What?! Un progetto che ha come intento quello di arricchire il writing con la terza dimensione. Il lavoro scultoreo (gesso o cemento) dei due artisti si avvicina sempre piu' ad un linguaggio urbano: il ritorno sui muri e' inevitabile.
Urban solid è un progetto che ha come intento quello di arricchire il writing con la terza dimensione. I due artisti che compongono, un passato da writers alle spalle, si ritrovano all’Accademia di Brera ed iniziano a collaborare. Il loro lavoro scultoreo (in gesso o cemento) si avvicina sempre più ad un linguaggio urbano: il ritorno sui muri è immediato e inevitabile.
Le sculture, che si articolano sulle pareti delle città, sono calchi umani, pistole, televisori, grandi orecchie, spermatozoi e scheletri animali. Spesso si compongono a multiplo sul muro, le loro forme ed i loro colori sgargianti stimolano il processo di interazione con lo spettatore che può così toccar con mano l’arte di strada, cogliendone i chiaroscuri, i particolari o addirittura gli umori e le espressioni quando si tratta di statue umane. È come se la città trasudasse forme di vita dai propri muri, come se ciò che fino ad ora è stato bidimensionale cercasse di evolversi uscendo ed esplorando la terza dimensione, arricchendo aree dismesse, fatiscenti o degradate.
I messaggi sono per la maggior parte una critica alla società contemporanea, espressioni di sdegno e denuncia sociale verso un mondo per certi aspetti alla deriva.
Esordiscono durante il Salone del Mobile 2010, collocando a sorpresa sul ponte tra Porta Genova e via Tortona a Milano una serie di mezze teste che si turano il naso. Da lì diverse collettive, due personali e un sacco di muri illegali. Ora tornano a Milano, con la più ampia personale mai realizzata, che racchiude tutta la loro produzione passata e recente.
Vernissage: Giovedí 8 novembre, dalle ore 19.00
Art Kitchen Superground
via Bussola, 4, Milano
Orari: lun-ven, 10.00-19.00
Ingresso libero