Ricavata all'interno di un bacaro, di per se' uno spazio ad hoc veneziano, vi e' una esposizione in miniatura di frammenti visivo-testuali. Site-specific e time-specific sono le principali corde pizzicate da questa operazione noumenica, che sembra uscire da pagine sofisticate di moda e design, con un gusto per gli spazi piccoli, per gli anfratti rimaneggiati e arredati con concetti d'arte.
_In margine all'ambito supervisibile della Biennale (ma non per negarlo)
viene presentato un intervento che va oltre lo zero della visibilità ,
nel senso di un sottozero, richiedendo forme di carità critiche.
Il risultato non è la parabola della crisi creativa, perchè il ''giovane artista'' è appena agli inizi. E' il contesto forte a trascinare con sè la sua sorte, comunque, soprattutto se benevolo.
_Ricavata all'interno di un bacaro, di per sè uno spazio ad hoc veneziano,
vi è una esposizione in miniatura di frammenti visivo-testuali.
Site-specific e time-specific sono le principali corde pizzicate da questa
operazione noumenica, che sembra uscire da pagine sofisticate di moda e design,
con un gusto per gli spazi piccoli, per gli anfratti rimaneggiati e arredati con
concetti d'arte. In realtà , ha il retrogusto del semiserio, per il solito sospetto di una malcelata ''strategia''. Lo spettacolo dell'arte (o il suo contrario) è generosamente profuso in vicinanza negli arsenali, nelle corderie ... rubarne una frazione di intensità e transitorietà : giocare sul tempo-luogo a Venezia non può dirsi soltanto come moda.
Bancogiro
Rialto - Campo San Giacometto 122
Venezia