Giochi sull'acqua e tauromachie. I suoi bronzi, rigorosamente classici nell'impostazione, sono variazioni sul tema degli antichi reperti archeologici. I dipinti mostrano luci velate e colori notturni.
Roberto Valisi nasce come scultore dalle forme solide e classiche che ora ci seduce anche con una pittura sfuggente, inquieta, vibrante, gremita di segni e di sogni dietro cui si nasconde una strenua lotta sotterranea.
I suoi bronzi, rigorosamente classici nell’impostazione, non sono mai una vera negazione della forma, piuttosto variazioni sul tema degli antichi reperti archeologici.
I dipinti, invece, mostrano luci velate, nebbiose, colori notturni, paludosi, che fanno pensare a boschi infestati da fate crudeli. La realtà, attentamente ricostruita nella scansione degli spazi, è come immediatamente negata.
La solidità dell’immagine va liquefacendosi: i boschi si smontano, colano fuori dalla tela, diventano ibrido tra vegetazione e acqua.
Il senso di mistero, di qualcosa di non detto, di una vibrazione minacciosa sottotraccia, è forse la cifra più immediata e affascinante nella pittura di Roberto Valisi.
E poi ci sono le tauromachie: la guerra si disputa tra l’animale – possente, spesso dipinto in rosso sangue – e l’uomo, ancora una volta, lotta tra istinto e ragione.
Alessandra Redaelli
inaugurazione 31 ottobre ore 18.30
Galleria Previtali
via Lombardini, 14 - Milano
Orario: mar-sab 16.00-19.30
Ingresso libero