Piero Addis
Dario Arcidiacono
Francesco Bandini
Sara Baxter
Thomas Berra
Ana Cabello
Massimo Caccia
Cristiano Cascelli
Francesco De Molfetta
Enzo Forese
Lorenzo Garattini
Halfred
Angelo Jelmini
Lorenzo Mariani
Luis Molteni
Mr. Degi'
Pao
Albert Pinya
Sam Punzina
Shanti Ranchetti
Annarita Serra
Tiziano Soro
Damiano Spelta
Giuseppe Veneziano
Rossella Farinotti
Una nuova "Bond Street", la via londinese in una realta' da fiction come quella del cinema. 24 artisti in mostra: dipinti, piantine, installazioni, sculture, fanzine, disegni, oggetti e un montaggio di spezzoni cinematografici.
A cura di Rossella Farinotti
Federica Ghizzoni, con la partnership di Heineken, mette in mostra 24 artisti: Piero Addis, Dario Arcidiacono, Francesco Bandini, Sara Baxter, Thomas Berra, Ana Cabello, Massimo Caccia, Cristiano Cascelli, Francesco De Molfetta, Enzo Forese, Lorenzo Garattini, Halfred, Angelo Jelmini, Lorenzo Mariani, Luis Molteni, Mr. Degrì, Pao, Albert Pinya, Sam Punzina, Shanti Ranchetti, Annarita Serra, Tiziano Soro, Damiano Spelta e Giuseppe Veneziano.
Ecco che, all’interno dello spazio della galleria, pittura, scultura, collages, installazioni, lavori grafici, disegni e dipinti, convivranno grazie ad artisti, diversi per stile e generazione, che, prendendo spunto dalla figura dell’agente e della sua città, opereranno secondo le loro attitudini, per rappresentare e consacrare un personaggio ormai storicizzato, applicato a tutte le possibilità della comunicazione e del marketing, in una chiave oltretutto diversa, quella dell'evoluzione di periodi e di stili definiti negli anni.
Il tema Bond, si sa, è vario e complesso: c'è l'icona umana, di stile e charme; c'è Londra, a cui l'agente 007 è legato; ci sono i gadget, dalle macchine alle pistole, ai radar, alle microspie, via via sempre più sofisticati e fantascientifici con il passare degli anni; ci sono il bicchiere "Martini" e la pistola.
Insomma, diverse ispirazioni che i giovani artisti rielaborano. Ecco che Shanti Ranchetti, che crea le complesse donnine dai grandi occhi, illustra occhiali alla Bond come elemento ornamentale; gli spagnoli Albert Pinya e Ana Cabello: lui, che spesso gioca sul cinema con ironia e irriverenza, crea un suo immaginario "alla Bond", mentre lei gioca con un tratto più delicato e sottile; o ancora un dipinto di Giuseppe Veneziano, che rappresenta la regina Elisabeth, legata in chiave grottescamente simpatica al mito-Bond alle recenti Olimpiadi londinesi, con un dito nel naso, un'opera dal tratto efficace e pop, di costante ironia, tipica del maestro siciliano.
O ancora una rappresentazione di una pistola fatta a banana, capovolgimento di un dettaglio bondiano a cui viene tolta la sua funzione, diventando ridicolo, firmato da Tiziano Soro. O ancora le ironiche installazioni oggettuali create da Francesco de Molfetta o Enzo Forese, che ricostruisce in miniature situazioni e storie, in questo caso con una donnina “alla bond”. E poi elementi diversi, come le magliette pezzi unici della designer Laura Pignatti, o le piante di Londra ridisegnate da Luis Molteni. La mostra terminerà con una chiusura senza la quale il tema Bond non può esistere, il cinema naturalmente: sequenze selezionate tra i "Bond" che hanno fatto la storia, che possono sopravvivere intatte nonostante ... il tempo.
Immagine: DAMIANO SPELTA_live and let dive_cm18X35X73_bombola, erogatore e parti in gomma_2012.jpg
Inaugurazione: Lunedì 5 novembre
Galleria Federica Ghizzoni
via Cagnola, 26, Milano
Orari: lunedì - sabato 15.30-19.30
Ingresso libero