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9/11/2012

Luisa Raffaelli

Paolo Tonin arte contemporanea, Torino

‘Colonne Sonore’ made in insomnia, con intervento narrativo di Gianluigi Ricuperati ‘Colonne sonore’ è un’installazione multimediale che racchiude un' esperienza artistica, narrativa e musicale. Essa ha a che fare con l’insonnia, il ricordo e la riconversione salvifica di un disadattamento.

Questo lavoro è costituito da 10 ‘totem’ domestici, dotati ognuno di sonoro ed alcuni di video. Ogni colonna è costruita con una serie di comodini e mobili di vario stile assemblati fra loro. L’insieme determina nuove e articolate strutture che paiono evocare piccole e private architetture domestiche e, insieme, presenze misteriose ed oniriche.

Il titolo del lavoro è ‘Colonne Sonore’, sia perché la musica e il canto accompagnano la protagonista nascosta che attraversa l’idea installativa, sia perché ogni ‘totem’ è ‘parlante’.
Le voci che scaturiscono da ogni woofer installato nelle Colonne Sonore, cantano testi legati all’insonnia e alla perdita di vigilanza, su accenni a spartiti noti, come ad esempio ‘Estate‘ di Bruno Martino. Sono diverse registrazioni della voce di una giovane mezzosoprano torinese, Cecilia Cappa. Da altre Colonne fluiscono brani musicali minimalisti, composti per il lavoro da Tommaso Bertola, con arrangiamento digitale di Flavio Cortese. In un cassettino di una Colonna è incastonato un piccolo video dove una bambina con i capelli rossi, regressione temporale della donna che da sempre attraversa il lavoro dell’artista, cerca di abbandonarsi ai sogni su un lenzuolo bianco, sul quale si rigira elettrica e irrimediabilmente insonne. In un altro cassetto c’è in volto di una ragazza con i capelli rossi che indossa una mascherina blu per dormire, elemento al quale la protagonista fa riferimento nel suo racconto.

Nei cassetti e in altri angoli delle Colonne Sonore si trovano frames di un immaginario diario del futuro anteriore della bambina, pensato dallo scrittore Gianluigi Ricuperati come suo intervento narrativo che attraversa e diviene parte integrante del lavoro.

Una Colonna è in disparte dalle altre ed ha affiancata una sediolina in skay verde. In un cassetto di essa vi sono delle cuffie dalle quali si ascolta la voce della ragazza dai capelli rossi che parla al visitatore della sua insonnia e di quelli che chiama i suoi ‘parasogni ’. Questi sono una sua invenzione dell’infanzia per accedere anche lei al privilegio vitale del sogno. Il sottotitolo dell’installazione, Made in Insomnia, suggerisce il loro ‘luogo’ di fabbricazione’. In una cartellina sono raccolti alcuni parasogni della protagonista costruiti in diverse fasi della sua vita e scritti dall’artista.

opening 11 novembre ore 21

Paolo Tonin arte contemporanea
via San Tommaso 6, Torino
lun-ven 10.30-19 sabato su appuntamento
ingresso libero

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