Sala delle Colonne
Rimini
Piazza Cavour

Rosella Restante
dal 13/6/2003 al 28/6/2003

Segnalato da

Piero Delucca



approfondimenti

Rosella Restante



 
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13/6/2003

Rosella Restante

Sala delle Colonne, Rimini

Mostra personale. L'intervento in mostra interroga e risponde alla struttura architettonica, di forma quadrata, ripartita in tre zone dalla presenza di otto colonne.


comunicato stampa

Vernice 14 giugno ore 17

La ricerca artistica di Rosella Restante è da tempo indirizzata alla possibilità di progetti installativi, riferiti a soluzioni ambientali. In essi pittura e scultura coesistono in reciproca e mutua presenza. Lo spazio del luogo e lo spazio rappresentato nella realtà materia dei mezzi pittorici e plastici, ne definiscono la complessità, offerta alla percezione del fruitore.L'intervento in atto nella Sala delle Colonne, interroga e risponde alla struttura architettonica, di forma quadrata, ripartita in tre zone dalla presenza di otto colonne.

In essa, in corrispondenza della zona centrale, un grande rotolo di tela dipinta, come un arazzo, cala dall'alto, snodandosi a terra verso l'ingresso, fermandosi al limite di un gruppo di elementi scultorei, disordinatamente assemblati, e quattro grandi tele, libere da telaio, figurano ai lati, tra tra colonna e colonna. Per contro nelle zone laterali, una teoria di tele bianche, con fogli di disegni appuntati, segna le pareti, inframmezzandosi alle lesene ripartitorie.

Appaiono così nella zona centrale, sulle tele dipinte, forme sospese nello spazio cosmico rappresentato, geometriche ed espressive, quasi taglienti brandelli di astronavi in deriva, nei disastri postatomici, un tempo splendenti dorature, ora ossidate e fluttuanti in cieli profondi, grigio azzurrati e rossastri, come ad allontanarsi e ricongiungersi ad un tempo.

Appaiono così nelle zone laterali, sulle carte disegnate, forme di natura a ricalco, residui di fusti di piante,stroncati, quale ultimo afflato di vita, rappreso nelle tracce di anelli e di segni, groviglio del tempo. Le tele dipinte baluginano pesanti atmosfere in contrasto dialettico al candore delle icone disegnate. La catasta scultura di legno verniciato a mano, fa da contrappeso al freddo riverberare tecnologico di un'asta di luce, che a terra attraversa in diagonale il rotolo dipinto. Sulla tela, i colori ruvidi e terrosi, sono posati a larga stesura, guardandosi dentro, col fiato sospeso.

Sulla carta, esili fogli per modello, la grafite tesse, translucida e incessante, minuziosi percorsi dell'anima. Il sentire dell'artista prospetta una tendenza ad essere delle cose, l'ansia di un futuro già trascorso, attonito e pregnante presagi, nel trasmutarsi percettivo del luogo fisico in pensiero. L' insieme installativo offre recinti di meditazione. Un compenetrarsi nello spazio dell'arte all'umano dolore del cosmo.
Nicola Carrino

Apertura: 10-13 / 17-20

Sala delle Colonne, Piazza Cavour, Rimini

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