopo cinque anni di attività nei luoghi esterni della Tenuta, come la Collina dell'Uccelliera, il Parco e la Cappella, raggiungiamo un nuovo traguardo, unendo il fuori al dentro, l'aperto al chiuso, in un cerchio che si chiude e che apre ad una cultura composita, fornendo ispirazione per il lavoro dell'artista, individuo che crea al di là delle classificazioni di genere.
Lo SPE - Spazio Performatico ed Espositivo Dello Scompiglio è una struttura flessibile realizzata secondo i più aggiornati criteri di bioarchitettura, composta da una sala di 120 posti e Spazi Espositivi sotterranei di 500 metri quadrati, con sale prove e bookshop. Attraverso lo SPE, gli impulsi Dello Scompiglio si spostano negli spazi interni fino alla primavera 2013, momento in cui si renderà finalmente palpabile il progetto culturale Dello Scompiglio con la coesistenza di spazi esterni e interni e la presentazione della Trilogia completa Tesorino perché hai perso? | Riflessi in bianco e nero | Kind of Blue, diretta da Cecilia Bertoni, che ruota intorno al tema del perdere e del vincere e della loro relazione con il tempo in tutte le sue dinamiche.
Programma:
Gian Maria Tosatti
Spazio #06
a cura di Angel Moya Garcia
In occasione dell'inaugurazione dello SPE, Spazio Performatico ed Espositivo, nella Tenuta Dello Scompiglio, Gian Maria Tosatti presenta Spazio #06, ultima installazione site specific del ciclo "Le considerazioni sugli intenti della mia prima comunione restano lettera morta" in cui il tema centrale è l'identità dell'individuo e gli enigmi che la definiscono.
Uno spazio mentale in cui viene proposto un enigma senza una soluzione apparente. Un naufragio del ricordo in cui si evidenzia il riconoscimento di una realtà dell'essere che si concede solo come resto.
Lo spazio è una visione estrema e familiare al contempo. Un'ipotesi di altrove che non può essere che nel fondo di ognuno di noi, dove l'architettura dell'essere riproduce le forme semplici su cui abbiamo imparato a prendere le misure dell'esistenza, combinandole però in enigmi complessi. Le forme familiari diventano allora elementi analoghi, metafore attraverso cui sfondare la limitatezza della ragione e raggiungere il fondo della ferocia con cui il tempo e gli altri corpi spogliano tutto ciò che l'uomo cerca di trattenere.
Se l'installazione Spazio #03 (the dreamers), all'interno della mostra permanente "Il cimitero della memoria" negli spazi esterni della tenuta, nasceva dalla (con)fusione, trasformazione e manipolazione che le immagini del passato generano nel presente come enigmi al livello del pre-conscio; in Spazio #06, Gian Maria Tosatti costruisce un dispositivo in cui il visitatore non può rimanere spettatore di se stesso, né turista dell'intimo, bensì diventa straniero nella propria realtà quotidiana. Un meccanismo articolato che provoca un paradosso tra l'attrazione verso un ambiente domestico accessibile e l'avversione causata dalla sua inafferrabilità, se non come ombra o simulacro di se stesso.
La dimensione rassicurante dei pochi mobili disposti su una pedana di marmo diviene più straniante a ogni passo, più incerta a ogni sguardo e più onirica a ogni ticchettio dell'orologio a pendolo, che modula la presenza nello spazio ed evidenzia l'estrema solitudine della percezione. In questo modo, la rivendicazione della presenza del passato nel presente viene messa in discussione attraverso la fragilità dei ricordi, che si dileguano silenziosi, in attesa di diventare irrimediabilmente polvere.
ingresso:
solo mostra euro 5,00
fino al 21 dicembre l'ingresso include anche la visione del video di Damir Ocko
in abbinamento agli spettacoli accesso alla mostra e al video è incluso
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John Cage: 4'33" Lezione sui funghi
direzione artistica Antonio Caggiano
ore 16.00 e ore 19.00
MusiCircus
di John Cage
Ensemble di generi musicali diversi, jazz, rock, funk, classica, pop,
suonano simultaneamente negli spazi dello SPE
Alla base del MusiCircus di Cage c'è la volontà da parte del compositore statunitense di liberarsi dell'intenzionalità attraverso la moltiplicazione delle intenzioni. Come spiega bene egli stesso "per circo intendo diversi pezzi eseguiti contemporaneamente, invece che uno alla volta. Perchè osservata da un particolare punto di vista, la musica è semplicemente l'arte di focalizzare l'attenzione su una cosa alla volta.
Nei miei lavori recenti, all'incirca a partire dal '68, ho tentato di non focalizzare l'attenzione su una cosa alla volta utilizzando questo principio che chiamo del musicircus nell'avere molte cose che procedono contemporaneamente".
Per l'inaugurazione dello SPE, insieme al video in prima visione di Marco Di Castri H.C.E. Jhon Cage a Torino, all'installazione CAGEmobiles di Roberto Masotti e al video di Damir Ocko The Moon shall never take my Voice, si è scelto di proporre al posto di musiche di Cage, già presenti nei numerosi concerti della rassegna a lui dedicata e per creare un rapporto forte col territorio, "la musica del presente" proposta da gruppi di generi musicali diversi che si esibiranno contemporaneamente negli spazi dello SPE, creando una sonorità spaventosa, ma allo stesso tempo rassicurante, che una raffinata regia del suono renderà sempre cangiante.
Damir Ocko
The Moon shall never take my Voice
HD video / 19'16" / sound / color / 2010
in collaborazione con la Galleria Tiziana di Caro, Salerno
Il video è interpretato da una donna, che si esprime con l'alfabeto muto, quindi attraverso gesti. Ognuno di questi gesti è cadenzato da un suono. La sceneggiatura si compone di tre canzoni, scritte da Damir Ocko seguendo diverse suggestioni.
La prima canzone narra una storia il cui protagonista è Gustav Mahler, la seconda ha come protagonista John Cage, durante la visita che fece alla "Silent Chamber" presso l'Università di Harvard, mentre l'ultima canzone segue il percorso di Neil Armstrong verso la luna. Queste tre canzoni, sebbene interpretate secondo i dettami dell'alfabeto muto, sono accompagnate da una colonna sonora, fatta di suoni sordi, che compongono una melodia evocativa che richiama idee, persone, accadimenti, un complesso (e completo) discorso in cui, nonostante il tracciato significante si manifesti diversamente dalla consueta narrazione, rimane una precisa traccia di esperienze e suggestioni.
Il video sarà visibile sino al 21 dicembre 2012.
Marco Di Castri
H.C.E. John Cage a Torino, 2012
documentario sul Festival dedicato a John Cage nel maggio 1984.
Brani da Branches, Muoyce, Sonatas and Interludes e un'intervista a John Cage.
in collaborazione con la rivista [Dia•foria
prima visione
Roberto Masotti
CAGEmobiles
Looking for Cage
Greco/Lamattina/Masotti
Open Cage, live excerpts
Solitudine da Camera # 1 e #2
installazioni
di Cecilia Beitoni, Claire Guerrier e Carl G. Beukman
Solitudine da Camera #1 e Solitudine da Camera #2 sono due installazioni work in progress che precedono la realizzazione del lavoro finale che sarà inaugurato il 28 giugno 2013 in un metato appena restaurato nella Tenuta Dello Scompiglio
Nella Tenuta saranno, inoltre, visitabili le installazioni del Premio "Portali Dello Scompiglio"#1: di Francesca Banchelli, Ettore Favini/Antonio Rovaldi e Valentina Lapolla,
la mostra collettiva Il Cimitero della Memoria e le opere di Jannis Kounellis, Maurizio Nannucci e Alfredo Pirri.
informazioni e prenotazioni:
Associazione Culturale Dello Scompiglio tel. 0583 971475 - 338 7884145 info.ac@delloscompiglio.org
ingresso libero
sono consigliate calzature sportive
non sono ammessi cani
Osteria Cucina Dello Scompiglio
l'osteria, subito fuori le mura della Tenuta, sarà sempre aperta dando la possibilità di pranzare, fare merenda, prendere l'aperitivo o cenare nei suoi spazi interni ed esterni informazioni e prenotazioni: 0583 971473 - 338 6118730
Inaugurazione SPE - Spazio Performatico Espositivo 27 ottobre ore 10.00
Tenuta Dello Scompiglio
via di Vorno, 67 - 55012 Vorno, Capannori (LU)
orari apertura:
dal martedì alla domenica dalle ore 14:00 alle ore 18:00 oppure su appuntamento
nei giorni di apertura serale dalle ore 14.00 fino a inizio spettacolo
chiusura festività: dal 24 dicembre 2012 al 1 gennaio 2013