Partendo dal suo interesse per la figura di Hendrik Andersen, la mostra 'AnderSennoSogno' e' concepita come un viaggio alla riscoperta di opere meno note di Ontani senza un intento retrospettivo, ma come un'avventura nell'immaginario dell'artista. Sono esposte tutte le maschere musicali che ha prodotto a Bali negli ultimi 15 anni, un grande costume di seta e molti dei suoi primi lavori risalenti alla meta' degli anni '60 e inizio '70.
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a cura di Luca Lo Pinto
A distanza di quasi dieci anni dall’ultima personale in un’istituzione a Roma, il Museo Hendrik Christian Andersen presenta dal 22 novembre 2012 al 24 febbraio 2013 la mostra “AnderSennoSogno” di Luigi Ontani, uno dei più influenti e importanti artisti della scena italiana e internazionale.
Il Museo Andersen, museo satellite della Soprintendenza alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e contemporanea, è una casa museo situata nel centro della città di Roma dove sono conservate le opere dello scultore e pittore Hendrik Christian Andersen. La collezione è quasi interamente dedicata al progetto utopico di un Centro Mondiale per la Comunicazione, sede internazionale per un perenne laboratorio di idee in tutti i campi del sapere. Partendo dal fascino e interesse dell’artista per le opere conservate nel museo e per la figura di Hendrik Andersen, la mostra AnderSennoSogno - curata da Luca Lo Pinto - è concepita come un viaggio alla riscoperta di opere meno note di Luigi Ontani senza un intento retrospettivo, ma come un’avventura all’interno dell’immaginario dell’artista in un percorso scandito in ritmi, tempi e spazi diversi.
Al piano terra, nello studio gipsoteca, saranno esposte per la prima volta al completo tutte le maschere musicali prodotte a Bali nel corso degli ultimi quindici anni in un allestimento speciale. Le maschere, infatti, saranno disposte sulle monumentali statue di Andersen, che si animeranno fungendo da particolari piedistalli. Per l’occasione l’artista ha coinvolto in una collaborazione eccezionale Charlemagne Palestine, uno dei maggiori esponenti della musica d’avanguardia nonché uno dei più originali performers e artisti della scena americana degli anni 60 e 70. Palestine concepirà una colonna sonora ad hoc per l’installazione dove farà “suonare” ciascuna maschera attraverso la rielaborazione delle registrazioni delle singole maschere performate da Ontani.
Nell’altra sala al piano terra, “la galleria”, sarà invece esposta un’unica opera. Un grande costume di seta, decorato a partire dalle fantasie dell’artista, dialogherà scenograficamente con l’architettura della sala. Al piano superiore si articolerà, tra le diverse stanze, un vero e proprio excursus tra le prime opere prodotte da Ontani risalenti alla metà degli anni sessanta e inizio settanta. Veri e propri esperimenti, alcuni dei quali inediti, che offriranno la possibilità di scoprire un lato nascosto di uno degli artisti più riconosciuti del nostro tempo e punto di riferimento per molte generazioni di artisti che l’hanno succeduto.
In occasione della mostra sarà prodotta una pubblicazione concepita come un ibrido tra catalogo e libro d’artista, un’edizione (una serie di posters in edizione limitata) e un multiplo (33 t-shirts disegnate a mano direttamente dall’artista).
Il viaggio di Luigi Ontani è cominciato in un tempo lontano e continua ancora oggi. Un viaggio alla ricerca di un’immagine, di un’identità talmente ricercata quanto facilmente abbandonata per approdare ad un mondo di nuovo fatto di parentesi e non di punti. Talmente ghiotto di sé da mangiare perfino la sua ombra. Il suo corpo appare e scompare in mille storie e in tanti personaggi abitando in mondi dove il limite tra la realtà e la fantasia sembra scomparire. Il desiderio di evadere dal mondo in cui è nato lo spinge a crearne tanti, diversi, ideali, così desiderati da diventare reali.
Per mettere i punti sulle O, ho deciso di aprire i bauli dell’infanzia per mostrare i giochi del giovane Luigi. Giochi che visti con gli occhi da adulti diventano seri. Storie che si fanno Storia.
(Luca Lo Pinto)
Grazie a Fondazione Nomas e una collezione privata
Ufficio stampa
Elena Casadoro m 334 8602488 elena@casadorofungher.com
Inaugurazione 21 Novembre ore 18.30
Museo Hendrick Christian Andersen della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma
via Pasquale Stanislao Mancini 20, 00196 Roma
Orari: da martedì a venerdì h. 9.30- 18.30 (ingresso fino alle 18); Sabato e domenica, 9.30 – 19.30 (ingresso fino alle 19.00)
Giorno di chiusura: lunedì
Chiusure annuali: 25 dicembre 2012, 1 gennaio 2013
Ingresso: gratuito
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AnderSennoSogno
Luigi Ontani
curated by Luca Lo Pinto
From 22nd November 2012 to 24th February 2013, almost ten years since Luigi Ontani’s last solo show in a Roman public institution, the Hendrik Christian Andersen Museum is hosting the exhibition AnderSennoSogno featuring the works of this influential, major artist on the Italian and international scene.
A satellite gallery of the Soprintendenza alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAM), the Andersen Museum is a house-museum situated in the centre of Rome, where the works of the sculptor and painter Hendrik Christian Andersen are kept. The permanent collection is almost entirely devoted to Andersen’s utopian project of a “World Centre of Communication”, a kind of permanent workshop of ideas in all fields of knowledge. Starting from Luigi Ontani’s fascination and interest in the works in the museum and the figure of Hendrik Andersen, the exhibition AnderSennoSogno – curated by Luca Lo Pinto – is conceived as a kind of journey to rediscover Ontani’s less well-known works without aspiring to be a retrospective. Rather the show is simply an adventure in the artist’s imaginary world, along a path shaped by various rhythms, times and spaces.
In the Gipsoteca, on the ground floor, all the musical masks produced in Bali over the last fifteen years will be shown in a special installation. Exhibited for the first time in their entirety, the masks will be arranged on Andersen's monumental statues, which will thus be given a new lease of life as very special pedestals. For the occasion, the artist has sought the collaboration of an exceptional musician, Charlemagne Palestine, a leading exponent of avant-garde music and one of the most original performers and artists on American scene in the 1960s and ‘70s. Palestine will compose an ad hoc soundtrack for the installation, in which each mask will “play” through the re-elaboration of the recordings of the individual masks made by Ontani.
The other ground-floor room, the “gallery”, will host only one work: a large silk costume, decorated by the artist's fantasies, will dialogue in theatrical style with the architecture of the room.
Installed in the various first-floor rooms is a thoroughgoing itinerary exploring Ontani’s early works, dating from the mid-1960s and early 1970s. These experimental works, some previously never exhibited, offer the opportunity to discover a hidden aspect of one of the best-known artists of our time and a model for many subsequent generations of artists.
In concomitance with the exhibition, a publication, conceived as a hybrid of a catalogue and artist’s book, will be produced, along with a limited edition series of posters and a multiple (33 T-shirts hand-drawn by the artist).
Luigi Ontani’s journey began way back in a distant time and continues today. It is a journey in search of an image, of an identity, as ardently sought after as it is easily abandoned in order to reach a world once more made of parenthesises and not fixed points. Hungering so much after self that it even consumes its own shadow. His body appears and disappears in thousands of stories and in so many characters living in worlds in which the boundary between reality and fantasy seems to vanish. The desire to escape from the world we are born into drives him to create many different, ideal worlds that are so fervently desired as to become real.
To cross my t’s and dot my O’s, I decided to open up childhood’s trunks and show the games of the young Luigi. When seen through the adult eyes, those games become serious. Stories that make History.
(Luca Lo Pinto)
Thanks to Fondazione Nomas and a private collection
Press offices:
Elena Casadoro m 334 8602488 elena@casadorofungher.com
Opening November 21 2012 h. 6.30pm
Hendrick Christian Andersen Museum
via Pasquale Stanislao Mancini 20, 00196 Rome
Opening hours: From Tuesday to Friday 9.30 am - 6.30 pm (admission until 6 pm)
Saturday and Sunday, 9.30 am - 7.30 pm (admission until 7 pm)
Closed: Mondays
Holiday closures: 25 December 2012, 1 January 2013
Admission free